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Autore: SweetButterfly    01/06/2012    0 recensioni
Nella vita si incontrano migliaia di persone. Ci sono quelle che sono lì accanto a te e pensi rimaranno per sempre, quelle che arrivano all'improvviso e nello stesso modo vanno via senza che tu possa fare nulla...e infine ci sono quelle che avvisano del loro arrivo e lentamente iniziano a farsi spazio nel tuo cuore.Sophie ha affrontato così tante situazioni da aver perso ogni speranza,ma non sa che il futuro che l'aspetta dietro l'angolo cambierà drasticamente la sua vita.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14



-Sicura di voler restare sola stasera? Se vuoi rimango a casa?
Era l’ennesima volta che zia mi faceva la stessa domanda. Era passata una settimana dal mio risveglio in ospedale. Una settimana dall’inizio della mia nuova vita. I dottori erano stupiti dalla mia veloce guarigione , avevano detto a  zia che era un miracolo se potevo ancora camminare…non riuscivano a spiegarsi cosa fosse accaduto. Perciò dopo soli due giorni ero di nuovo a casa. Mi avevano raccomandato solo di riposare per cui ero rinchiusa in casa da più giorni e l’unica persona oltre a zia che avessi visto era Eliza. Con lei avevo chiarito tutto, più o meno, l’incidente ci aveva riavvicinate…  Come mai dopo eventi tragici tutto ciò che rimane dei litigi sembrano sciocchezze? Eppure prima che accadesse il peggio quelle sciocchezze sembravano insormontabili.
-No zia,vai…esci. Dopo tutto quello che è successo ti serve un po’ si svago.
-Si,ma sembra così insensibile. Lo sai quanto ti voglio bene vero?
-Ma certo zia. Non ti preoccupare, anche io ti voglio bene. E poi più tardi chiamo  Eliza, sicuramente verrà qui a trovarmi.
- Va bene, ci vediamo più tardi.
Prima di salutarmi mi venne a dare un bacio e uscì prendendo il suo giaccone. Quella sera doveva far davvero freddo. Le previsioni  alla tv portavano addirittura neve per i prossimi giorni. Ma non era possibile…eravamo già alla metà di marzo e stava per nevicare??? Impossibile!
A dir la verità ormai niente mi sembrava più impossibile. Ero un angelo adesso.
Mi ero svegliata dopo l’incidente e avevo ricevuto la notizia di essere diventata un angelo da Azrael e Marcus, uno lo odiavo perché mi aveva mentito tutto il tempo e riusciva a manipolarmi in non so quale modo. Era quasi riuscito a portarmi a letto.
L’altro ero uno stronzo ipocrita bugiardo. Mi aveva solo rovinato la vita. Ma che cavolo! Stavo di nuovo pensando a loro, dovevo trovarmi una distrazione.
Decisi di chiamare Eliza, un po’ di compagnia mi sarebbe servita. Mi alzai dal divano e andai in cucina per prendere il telefono. Passando accanto alla finestra che dava sul cortile dietro casa mi accorsi che stava nevicando… sul terreno c’era già un centimetro di neve. Ma da quanto tempo ero rinchiusa in quella casa??? E zia? Era uscita anche con questo tempo? Ero ancora immobilizzata alla finestra quando squillò il cellulare, era zia:
-Pronto? Zia tutto bene?
-Si Sophie, non ti preoccupare. Ti ho chiamato solo per avvisarti che per colpa della bufera di neve non posso tornare a casa stasera. Dormo qui da Kate. Quanto mi dispiace, non voglio lasciarti sola.
-Dai zia non farne un dramma, non è colpa tua. Starò bene, adesso chiamo Eliza così vediamo se può dormire qui da noi.
- Ah…ok. Spero che riesca a venire lì allora.
- Certo zia. Non ti preoccupare, a domani mattina allora.
- Va bene. Mi raccomando eh? Chiama Eliza.
- Si zia. Buonanotte.
-Buonanotte.
Riattaccai e composi il numero di Eliza…mi rispose dopo soli due squilli, doveva avere già il cellulare in mano.
-Eliza?
-Ehy Sophie dimmi,ti stavo per chiamare.
-Senti mia zia è bloccata a casa della sua amica per la bufera e stanotte rimarrò sola, mi chiedevo se per te non fosse un problema venire a dormire qui.
-Mi dispiace Sophie ma ti stavo chiamando proprio per dirti che non sarei venuta a trovarti stasera.
-Perché? Cosa è successo?
- La nonna. Hanno chiamato dall’ospedale, sta molto male. I miei genitori stanno uscendo e io non posso lasciare mio fratello da solo.
-Venite entrambi allora.
-Con questo tempo? Sai com’è cagionevole di salute mio fratello. Il tempo di arrivare a casa tua e domani avrà la febbre altissima.
-Capisco.
-Mi dispiace Sophie. Mi dispiace tantissimo.
-Non fa niente. Passerò la serata a leggere o guardare qualcosa in tv e quando sarò stanca andrò a letto. Non è niente di pericoloso una notte sola in casa, no?
-Scusami Sophie…
-Dai Eliza non fa niente. Ci sentiamo domani ok?
-Ok. Buonanotte allora.
-Buonanotte.
Chiusi e poggiai il telefono sul tavolo. Perfetto una nottata sola in casa con una bufera di neve in corso. E adesso che si fa? Improvvisamente sentì una presenza. In casa c’era qualcuno…ma la sensazione era strana. Non avevo sentito alcun rumore, ma avvertivo l’ “aura” di qualcuno.
-Chi c’è?
Urlai ma non ricevetti risposta. Quella strana sensazione non accennava ad andarsene. Dalla cucina mi spostai in salotto,nessuno…il salotto era vuoto. La porta d’ingresso era chiusa.
-Non pensavo di trovarti sola stasera.
Era dietro di me,mi sussurrò quelle parole vicino all’orecchio. Azrael. Mi voltai e trovai il suo viso a pochi centimetri di distanza dal mio.
-Cavolo! Mi hai spaventata. Non farlo mai più.
-Davvero? E io che pensavo ti fossi accorta già di me. Non riesci a sentire la mia presenza con i tuoi poteri?
-Poteri?
-Certo! Sei un angelo, dovresti avvertire la mia aura quando ti sono vicino.
-Ah…quindi quella sensazione che sentivo…
-Esatto, è la prova che tu sei un angelo a tutti gli effetti ormai.
Non gli risposi, gli  stavo concedendo  troppo spazio e sapevo che lui se ne sarebbe approfittato. Mi allontanai e andai in cucina, non sapevo cosa altro fare.
Lo guardai e vidi che aveva quel solito sorriso e quella solita aria compiaciuta. Non mi piaceva affatto,l’ultima volta che eravamo rimasti soli la situazione mi stava sfuggendo di mano.
-Sei a disagio, vero?
-Cosa? No, sono solo infastidita dalla tua presenza. Sai che mi dai sui nervi vero?
-Stai ripensando all’ultima volta che siamo rimasti soli.
-No, non è vero.
-Stai mentendo.
Si avvicinò a me, cercai di indietreggiare ma dietro di me c’era il tavolo. Era sempre più vicino.
-Allora se stai dicendo la  verità non farmi fare questo.
Prese il mio viso e mi baciò. Riconoscevo il suo bacio cruento,passionale. Il suo corpo aderiva al mio,mentre mi baciava avvolse le mani alla mia vita e mi  fece sedere sul tavolo. Ormai ricambiavo il bacio,avevo la sensazione di averlo desiderato da tanto tempo, quel bacio mi era mancato immensamente. Quella passione mi era mancata immensamente. Mi aggrappai a lui, mentre lui mi avvolgeva nelle sue braccia. Allontanò il mio viso per guardarmi ,i suoi occhi esprimevano solo una cosa. Mi desiderava.
-Mi dispiace Sophie ma sei una pessima attrice.
Ero senza fiato,quel bacio mi aveva tolto il respiro e adesso la sua risata,quasi un sussurro, mi faceva desiderare ancora di più le sue labbra.
-Zitto stupido.
Lo baciai con più foga di prima. Azrael rimase sorpreso in un primo momento,ma poi intuendo ciò che avevo in mente ricambiò il mio bacio. Desideravo  tanto far parte di qualcuno, sentirmi amata, e quella sera Azrael era lì per me.

  
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