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Autore: Giuggia89    19/12/2006    9 recensioni
Finalmente sono tornata! Con il seguito di ‘Schifosi Ricatti’! Le cose procedono, il matrimonio fra Draco e Ginny è alle porte e la vita in casa Malfoy diventa pian piano quasi divertente. E il nuovo anno sta per cominciare…e non credete che tutto fili liscio! Succederanno molti pasticci, Voldemort stesso si intrometterà nella vita dei ragazzi. I ricatti non mancheranno ovviamente, così come gli intrighi amorosi, perché anche se all’apparenza sembra tutto filare liscio…beh, è solo all’apparenza! ‘Diabolici piani’ è il nuovo titolo, e prometto che ne vedremo delle belle! Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate! ^-^
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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02- Si, lo voglio!

 

“Buonasera, mia cara quasi mogliettina! Come va? Noto che mia madre ha fatto un ottimo lavoro.” Draco la stava aspettando poco fuori dalla porta, vestito con un completo di seta nero elegante ma non eccessivo, normale nel suo genere.

Ginny fece una smorfia. “Sembra essere il suo Hobby, quello di contraddire qualunque cosa io decida di fare o dire.”

“Beh, sinceramente non sei male!” Alzò le spalle, fissandola sorridente.

“Grazie. Che sforzo che devi aver fatto!” Storse il naso e si avvicinò, aggrappandosi al suo braccio con nervosismo.

“…Ehi! Dove sono finite le lentiggini?!” Draco sembrava sconcertato.

Ginny sorrise sotto i baffi. “Scomparse…” Affermò, con aria cospiratrice.

Si incamminò verso la scala, ma Draco la trattenne, fissandola per un po’ con sguardo ebete.

“Che c’è?” Sbuffò lei, contrariata, alzando gli occhi al cielo.

“…beh, potrei anche approvare questo cambiamento.” Sorrise, scuotendo la testa. “Ma dimmi, come sta Syberia?”

“Bene. L’ho lasciata con Ludmilla.” Scosse le spalle, sorridendo.

“Sai che non mi sembra giusto che la tenga sempre tu?! Cioè, credo di avere il diritto di poterla tenere un po’ in camera con me!” Si lagnò, cominciando ad incamminarsi verso l’atrio, dove i padroni di casa attendevano gli ospiti, non ancora arrivati.

“Che lagna che sei. Lo sai che non si può. Devo darle da mangiare. E poi, quando andremo a dormire nella stessa stanza, vedrai che di notte potrai stare tu alzato per farla dormire, non c’è problema. Ti concedo, anche se con enorme rammarico, questo privilegio!” Scosse la testa.

Draco ridacchiò ma non rispose.

Erano infatti appena arrivati a fianco dei genitori.

In piedi, sulla soglia, aspettavano.

E i primi ospiti cominciarono ad arrivare.

Un paio di carrozze comparvero in lontananza, nere e cupe sullo sfondo rosa del magnifico tramonto.

Si fermarono esattamente di fronte all’entrata e ne scesero una donna sulla quarantina e un uomo poco più vecchio.

Ginny riconobbe all’istante la donna: Bellatrix Black. Non poté fare a meno di accennare una smorfia di disgusto, che cancellò prima che potesse essere intercettata dalla donna, che la stava squadrando da capo a piedi.

L’uomo accanto a lei la prese a braccetto e insieme varcarono la soglia.

“Buona sera, sorella, grazie mille per l’invito. Io e Rodolphus siamo felicissimi di poter, ogni tanto, uscire di casa! E’ veramente un inferno.” Affermò, con tono melenso mentre enfatizzava le sue parole con melodrammatici gesti delle mani guantate di viola.

“A chi lo dici, il Ministero mi controlla notte e giorno. Ma dopo il processo dovranno smettere di pedinarmi…ah, come voglio vedere le loro facce quando verrò scagionato per la millesima volta per insufficienza di prove!”

Rodolphus non nascose una risatina. “Il solito Lucius! Sai come si chiamano quelli così?! Fetenti imbroglioni!” Rise anche Bellatrix con la sorella, mentre Rodolphus puntava scherzosamente un dito contro l’amico, con un cipiglio falsamente scandalizzato.

“…o semplicemente ‘uomini capaci di corrompere le persone giuste’.” Lucius sorrise, facendo un leggero inchino, mentre i due si spostavano poco più in là, a salutare Draco e Ginny, per lasciar entrare la seconda coppia di invitati della serata: Silvester e Margharet Parkinson, con la figlia.

Bellatrix scoccò un bacio a sciocco sulle guance del nipote, dilungandosi in moine su ‘Come sei cresciuto!’ ‘Ma che bel ragazzo che sei! Tutto tuo padre!’.

Poi spostò la sua attenzione su Ginny, a cui fece un falso sorrisino, per poi allontanarsi nel salone con il marito.

“Mi odia.” Sussurrò Ginny all’orecchio di Draco, mentre Pansy si avvicinava a loro.

“Non ti preoccupare, mia zia odia tutti.” Le rispose, mentre andava ad abbracciare Pansy con calore.

“Ciao! Quanto tempo! Sono molto felice di vedervi! Draco, non ho ancora ricevuto gli inviti al matrimonio! Quando diavolo conti di mandarmeli?!” Sbuffò la ragazza, rimproverandolo.

“Scusalo, ma lo dovresti conoscere! Si riduce sempre all’ultimo.” Anche Ginny si avvicinò, abbracciando l’amica e scoccandole un bacio sulla guancia.

“Che piacere! L’ultima volta che ti ho vista giacevi urlante su un letto con un pancione enorme. Stai proprio bene, una vera signora.” Sorrise.

“Se ti riferisci al vestito, l’ha scelto mia madre…” Commentò Draco, sorridendo allusivo.

“Ah, ecco…” Stette al gioco l’amica.

“Ehi, voi due! State per caso dicendo che io non ho classe?!” Ginny si imbronciò, gonfiò il petto e assunse un espressione ridicolamente altezzosa.

I due amici scoppiarono a ridere.

“A proposito di pancione, come sta Syberia?! Posso vederla?! Vogliovederla!Tipregofammelavederedaichecucciolottatipregotipregotiprego!!” Pansy sbatte due o tre volte le ciglia sui grandi occhi nocciola per cercare di impietosire i due quasi coniugi, che però non cedettero.

“No, Pan, ora non possiamo! Mia madre pretende che noi rimaniamo qui, e poi dobbiamo fare presenza alla festa, visto che è per noi. Non possiamo scappare da una festa di cui siamo i festeggiati!” Ribatté Draco risoluto.

“Non mi sembra che questo sia mai stato un problema…” Una voce famigliare arrivò dalle loro spalle.

“BLAISE!” Ginny non resistette e gli saltò al collo, beccandosi un occhiataccia da parte di Narcissa Malfoy. Per sua enorme fortuna, la donna era l’unica che aveva notato quel suo, a dir poco deplorevole, comportamento.

“Ehi! Calma, o qui penseranno che hai sbagliato marito.” Le sorrise, baciandole la fronte.

“Ha ragione Blaise. Siamo sempre scappati di soppiatto dalle feste e nessuno se n’è mai accorto! Che problema c’è?!” Sbuffò Pansy, che non vedeva l’ora di prendere il braccio la piccola Syberia e giocarci un po’. Aveva sempre amato i bambini.

Blaise si avvicinò e le scoccò un bacio sulle labbra, prendendola per la vita e stringendola a se.

“Cos’è tutta questa voglia di bambini? Devo preoccuparmi?” la prese in giro.

Risero, mentre Pansy scuoteva la testa.

“Come siete cattivi!” Sbuffò.

“Si può anche fare, ma non ora. Bisogna aspettare il momento giusto…” Draco scosse le spalle.

“Non fatemi aspettare troppo però!” Mugugnò.

Blaise le scompigliò i capelli con una mano, mentre sia i genitori del ragazzo sia quelli della ragazza passavano a salutare Draco, e a lanciare occhiate poco amichevoli verso Ginny.

“Sarà una faticaccia, non ci arrivò viva alla fine della serata!” Ginny scosse la testa, depressa.

“Su, calmati, fanno tutti così per metterti a disagio. Ma sei la Signora Malfoy, e nessuno oserà mai fare o dire niente che potrebbe colpirti direttamente. Tu sei mia moglie, vai bene a me e devi andare bene comunque a tutti!” Draco la baciò, e Ginny si rilassò.

“Ma siete sempre appiccicati voi due?!” Un’altra voce conosciuta si insinuò fra di loro.

“Saty! Ma che enorme piacere vederti! E quello sgorbio chi è?! Il figlio tuo e del Bambino Sopravissuto? Avete fatto in fretta però! E gli inviti al matrimonio? Già che ci siete potete fare un'unica festa! Eh già! Pensa che ridere se qui ci fosse anche Potter! Penso che non resisterebbe vivo se non per i primi dieci minuti…ma forse anche meno!” Blaise la prese un po’ in giro, accennando al pargoletto dai folti capelli neri che dormiva beatamente fra le sue braccia.

“Spiritoso come al solito, eh, Zab?! Mi dispiace deludere le tue aspettative e le tue speranze di vedere Potter –cos’è?! Neanche tre settimane e già ti manca? Non potete proprio stare separati voi due, eh?! – ma questo è il mio adorabile fratellino Sypher!” Sorrise, ma non fece in tempo a dire, fare o pensare altro, che Pansy si era già fiondata sul piccolo a fargli un po’ di coccole, dopo averlo più o meno strappato dalle braccia della sorella.

“Ed ecco la neo zietta. Quante volte hai già tentato di ucciderlo?! L’Arsenico nel latte l’hai provato?! Funziona perfettamente e in meno di cinque minuti ti sei sbarazzata del fratellino rompipalle!”

“Ah-ah-ah! Molto spiritoso! Ma così mi scoprono subito! Io avevo pensato di fingere un suicidio appendendolo con una corda alla culla. Cosa ne dici?” Ribatté, pensierosa.

“Non so quanto sia plausibile il suicidio di un pappone di un anno. Io opterei al massimo all’omicidio premeditato dell’Elfa domestica gelosa!”

“Smettetela, on siete divertenti.” Sbuffò Pansy, di cui il pargoletto stava mangiucchiando il dito, visto che era nel periodo in cui stava mettendo i primi dentini.

“Come sei noiosa, stiamo solo scherzando!” Fece una smorfia Satine, riprendendosi il fratello e incamminandosi verso il Salone, seguita da Pansy e Blaise, che lasciarono i due amici alle prese con gli ultimi ospiti che dovevano arrivare.

Alla fine, quando anche Walden McNair era stato accolto calorosamente, si ritirarono anche loro nel Salone, seduti a capotavola del grande tavolo di legno di noce, per iniziare la cena.

 

***************

 

“E’ stata dura. Molto dura. Durissima, oserei dire!” Ginny si buttò all’indietro sul letto, con le braccia aperte, sfinita.

Erano le due di notte circa, e avevano finito giusto cinque minuti prima di salutare gli ultimi ospiti rimasti.

“Ma è finita. E te la sei cavata benissimo. Le hai spiazzate tutte, quelle oche che volevano distruggerti!” Draco la imitò, buttandosi sul letto accanto a lei. “Per me è stata più difficile. Essere un padre di famiglia e un uomo responsabile che si sta per sposare è molto, molto dura!” Si passò una mano sulla fronte.

“Mio caro, questo è il prezzo che devi pagare! Tutti questi soldi senza neanche il minimo sforzo.” Scoppiò a ridere.

“Non ci sono abituato! Solitamente, dopo i primi dieci minuti me la svignavo con Blaise da qualche parte. Tutte quelle chiacchiere e quei sorrisi: che pizza!” Non trattenne una risata.

“Benvenuto nel mondo degli adulti.” La voce di Narcissa si introdusse nei loro discorsi.

“Madre! Buonasera. Cosa desideri?” Draco si era alzato di scatto dal letto, e Ginny si era portata a sedere.

“Volevo vedere se eravate ancora vivi e assicurarmi che Syberia stesse bene, nonché augurarvi la buona notte.” Sorrise, ma solo rivolta a Draco, mentre rivolse un espressione ghiacciata verso la nuora.

“Che atmosfera gelida che c’è qui! Non ti sembra, mia cara, di essere un po’ scortese nei confronti della moglie di tuo figlio?” Lucius era appena comparso alle sue spalle con una nota divertita nella voce.

Narcissa lo ignorò, lanciandogli un’occhiata sprezzante e dirigendosi a grandi passi verso la culla dove dormiva beata la piccola Syberia.

“Forse bisognerebbe fare un incantesimo per tenerla al fresco. Con questo caldo non vorrei che stesse male.” Suggerì Narcissa, in apprensione.

Ginny si alzò di scattò e raggiunse la suocera al capezzale della figlia.

Era infuriata, ma lo nascose bene, come oramai aveva imparato a fare con tutte le sue emozioni: non doveva dare motivo alla gente per prenderla alla sprovvista, cogliendo i suoi punti deboli.

“E’ mia figlia e credo di sapere cosa è meglio per lei anche da sola, grazie.” Rispose freddamente, scambiandosi con la donna una occhiata di sfida.

Odiava il fatto che la signora Malfoy cercasse in ogni modo di dimostrare che era un incapace come madre. Ma soprattutto che cercava di prendere il suo posto. Era…insopportabile!

Ci fu qualche attimo di silenzio, interrotto solo dal mugolio della piccola Syberia.

“Bene. Perfetto. Che muoia pure di caldo. Buonanotte caro! Ci vediamo domani mattina.” Detto questo, uscì dalla porta rapidamente, seguita dal marito subito dopo che ebbe augurato ai due ragazzi la buona notte.

“Mi spieghi perché tua madre si intromette così? Ma soprattutto, mi spieghi per qualche diavolo di motivo non mi lascia fare la madre di MIA figlia?!” Sbottò Ginny, chiudendo la porta con uno scatto, i signori Malfoy oramai lontani.

“Su, calmati dai. Lo sai che fa così perché ancora non le va totalmente giù che io abbia deciso di sposarti! Ma non ti preoccupare, non sarà sempre così. Dopo il matrimonio, si rassegnerà.” Draco si avvicinò a lei, prendendola fra le sue braccia.

“Lo spero, per Merlino!” Mise su il broncio.

“Su dai…è il momento di levarsi questo, seppur splendido, non lo nego, vestitino!” Affermò Draco, cominciando a baciarle la spalla, mentre sfilava la spallina e con l’altra mano apriva la zip del vestito.

“Sei sempre il solito!” Ginny rise.

“Ti piaccio per questo no?!”

“Ma non eri stanco morto fino a cinque minuti fa?! E poi ti ricordo che c’è tua figlia lì!” Ginny lo spintonò indietro con un sorrisino malizioso.

“E cosa ce ne importa? Ha neanche un mese e sta dormendo! Cosa vuoi che gliene freghi?” Lui la riafferrò per la vita tirandola su e trascinandola verso il letto.

“Dai! Stupido, lasciami!” Rise lei, cominciando a prenderlo a pugni scherzosamente.

“Sshhh! Dai, che svegli la piccola.” Le sussurrò lui, posandola dolcemente sul letto e, messosi a cavalcioni sopra di lei, cominciò a togliersi la camicia.

Ginny continuava a ridacchiare, ma oramai non si oppose più.

Era inutile: quando Draco si intestardiva, non c’era modo di fargli cambiare idea.

E in fondo, lei non aveva alcuna intenzione di farlo.

 

************

 

“Su dai, dimmi! Come procedono i preparativi per il matrimonio?!” Pansy si buttò sul letto appena entrarono nella stanza, mentre Ginny chiuse la porta alle loro spalle, lasciando prima uscire gli Elfi domestici.

Per un attimo la fissò con sguardo un po’ imbronciato.

“Mi prendi in giro? Sono un vero e proprio INCUBO!” Si buttò a faccia in giù anche lei sul letto, accanto all’amica.

“Ma dai, e perché?” Nascose a stento il tono ironico.

“Mi prendi in giro per caso?! Narcissa è insopportabile! Non posso decidere niente. Ogni cosa che dico non va bene, c’è qualcosa che non va qui, c’è qualcosa che non va li. E gli abiti delle damigelle solo troppo rosa, e poi sono troppo gialli, e poi li vuole neri, e poi li vuole bianchi e come gli voglio io non interessa a nessuno! E gli invitati? Figurarsi! Io volevo pochi intimi e lei si prepara a invitare tutta la Londra magica! Io volevo fare il matrimonio qui, in casa, nel giardino, nella cappella di famiglia, e lei lo vuole organizzare nella più grande chiesa esistente in Europa! Ha persino proposto di utilizzare Notre Dame a Parigi! Ma è fuori completamente! Non ne posso più…” Aveva i nervi a fior di pelle e un tono piagnucolante.

“Cavolo, che bello!” Non si trattenne Pansy.

Ginny la incenerì con lo sguardo.

“Ehm, no, scusa! Scherzavo! Orribile! Si orribile. Veramente orribile. …però dai, ammetti che non sarebbe brutto potersi sposare a Notre Dame!” Azzardò.

Ginny la guardò di sbieco. “No, certo, figurati. Bellissimo. Ma grazie al cielo non è possibile: Lucius, a causa del processo e delle accuse, ecc, non può uscire dal paese. A dir la verità è praticamente agli arresti domiciliari, quindi è molto probabile che alla fine lo faremo qui in giardino. E poi renditi conto che se lo facessero fuori, molti delle persone che vorrebbe invitare non potrebbero venire. Sai, ricercati Mangiamorte e gente varia. Bellatrix, per esempio. Non che la cosa mi dispiacerebbe in realtà.” Non trattenne un sorrisino.

Pansy scoppiò a ridere.

“Già, immagino che potrebbe essere un problema. Ma dimmi, per i testimoni?” Chiese la ragazza, in ansia.

“Ah già, volevo giusto chiederti se volevi farmi da testimone. Draco l’ha già chiesto a Blaise, se non sbaglio.” Buttò li Ginny, alzandosi e dirigendosi verso la culla poco distante, dove la piccola Syberia si era appena svegliata.

“Oddio! Non sai quanto ci speravo! Certo, certo! Ovvio! Che bello, come sono felice! Evviva!” Pansy la raggiunse saltellando e buttandole le braccia al collo.

“Calma, mica è così una novità! A chi credevi l’avrei chiesto? Era ovvio che l’avrei chiesto a te!” Rise, prendendo in braccio Syberia dopo essersi liberata dall’abbraccio di Pansy, che era quasi in lacrime.

“Non so, potevi chiederlo a Satine ad esempio! O potevi sempre chiederlo a Belltarix!”

Ginny le tirò un pugnetto, scoppiando a ridere con lei.

“Spiritosa! Senti, a proposito: io uno di questi giorni devo scegliere il vestito. E mi farebbe piacere se mi volessi aiutare. Cioè, se potessi venire a salvarmi dalle grinfie di mia suocera in poche parole.” Ridacchiò.

“Molto volentieri, ma sappi che ti proibirò di vestirti di nero!” La prese in giro.

“Dai, non prendermi in giro! Quella era Narcissa, mica io!” Si difese Ginny, che andò a sedersi comoda sulla poltrona li accanto, dovendo mettersi ad allattare la bambina.

“Devi darle da mangiare?” Chiese Pansy, dando un buffettino sulle guance della piccola e perdendosi nei suoi occhi grigio pioggia.

“Già…”

“Bene, allora io andrò! Esco con Blaise. Festeggiamo i nostri due mesi! Non sei felice per noi?!” Stampò un bacio sulla guancia a lei e uno a Syberia e poi, tutta allegra, uscì dalla stanza facendole l’occhiolino, mentre Ginny la salutava sorridente.

 

************

 

Più aspettava, più l’ansia cresceva.

Ma chi diavolo l’aveva inventata quella stupida usanza? Non potevano semplicemente arrivare tranquilli insieme, mettersi davanti all’altare, rispondere a quelle quattro domande e via, partire per la luna di miele? Che stress, non ce la faceva più.

Alla fine avevano optato per un matrimonio nella cappella di famiglia, fra pochi intimi, giusto giusto una ventina di Mangiamorte scelti fra le fila più autorevoli di coloro al servizio dell’Oscuro.

E, alla fine, Ginny era riuscita ad avere la meglio sul vestito delle damigelle che, a quanto ne sapeva lui, dovevano arrivare vestite di un bel verde pastello, in corti vestitini di raso. Niente di voluminoso.

Il vestito di Ginny…non ne aveva idea. Purtroppo, ancora a causa delle stupide tradizioni, non lo aveva ancora visto. A dir la verità, erano tre giorni interi che non gli permettevano di vederla. Non ce la faceva davvero più!

Blaise era li accanto a lui, impettito nel suo doppio petto nero, che lo fissava con divertimento, osservando la sua ansia crescere.

Anche gli invitati erano tutti li, in piedi, fra i quali, i prima fila, spiccava sua madre, impeccabile come sempre, mentre teneva in braccio la piccola Syberia.

Mancava solo lei, dannazione!

Non ce la faceva più.

Dall’altra parte dell’altare, Pansy gli fece l’occhiolino, sorridendogli. Lui la incenerì con lo sguardo.

Cosa fare per ingannare il tempo?

Cominciò a osservare il paesaggio intorno a lui: visto la stagione estiva, avevano optato per un piccolo arco ornato di gelsomini sotto il quale stava l’altare e, inevitabilmente, il prete.

Quali favori doveva a suo padre per aver accondisceso a rimanere il loro prete di famiglia, Draco non lo avrebbe mai scoperto probabilmente. Non che gliene importasse in effetti.

L’odore dei gelsomini impregnava l’aria in modo quasi stucchevole: cominciava quasi a infastidirlo.

A dir la verità, lo infastidiva tutto in quel momento. Aveva i nervi a fior di pelle.

Dietro le spalle dell’altare, sullo sfondo, la piccola cappella di famiglia si stagliava cupa nel paesaggio caldo e soleggiato di quella mattinata di fine luglio.

Ok, ora non ce la faceva davvero più.

Sbuffò, spostando il peso da un piede all’altro, non potendo fare a meno di notare che sembrava l’unico a non sopportare la situazione.

Persino sua zia Bellatrix sembrava tranquilla, nel suo abito viola prugna e capello anni ottanta abbinato.

Stava per ricominciare a sbuffare quando, da lontano, vide una splendida creatura vestita di bianco avvicinarsi a passo lento, accompagnata da un alto uomo biondo, che avrebbe riconosciuto ovunque nel suo smoking del colore della neve. Non avevano invitato i Weasley, ovviamente. Cosa che Ginny si era categoricamente rifiutata di fare. Così, era suo padre ad accompagnarla all’altare. Così aveva deciso lei.

Era circondata da una piccola folla di piccole bambine vestite di verde pastello, che spargevano fiori davanti al loro cammino.

Draco sorrise: quella era sicuramente un idea di sua madre.

Tutti applaudirono, mentre la sua donna – amava definirla in quel modo – si avvicinava all’altare, e a lui.

Si fermarono a pochi passi da lui, e Lucius la lasciò andare, mentre lui le porse il suo braccio, che lei stinse, sorridendo.

Aveva uno splendido sorriso.

Tutto in lei era splendido. E quel giorno, forse, ancora di più.

Si scambiarono uno sguardo d’intesa, e si avvicinarono all’altare, mentre Lucius si accomodava vicino alla moglie, strappandole quasi di braccio la piccola Syberia e tenendola fra le sue braccia mentre sorrideva al figlio.

Il prete cominciò a parlare.

Draco rispondeva meccanicamente, non ascoltava minimamente quello che stava dicendo.

Era troppo impegnato a osservare la splendida creatura che aveva di fronte a se.

L’amava.

L’amava troppo.

Non sapeva come era arrivato a ciò, che sorta di incantesimo lei gli avesse fatto per ridurlo in quello stato.

Ma l’amava. L’amava più di ogni altra cosa. L’amava quanto amava la loro bambina. Erano le due cose al mondo che erano più importanti per lui.

E solo in quel momento se ne rese veramente conto.

E solo in quel momento si rese conto cosa significasse veramente amare e cose significasse veramente la frase ‘tutto per amore’.

Ora, non poteva più sfuggire, ci era caduto anche lui.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa per amore di quelle due creature.

Ora si rendeva conto di quello che aveva rischiato di perdere per la sua testardaggine e le sue convinzioni.

Ora, se ne rendeva veramente conto.

Ma – come si dice? – meglio tardi che mai.

E giurò a se stesso che avrebbe fatto qualsiasi cosa, rinunciato a tutto, avrebbe combattuto, sarebbe morto, ma nessuno avrebbe mai potuto toccare coloro che per lui ora erano veramente la vita.

“Si, lo voglio.”  Sorrise.

E un baciò siglò il loro amore, la loro unione, che non sarebbe mai più potuta essere distrutta.

 

*******************

 

Oddio ragazzi che bello! *.* Io ero convinta che vi foste dimenticati di me e invece siete tornati tutti ancora di più e più dolci di prima!! *.* Sono emozionatissima! Quindi prima di tutto vi ringrazio! ^.^ E ora invece parliamo del capitolo…il matrimonio, finalmente! Finalmente perché lo avevo in mente da millenni, e scriverlo è stata una liberazione! ^-^ E sinceramente mi piace come è venuto fuori.

Per il resto…beh, ancora nulla di nuovo.

Volevo chiarire una cosa che ho detto nello scorso capitolo: non ho detto che assolutamente che non aggiornerò praticamente mai! ^-^ Assolutamente no! Solo…affermavo di non poter garantire una regolarità come avevo fatto precedentemente, almeno per ora all’inizio. E che c’è la possibilità che possa passare anche più tempo da un aggiornamento all’altro, ma nulla di così, come dire, sicuro…^-^ Tutto a causa della mia vita che va a rotoli ogni giorno di più! Ahah Non c’è da ridere, ma va beh…U.U Purtroppo ho trovato il mio Draco, ma mica sono fortunata come Ginny, io! Già già, almeno lei come rivale ha solo Satine, non la propria (ex?) migliore amica! Uff…ma non si sa mai che alla fine io riesca a finire come Ginny! …E non intendo incinta ovviamente! XD Ma felice e contenta! Ihih

Tra l’altro…So che Draco sembra molto molto più sdolcinato e quasi irriconoscibile per ora. Ma sono a casa, è con la donna che ama e sottolineerei anche il fatto che c’è già Ginny che si comporta da stronza al posto suo…ahah! Quindi… diciamo che credo che Ginny ruberà il primato di bastardaggine al biondino! ^^ Per ora per lo meno…e non solo! Ihih

Per il resto, io vi posso solo ringraziare!! E dirvi arrivederci al prossimo capitolo! Che spero di poter pubblicare appena finite le vacanze di Natale!

Quindi…faccio anche gli Auguri in anticipo di Buon Natale e di Buon anno nuovo se non ci dovessimo rivedere prima! ^-^

Bacini a tutti

 

Giuggia!

 

Ringraziamenti:

 

Ginny88: non mi ricordo se avevi già commentato, ma sono felicissima che tu abbia deciso di farlo ora e d’ora in avanti! E sono molto felice che il primo capitolati sia piaciuto, nonostante non sia successo un granché. E spero ti sia piaciuto anche questo, nonostante siamo ancora in fase di ‘rimessa in moto’ della storia!^.^ Per il resto…grazie per il complimenti per il video. Mi fanno molto piacere perché a me piace tantissimo e mi ci sono impegnata un sacco per tutto l’anno scorso! XD Spero di risentirti presto! ^-^

 

Winny_lally: lallottaaaaa!! *.* Che piacere! Già già! Sono ancora viva, anche se non si direbbe! U.U Io sono qui, e ho aggiornato…e spero tu abbia letto e ti sia piaciuto!! ^-^ Che bello ritrovare i vecchi lettori! Avevo paura mi aveste tutti abbandonato a causa dei secoli che ho fatto passare!^^” Spero di sentirti ancora! Enjoy! ^_-

 

Hachi: beh…il capitolo è qua, se avrai voglia di leggerlo. Il disegno l’ho fatto e l’hai anche visto. Prima o poi, sempre che Dani approvi!, lo metterò. Ginny…beh, sta diventando peggio di Draco! XD

 

Ale_theangel: grazie mille per i complimenti! Io continuo, basta avere fede e pazienza! ^-^ Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. A presto!

 

Giulia: che bello, abbiamo lo stesso nome! ^^ Ok, sono pazza, scusa. Lo sanno tutti..^^” Comunque…felicissima che ti sia piaciuto il primo capitolo!! Spero continuerai a seguirmi. Il titolo del video non è molto fantasioso! ^.^” Si chiama semplicemente “Schifosi Ricatti”! E il sito è youtube, ovviamente…se ne hai voglia magari lascia un commento! Bacini

 

Thaiassa: grazieeeeeeeeee! *.* …^-^

 

Beatrix Black: arrosisco! ^//^ grazie mille! ^-^ Spero di riuscire a non deludere nessuno con il seguito! Bacini a presto!

 

Mia_Black: chi si rivede!^.^ …Io un genio??? ^//^ …finalmente qualcuno che l’ha capito! U.U…..XD scherzo, grazie mille! Mi fa piacerissimo! Anche e soprattutto per il video, a cui ho lavorato un sacco e a cui tengo particolarmente! ^.^ Comunque…beh, io sono qui! Basta avere fiducia! Chi non muore si rivede!^.^ Per il resto…io ce la metto tutta per non farvi aspettare troppo, ma non è così semplice purtroppo! ç_ç A presto, promesso! ^-^ bacini

 

Fiubi: oddio, grazie! *.* Quanti affezionati che ho!! Eheh! ^//^ E’ bello risentirti! ^-^ Che dire? Io ce la metterò tutta per scrivere velocemente e non farvi aspettare! Ma voi datemi il vostro supporto, mi raccomando! ^.^ Grazie mille per tutto, a presto!^.^

 

_Fleur_: che bello!! Hai letto tutto “Schifosi Ricatti” insieme? Che bello che bello! Ci sarà voluto un sacco di tempo! O.o E immagino che costi anche di più aspettare a questo punto, dopo aver letto tutto insieme! Ihih ^.^ No, ma ce la metterò tutta, promesso!^.^ Per le parolacce di Ginny…beh, tenterò di trattenermi, ma visto proprio che scrivo molto di getto, a volte me ne scappano un po’ troppe! ^^” Purtroppo parlo così…^^”” …comunque, per Draco…beh, bastardo con Ginny in modo serio non credo lo sarà più, ma mai dire mai! Con gi altri…aspetta che torni a scuola!! XD Potter&Malfoy che si rincontrano...eheh! Ginny comunque non sarà da meno…^.^ Bacini e grazie mille per i complimenti, per aver letto, per tutto!! Spero di sentirti presto! Enjoy! ^_-

 

 

  
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