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Autore: Sherlock Holmes    02/06/2012    2 recensioni
Quando una donna grigiovestita farà il suo ingresso a Baker Street, un nuovo caso verrà aperto dall'investigatore londinese...
Un caso che lo porterà a scontrarsi con un certo professore...
[Storia ripubblicata con migliorie grafiche]
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Udii lo sparò, ma non sentii nulla.
Né dolore né freddo…
 
Aprii gli occhi, lentamente. Vidi la carabina a terra, il professore che si teneva la mano e… Watson con il fiatone per la corsa e il revolver fumante in pugno, dietro la scrivania.
Capii che il mio socio aveva fatto irruzione ed aveva colpito Moriarty di striscio sulla mano destra, disarmando così il professore.
Non persi un istante.
- Signora, corra. Vada… Presto!- esclamai, al che la donna in grigio si avviò alla porta.
Fu l’ultima volta che la vidi.
Watson si distrasse nel vederla andarsene…
Moriarty estrasse rapidamente una lama dallo stivale, deciso a lanciarla contro Watson…
- No…- mormorai.
Repentinamente, gli fui addosso, bloccandogli i polsi. Gli feci cadere il pugnale.
- Ecco il secondo punto debole di Sherlock Holmes…- soffiò Moriarty, gettando un’occhiata a Watson.
Si ricevette un pugno in volto.
Io non riuscii a parare un colpo allo stomaco, giunto un istante dopo...
- Watson, spari!- gridai.
Tentennò.
- Temo di colpirla, Holmes…- ammise.
Moriarty mi afferrò per il colletto, sbattendomi contro l’enorme finestra a vetri.
Con un sorriso maligno, il professore aprì l’anta. Persi l’equilibrio e, solo per miracolo, afferrai la tenda, che si lacerò parzialmente sotto il mio peso.
Sotto di me, la strada, ed una caduta nel vuoto di venti metri. Morte assicurata…
Sentii la voce di Moriarty.
- Se ci spareremo a vicenda, dottore, non saremo solo noi a morire… Ma anche Holmes.-
Intuii che il professore era riuscito a raggiungere ed impugnare la sua carabina.
La tenda continuò a strapparsi…
- Watson! Una mano mi farebbe comodo!-
…fino a squarciarsi completamente.
La mia caduta fu fermata dal braccio di Watson, a cui mi aggrappai.
Mi issò fin nella sala.
 
Col fiatone, si scusò.
- Holmes… Mi dispiace… L’ho lasciato fuggire…-
- Maledizione!- esalai, ansante - E’la seconda volta che mi elude…-
- A proposito… Chi era quell’uomo?-
- Glielo spiegherò più tardi. E lei che ci fa qui? Non doveva essere dai suoceri, Watson?-
- Qualcuno deve aver nascosto il mio anello di fidanzamento per Mary…- disse, fissandomi.
- Io non le ho nascosto nulla!-
- Davvero?-
- Ha lasciato il suo anello nel pastrano che ha indossato tre giorni fa…-
- Cosa?-
- Ha capito bene…-
- Ma l’ho portato a lavare… Oh, dannazione, Holmes! Poteva dirmelo…-
- Volevo che ci arrivasse da solo.-
“Desideravo che, non trovandolo, rinunciasse al suo malsano intento di volersi sposare…”
- Comunque,- continuai - devo ringraziare questo piccolo incidente… Altrimenti, sarei morto…-
- Sono tornato a casa per cercare l’anello e, invece, ho trovato la sua lettera. Citava questo indirizzo come il luogo del ritrovamento del suo cadavere. Ero in ansia… E… sono giunto fin qui.-
Mi fissò: - Holmes, perché non mi ha rivelato niente di tutto ciò?-
- Io… Io… Non… volevo coinvolgerla.- dissi, con voce rauca.
- Beh, temo ormai di esserlo.-
Mi dedicò un sorriso mesto.
  
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