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Autore: Princess Kurenai    31/05/2012    4 recensioni
[Coppia Hemsworth/Hiddleston]
Sapeva di non aver tempo da perdere, erano già le cinque secondo il suo I-phone, eppure i suoi movimenti erano lenti e calmi. Forse perché non voleva svegliare l'uomo che, nudo e coperto solo da un leggero lenzuolo, dormiva nel letto in mezzo alla camera. O forse perché desiderava passare più tempo possibile lì con il suo compagno, anziché fuggire a quell'ora come un codardo per timore di essere scoperto dal resto del cast.
[Chris Hemsworth/Tom Hiddleston]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Five O’Clock
Fandom: Cast The Avengers
Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston
Genere: Introspettivo, Malinconico
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash
Conteggio Parole: 798 (FiumiDiParole)
Note: 1. Primo tentativo di RPF<3 sarà che ieri l’intervista con la dichiarazione d’amore di Tom mi ha uccisa XD ma ecco qui ciò che sono riuscita a fare ispirandomi ad una fanart<3
2. Dedicata alla persona che amo più della mia stessa vita.



{ Five O’Clock ~




Uscì dal bagno ancora grondante d'acqua per la doccia appena conclusa, tenendo con una mano l'asciugamano stretto in vita.
Sapeva di non aver tempo da perdere, erano già le cinque secondo il suo I-phone, eppure i suoi movimenti erano lenti e calmi. Forse perché non voleva svegliare l'uomo che, nudo e coperto solo da un leggero lenzuolo, dormiva nel letto in mezzo alla camera. O forse perché desiderava passare più tempo possibile lì con il suo compagno, anziché fuggire a quell'ora come un codardo per timore di essere scoperto dal resto del cast.
Egoisticamente, avrebbe trovato semplice tornare sul letto ed abbracciare Tom fino all'indomani, ma troppe persone avrebbero sofferto se quella relazione fosse venuta a galla.
Per quel motivo Chris aveva sempre preferito agire come un vigliacco e scappare quando Tom dormiva, perché sarebbe bastato uno sguardo dell'altro, o anche una parola, e lui si sarebbe dimenticato del mondo esterno.
A Tom bastava anche un sorriso per conquistarlo e rendere tutto più bello, tant'è che faticava ancora a credere quando lo sentiva dire che gli bastava vedere il suo di sorriso per far andare tutto bene.
Chris non era Tom. E per Chris solo Tom aveva quel potere.
Si tirò indietro con la mano i capelli bagnati, osservando la schiena nuda dell'altro fino alla linea delle natiche che spariva sotto al lenzuolo.
Poteva scorgere dei segni rossi lungo tutta la colonna vertebrale, illuminati fiocamente dalla luce arancione della lampada... un piccolo ricordo di quella piacevole notte passata insieme.
Lo fissò ancora con insistenza, sperando - senza aprir bocca - di vederlo sveglio... ma Tom continuò a dormire ignaro.
Era meglio così, si disse iniziando a vestirsi, anche se il suo cuore la pensava diversamente.
Era meglio per Tom che non si sarebbe trovato in imbarazzo davanti agli altri, ed era meglio per Elsa... sua moglie.
In quei momenti non poteva non pensare a che sarebbe successo se avesse incontrato Tom prima di Elsa.
Le cose sarebbero andate diversamente?
E che sarebbe successo se avesse seguito il consiglio dei suoi amici e familiari e non si fosse sposato in fretta e furia?
Forse non si sarebbe dovuto nascondere in quel modo.
Forse tutti sarebbero stati più felici.
Ma erano solo delle supposizioni che di certo non rendevano la pillola più dolce.
Chris amava Elsa ed amava anche Tom.
Li amava in modo diverso ma con la stessa intensità, ed era soprattutto per quel motivo che niente doveva cambiare.
Voleva solo proteggerli, anche a costo di soffrire solo lui.
Prese il suo telefono dal comodino. Segnava le cinque e un quarto, e quello significava che non poteva trattenersi oltre.
Raccolse le scarpe decidendo di indossarle fuori dalla camera, e silenzioso si diresse verso la porta chiusa... fermandosi poi con la mano a mezz'aria davanti alla maniglia.
La lampada era ancora accesa.
Tornò indietro per spegnere la luce sul comodino e, forse a causa di una leggero calo di concentrazione, non riuscì ad evitare di colpire con il piede uno dei mobiletti.
Aprì la bocca per lo stupore poi, si concesse un'imprecazione alquanto colorita: sia per il dolore, che si stava rapidamente diffondendo lungo tutto il corpo, e sia per essere riuscito a rendere vani i tentativi di lasciare dormire Tom, con la sua poca grazia.
Lo sentì infatti ridacchiare prima di voltarsi verso di lui con un sorriso sulle labbra.
" Chris sei... proprio goffo.", constatò divertito.
" Scusa... non volevo svegliarti.", sospirò l'australiano dispiaciuto.
" Se ti consola, non stavo dormendo."
Chris aggrottò le sopracciglia.
" Da quando?"
" Da quando ti sei alzato. Quando tenti di fare piano diventi più rumoroso.", gli spiegò Tom con un’espressione tranquilla, omettendo ovviamente il fatto che succedeva ogni volta che l’altro doveva andare via.
Non poteva dormire sapendo che al suo risveglio Chris non sarebbe stato lì.
" Fantastico...", sospirò l'australiano con un lieve sorriso che cercava di mettere a tacere non solo il senso di colpa, ma anche il timore per quello che sarebbe successo di lì a poco.
Era fortemente diviso dalla necessità di restare lì fino alla mattina e la paura di far soffrire le persone a lui care, per quel motivo cercò subito di allontanarsi.
" Allora io...", esordì.
" Dovresti andare.", concluse per lui Tom, senza smettere di sorridere.
Sembrava così calmo e sicuro.
" Già."
" A domani allora. Cerca di dormire."
" Anche tu.", ribatté Chris.
" Se te ne vai, sicuramente ci sarà abbastanza silenzio.", ridacchiò l’inglese.
" Questo è un colpo basso, Tom!", esclamò l'australiano accusando il colpo, sentendosi però quasi sollevato.
Solo Tom con la sua genuinità poteva mettere a tacere ogni suo dubbio.
Entrambi sapevano che quella era la cosa giusta e che non potevano rischiare di perdere tutto per quanto doloroso.
" Quindi... a domani. Buonanotte, Tom."
“ Buonanotte, Chris.”
Si fissarono per qualche istante negli occhi, poi l’australiano andò verso la porta senza più fiatare.
Entrambi con le labbra serrate per rendere muto il loro desiderio, e solo quando la porta si chiuse Tom smise di sorridere, rivolgendo all'uscio chiuso la sua richiesta.
" Resta con me."



   
 
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