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Autore: Giulie Asghibif    02/06/2012    7 recensioni
-Ma io ho sempre voluto te.-
-Che cosa?-
-Si! Ho accettato l'invito di Viktor solo perchè tu non me lo hai chiesto prima.-
-Mi perdoni?-
-E di cosa Ron?-
-Per quello che sto per fare..-
Il rosso le si avvicinò, prendendole il mento e chiudendo gli occhi. La ragazza rimase immobile vedendo il ragazzo avvicinarsi lentamente. Chiuse anche lei i suoi occhi color nocciola.
-Te l'ho mai detto che sei bellissima quando sorridi?-
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one-shot sulla coppia che preferisco in assoluto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Era una fredda giornata d'autunno, e Hermione si trovava in riva al Lago Nero, per finire il suo compito di Artimanzia. Il Lago l'aveva sempre rassicurata, tranquillizzata.

Era ormai il tramonto, e la ragazza si era distratta a guardare il sole calare dietro l'orizzonte, quando , d'un tratto, si sentì chiamare alle spalle,e trasalì leggermente, senza comunque voltarsi. L'aveva riconosciuta, la voce. Capì immediatamente che non potesse essere altro che quellìidiota di...

-Ronald.- disse molto tranquillamente, anche se con un cenno di superiorità.

-Posso...Posso sedermi?-

a questa domanda le guance della ragazza divennero scarlatte e, sapendo che la sua voce sarebbe uscita tremante e che non voleva dargli soddisfazioni, fece spallucce.

Da dietro senti prima un sospiro divertito, poi il frusciare dell'erba.

-Ti fa ridere?- domandò acida.

Non si sentì rispondere, evidentemente lui aveva capito, dopo parecchi anni, che fosse stato meglio non rispondere.

Dopo vari minuti di silenzio lui volle ruppere quel silenzio imbarazzato.

-Mi puoi spiegare perchè noi due dobbiamo sempre litigare?- disse seccato

-Mi sembra ovvio!-

-E, cioè..-

-Sei tu che mi istighi! Se non fosse per te e per la tua … per la tua...-

Si bloccò di colpo vedendo gli occhi del rosso fissarla, incuriositi. La ragazza si dimenticò di colpo cosa volesse dire, e si perse negli occhi blu dell'amico che la scrutavano attentamente.

-Dicevi?- riprese lui con uno sguardo strano

-Dicevo.. emh.. ah si! Che è sempre colpa tua, perchè mi istighi e che è colpa della tua idiozia!- Riprese la ragazza, gli occhi ridotti a fessure.

-Miseriaccia, Mione! Non è che tu sia proprio la classica ragazza dolce e amabile, direi!- le rispose Ron, arrabbiato. Vedendola in difficoltà riprese

-Non voglio più litigare, con te. Non è possibile! Sono quasi 5 anni che non facciamo altro che litigare e litigare! Mi sono stufato. Voglio esserti amico...- Riprese dolcemente e con un tono un po' malinconico sull'ultima frase.

''Amico'', come no. Lei era amica di Harry, era amica di Ginny, ma con lui, con lui tutto era diverso. Se litigava con lui ci stava male, davvero male. E quando stavano insieme (ovviamente rappacificati) si sentiva come la regina di Inghilterra Babbana, come se potesse toccare il cielo con un dito.

-Sicuro, Ron, davvero sicuro...?-

-Ma sicuro di cosa?-

-sicuro di voler essermi amico, come lo è Harry o come lo è tua sorella.-

A quelle parole entrambi diventarono rossi in viso, la prima incredula davanti alle sue parole e il secondo pure.

-emh.. Migliore.. Amico?-tentennò dicendo questa ultima frase.

-Per l'amor del cielo, Ronald! Possibile che tu sia talmente stolto da non capire quello che stessi intendendo!?- Disse furiosa

-Hermione. Sono molte, anzi, tantissime le cose che non capisco. Tu sei una di quelle ad esempio...-

La ragazza sbuffò e alzò gli occhi al cielo. Fece per riaprire bocca ma il rosso fu più veloce.

-Fammi finire!Intendevo dire dire che non ti capisco perchè un giorno è come se tu non mi avresti mai voluto conoscere, mentre altri... Sai non capisco neanche me! Un giorno ti considero la ragazza più fastidiosa al mondo mentre altri vorrei averti tutta per me...-

Lui arrosì e abbassò lo sguardo, metre lei, per sempre arrossendo, lo alzo verso di lui.

Ci furono degli istanti interminabili di silenzio imbarazzato e poi lei lo spezzò.

-Voglio farti una domanda. Perchè non mi hai mai detto niente di tutto questo?-

-Paura. Semplice e pura paura.Paura di essere rifiutato, paura di non piacerti, Paura che non mi volessi a causa della mia ricchezza... Sei pur sempre stata con Victor Krum!- disse lui, con aria schifata difronte al nome del bulgaro.

-Ma io ho sempre voluto te.-

-Che cosa?-

-Si! Ho accettato l'invito di Viktor solo perchè tu non me lo hai chiesto prima.-

-Mi perdoni?-

-E di cosa Ron?-

-Per quello che sto per fare..-

Il rosso le si avvicinò, prendendole il mento e chiudendo gli occhi. La ragazza rimase immobile vedendo il ragazzo avvicinarsi lentamente. Chiuse anche i suoi occhi nocciola.

Quando le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza, la ragazza si sentì arrivare in testa una cascata di foglie secche, sui toni dei colori caldi.

-Sei un completo idiota!-

Fece per tirargli un pugno sul braccio ma lui le fermò la manina piccola e delicata con la sua mano più forte. Fecero una piccola lotta, dalla quale, non si sa bene come, si ritrovarono uno sopra l'altra.

-Ron.. Posso dirtela una cosa? Pesi un po' troppo!-

-Mi levo solo se mi perdoni, allora?-

-Si che ti perdono! Ma ora togliti!-

-Non ancora. Dove eravamo rimasti prima del mio scherzetto? Ah mi ricordo!-

Si riavvicinò, con una lentezza esasperante.

Chiusero entrambi gli occhi.

Le loro labbra erano a poch centimetri le une dalle altre quando ad un certo punto...

 

Hermione si svegliò di colpo. Lo aveva rifatto. Lo aveva ancora sognato. Aveva perso il conto, ormai, di quante volte lo avesse sognato quell'estate. Si tirò su a sedere, con le gambe a penzoloni nel suo letto a Warminster, a casa dei suoi genitori babbani. Aveva deciso di stare con loro, al posto di passare le vacanze alla tana con i Weasley e Harry. Le mancavano tutti, ma più di tutti quel testone, il suo testone preferito!

Cercava la sua bacchetta magica sul comodino difianco al suo comodissimo letto. Quando la trovò disse -Lumos!-

Sul collo della sua bacchetta si accese una piccola lucettina. La puntò contro l'orologio alla parete. Erano le 2.43 della mattina. Per quella notte avrebbe finito di dormire.

La luce del lampione difianco al suo bel giardino era molto forte, ed entrava attraversando leggermente la stanza. Si girò per dirigersi alla cucina nella quale avrebbe bevuto dell'acqua.

Prima di uscire si guardò attentamente allo specchio, attaccato al suo armadio. Era così minuta con quei capelli gonfi, un po' per la dormita, un po' così di natura. Indossava una maglietta enorme del padre e dei pantaloncini della tuta corti che le furono regalati dalla zia per il suo 13° compleanno. Ora aveva circa 16 anni e quei pantaloni ancora le stavano.

-Come può lui calcolarti? Svegliati ragazza! Per lui sei la sua migliore amica, non avrete mai un futuro insieme!- Si rimproverò guardandosi allo specchio.

Detto questo si girò verso la porta quando la poca luce che entrava venne oscurata da una sagoma nera. Le si gelò il sangue. Da quando il signore oscura aveva fatto la sua ricomparsa,temeva sempre potesse trovare e uccidere i suoi genitori...

Doveva essere coraggiosa. Era o non era una Grifondoro? Prese coraggio e si avvicinò alla finestra, un po' titubante. Appoggiò la fronte al vetro freddo(che le diede sollievo) che si appannò a contatto con la sua pelle calda. Vide che dall'altra parte del vetro un figura faceva lo stesso. Avvicino lentamente la bacchetta che fino a poco prima era a penzoloni nella sua mano. Aprì la finestramolto lentamente cercando di non fare rumore. Mise la mano sulla persiana. Girò lentamente la maniglia e la aprì di scatto portando il braccio in avanti e puntando la bacchetta contro la sagoma.

-Ron?Roon! Ron!?-

-Ehy! Come va?

-Come va? E me lo chiedi anche! Ti presenti così, all'improvviso, alla finestra della mia camera al secondo piano, in piena notte, in un villaggio Babbano, e mi chiedi come va!?- la ragazza era furiosa.

-Posso...Posso entrare?-

-Magari torna a terra... ti faccio passare dalla porta di ingresso.-

Si sentiva strana. Da un lato era furiosa con lui per aver fatto una cosa così tanto folle e dall'altro ne era felice, lui le mancava dal primo giorno di vacanze.

Scese le scale il più silenziosamente possibile, per non svegliare i genitori.

Aprì la porta e lo fece entrare.

Lo fece accomodare nel salotto, su un divano.

-Che strano. Questa foto è immobile. Davvero strano.-

Hermione alzò gli occhi al cielo.

-Che ci fai qui?-

-...- lui si mise a guardare il pavimento

-Allora? Va bhe... hai bisogno di qualcosa.. da mangiare da bere.. Ma come diamine hai fatto?-

-bhe stavo dormendo quando... quando mi sveglio di colpo. Mi alzo e la prima cosa a cui penso.. sei stata tu. Quindi sono uscito in giardino, ho preso la tornado di Fred e sono solato fino qui. Potrei avere del succo di zucca?-

La ragazza, rossa in volto,lo guardò con una faccia strana e poi disse

-Che ne dici di un bicchiere di acqua?-

-Va bene lo stesso...-

Si diresse verso la cucina, mezza esuberante e mezza assonnata.

Tornò dal rosso dopo pochi minuti con un bicchier d'acqua e dei biscotti della madre.

-Grazie Mione-

in pochissimi istanti finì tutto quello che, poco prima, la ragazza gli portò

-sei un maiale Ronald!-

Lui allontanò imbarazzato il piatto.

Anche la ragazza si sedette, ma sulla poltrona difronte a dove era seduto lui.

-Mione?-

-che c'è?-

-Mi odi per questo?-

-Solo per questa cavolata? Ma no!-

-Io l'ho fatto per te. Non riuscivo a stare senza di te, mi mancavi. Mi mancavano le nostre litigate, i tuoi toni acidi...-

La ragazza non ci poteva credere. Probabilmente diceva quelle cose a causa del sonno, erano per sempre le 3 del mattino e lui in più aveva appena affrontato un viaggio lungo.

-Ma perchè proprio nel bel mezzo della notte!-

-Mi è venuto quasi naturale, sai? Uscire e venire qui, da te.-

-Peccato che tu non abbia calcolato il fatto che io sia in un villaggio babbano e che qualcuno avrebbe potuto vederti! Perchè non ci hai pensato!-

-Ecco ora sei arrabbiata! Non voglio sempre dover litigare con te. Siamo amici, perchè litighiamo sempre?-

lei crcò di rimanere il più lucido possibile ma la stanchezza le fece uscire parole che non avrebbe mai detto.

-Noi due amici? Solo?-

-Migliori amici?- Ipotizò Ron

-ho un Déjà vu-

-UN DEJA CHE!?-

-shhh non gridare! I miei stanno dormendo! Comunque déjà vu è una parola francese che sta a significare il fatto che ad una persona sembri di aver già vissuto un'azione.-

Lei sorrise pensado che Ron avesse sempre bisogno di una spiegazione.

-Sai che sei bellissima quando sorridi?-

Lei arrosì di colpo chinando il viso. Lui le si avvicinò tirandole su lo sguardo.

-Hey. Ho detto la pura verità. Anzi, tu sei sempre bellissima.-

-Ron, dici così solo perchè sei stanco.-

-Può darsi, ma quando uno è stanco dice sempre cosa gli passa per la testa. Non trovi?-

Si guardarono per qualche istante negli occhi, fino a qundo Hermione non si accorse di una macchia nere sullo zigomo del rosso.

-E questo cos'è?-

-Ouh.. niente di AHI!- la ragazza le aveva appena toccao il gomito che era sempre stato coperto.

-Anche il gomito! Esigo una spiegazione, immediatamente!-

-sai chi mi sembri quando fai così, Mione? A mia madre! Comunque non è niente di che.. siamo stati a Diagon Alley, settimana scorsa, per visitare ''accessori da Quiddich di qualità'', eravamo io Harry e Ginny. Fuori dal Ghirigoro abbiamo trovato Malfoy Junior che ha fatto come al solito le sue battutine. Prima ha toccato Harry dicendogli che non si dovrebbe andare in giro senza genitori, e a me e a Ginny il solito, che siamo dei barboni, per farla breve...-

-E tu lo hai picchiato per questo! Lo saicom'è fatto..-

-Non per quello, ma per quello che è successo dopo. Ha anche aggiunto che fosse strano che non girassimo con la urida mezzosangue.. e a quel punto l'ho menato. Però ho avuto la meglio! È scappato via...- Lui si fermò quando vide le sguardo contrariato dell'amica puntato addosso.

-Ronald Weasley! Come ti è saltato in mente di... comunque.. grazie per avermi difesa..-

-Sai che mi fai impazzire quando mi chiami con il mio nome completo?-

La ragazza ornò ad arrossire e abbassò nuovamente lo sguardo, iniziando a scrutarsi una pellicina sul pollice.

-Mione, io ti trovo la ragazza più bellissima del mondo.. sei davvero speciale!-

-Ron..-

-si?-

-Non si dice più bellissima. Comunque grazie per il complimento.-

Il viso di ron si iniziò ad avvicinare a quello di Hermione, che era intimorita. Si fermò poco prima delle sue labbra dicendole

-Te l'ho già detto che quando sorridi sei fantastica?-

-Ron non credo che possiamo... baciarci.. non qui, non ora.. Non credo di essere pronta.-

-Vuol dire che aspetterò e aspetterò finche anche tu non sarai pronta-

-Grazie-

-e di che?

Si fermarono a guardarsi negli occhi per un po', sorridendosi.

-Se vuoi sveglio i miei e chiedo se tu ti puoi fermare qui.. almeno per questa notte..-

-No,no, meglio tornare alla tana.. L'ultima volta che sono uscito nel cuore della notte e ho volato lontano.. bhe mia madre non era proprio felice.-

Si salutarono, dandosi un bacino sulla guancia e diventando tutti rossi. Si diedero appuntamento a fine agosto, a Diagon Alley, per prendere il materiale per il nuovo anno scolastico.

 

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Ed eccomi qui con la mia prima FanFiction, su quella che, a parer mio, sia una coppia stupenda. Se fossero eventuali errori bhe sappiate che l'ho scritta durante un attacco di insonnia.

Coomunque Io sono Mione, ho 14 anni, e, come vedrete, scriverò su Harry Potter e forse su altro.

Recensite Recensite e Recensite o vi Crucio tutti.

Con amore

Mione

  
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