Perso ed insicuro.
Il marchio brucia, fa male.La pelle tira, il braccio pizzica.
Sente la sua presenza, sa che lo sta facendo apposta.
Vuole fargli sapere che lui c’è, sempre.
La mano di Pansy gli accarezza la schiena, lo sostiene come quando erano piccoli.
Alza lo guardo verso Silente che ignaro di tutto, sorride gioioso ai suoi studenti.
Poi il viso di sua madre che gli sorride materna e quello di suo padre, stanco e pieno di rimorsi, gli si affacciano nella testa.
E il buco nel petto si fa sentire, prepotente.
Perso ed insicuro.
Due occhi azzurri gli sorridono affettuosi.
E il buco si allarga, diventa voragine.