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Autore: cry___baby    31/05/2012    0 recensioni
é in assoluto la prima ff che scrivo, non so neppure bene come funzioni, ma diciamo che ho dato libero sfogo all'immaginazione, e in parte a quello che ho sempre visto in fondo al personaggio di Severus. beh, che dire, spero sia di qualche gradimento!
"Ricordava ogni singolo momento insieme, ogni istante, e ogni giorno ci ripensava, con forza, facendosi del male, finchè non riusciva a rivivere quell’attimo, a sentirsi ancora, per una volta, completo."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La amava. Amava il modo in cui gli sorrideva, la mattina, quando lui passava sotto casa di lei fingendo una casualità, amava il modo in cui lo guardava, come se non le importasse nulla di tutto quello che gli altri dicevano di lui. Severus ama Lily. Ogni tanto lo scriveva, giusto per capacitarsene, e quando due rapidi colpi di gomma cancellavano quelle parole lo assaliva il pensiero di aver cancellato tutto il suo amore. Severus, quello che sarebbe diventato, non lo sapeva. La sua sola certezza era Lily, da sempre e per sempre, pensava. Questo fino all’arrivo di quel Potter. Severus notò il cambiamento repentino in lei, lo sguardo sognante, e Severus amava quello sguardo, con tutta la sua forza, ma non era mai rivolto a lui. Ogni tanto, lei tornava quella di prima e gli parlava, con affetto, con tenerezza. Poi arrivava Potter, sempre. Severus Piton, chi mai lo avrebbe desiderato, a confronto del grande, meraviglioso Potter? A lui di Potter non interessava nulla, per lui era tutto fuorchè grandioso, ma per Lily..

“Lo vedo il modo in cui ti guarda quel Potter!”

“Come, come mi guarda secondo te? Severus stai diventando noioso con questa questione! Nessuno mi guarda in modo particolare, e se anche fosse, non sarebbe affar tuo”

 

E invece lo era, costantemente, mattina e sera. Il suo unico tormento, quante volte ancora avrebbe dovuto dirsi di starne fuori, quante volte ancora avrebbe dovuto rinunciare a lei? La stava perdendo. La odiava, a volte, per quanto lei si stesse allontanando da lui. Poi accadde. “Mezzosangue”. Non sapeva perchè gli fosse venuto in mente di usare quella parola. Da quel momento in poi Lily non volle più avere niente a che fare con lui.

Severus la implorò, le chiese incessantemente scusa, fino a piombare nel silenzio. Quel Potter aveva avuto la meglio, come da copione, Lily, a lei si accendevano gli occhi quando lo vedeva, come con lui,Severus, non era mai accaduto

 

 

Lui la osservava, tutto il tempo, durante le lezione che avevano in comune e si domandava quando ancora avrebbe potuto parlarle, ormai conosceva a memoria i suoi movimenti, sapeva, che mentre lui girava quell’angolo, lei gli sarebbe apparsa davanti. Avrebbe notato dapprima i capelli rossi, poi l’avrebbe vista, lei, Lily, davanti a lui come se fossero estranei, un cenno di saluto, e lei avrebbe voltato l’angolo, scomparendo dalla sua visuale. Conosceva i suoi movimenti, lo sguardo che aveva mentre lo salutava, e mentre da un lato tutta quell’indifferenza lo feriva, dall’altro si aggrappava ad essa come all’unico legame rimasto tra loro due. Avrebbe fatto qualunque cosa per riaverla, avrebbe rinnegato tutto ciò in cui credeva, ma lei non glielo chiedeva e lui, dal canto suo, continuava ad attendere, speranzoso, il momento in cui lui avrebbe esaudito ogni richiesta di lei, avrebbe rinunciato a tutto per lei. Ma mai Lily gli chiese più nulla. 

 

Fu un attimo. Un attimo di ira, di particolare agitazione, non lo sapeva neppure lui. Stava girando l’angolo in quel momento, la vedeva in lontananza e pensava a quanto fosse sciocco, sentiva la sua vita completa mentre la guardava, sentiva di avere un fine ultimo, e fu allora che decise di fermarla.

“Lily”

“Severus”

“...Come stai?”

“Io meravigliosamente, immagino che tu e gli altri tuoi amichetti marchiati ve la caviate ugualmente bene, anzi, persino meglio”

“Lily”

“Severus, io non ho più nulla da dirti”

 

Fu atroce. Severus si sentì ferito, come non era mai stato, e se ne andò. Se ne andò da lei che lo aveva sempre difeso, e che ora lo accusava, se ne andò da lei che gli aveva voluto bene, lo aveva apprezzato, se ne andò dai suoi occhi, dai suoi capelli così lucenti, se ne andò perchè non poteva vederla, pensando che non l’avrebbe avuta mai più, lui che neanche l’aveva mai avuta per sè, ma che ne aveva conservato il ricordo tanto da renderla vera. Ricordava ogni singolo momento insieme, ogni istante, e ogni giorno ci ripensava, con forza, facendosi del male, finchè non riusciva a rivivere quell’attimo, a sentirsi ancora, per una volta, completo. Aveva costruito una relazione con i suoi ricordi, aveva costruito un mondo platonico di idee, ma non lo avrebbe abbandonato per nulla al mondo. Si girò e se ne andò da tutto questo, dai pensieri felici, dalla bellezza di lei, che non poteva che contrastare con lui, così scialbo. Lo sapeva, Severus, di non essere affatto attraente, ma il solo fatto che lei gli parlasse gli bastava, per sentire di essere giusto così. 

Ma ora lei non aveva più nulla da dirgli.

 

Lacrime. Lacrime che gli inondano le guance, ora, immobile, abbracciato al corpo di Lily. Al suo corpo, morto. Neanche ora Lily può parlargli, non ha nulla da dirgli. L’ha uccisa lui. Lacrime, lacrime, ancora lacrime. Lily non puoi andartene, Lily non ho mai smesso di amarti, Lily, per favore, dimmi che è solo uno scherzo, rifiorisci, come facevi fare alle margherite del grande prato in cui giocavamo, Lily, Lily. Negli occhi di lei, nessun guizzo, neppure quello di odio che talvolta lo colpiva, nel profondo. Più nulla, un grande mare piatto, immobile, e lui, che sarebbe stato disposto a morire al posto suo lì, vivo, stretto alla donna che ha sempre amato e che ha ucciso. L’ha uccisa lui, ed ha iniziato a farlo il giorno in cui se ne era andato, dai suoi occhi, dalle sue mani, dalla sua bocca. Severus non l’ha mai nemmeno baciata, ma forse, è come lo avesse fatto, per tutte le volte in cui lo ha sognato, per tutte le volte in cui lo ha sentito, non le ha mai detto di amarla. Ti ho sempre amata Lily, ti ho sempre amata.

  
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