Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: Asuka Kazama    02/06/2012    4 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se nel bel mezzo di una soluzione del caso Kogoro si svegliasse? Proprio mentre il piccolo Conan, usando la sua voce, risolve il crimine?
Genere: Demenziale, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kogoro Mori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E SE KOGORO SI SVEGLIA?!


Note dell’autrice: la fiction che sto per postare è stato il mio primissimo racconto che abbia mai scritto e non è altro che una trascrizione di eventi veramente accaduti. Com’è possibile?, vi starete chiedendo, beh lasciate che vi spieghi. Tanti anni fa, nel lontano 2005 in un caldo pomeriggio estivo, un gruppo di amici annoiati parlando del più e del meno, si ritrovarono senza rendersene conto a metter in scena una piccola recita di loro invenzione su Detective Conan. Tutto era nato come una semplice conversazione, ma ben presto uno dei ragazzi iniziò a imitare la voce (o almeno provarci senza grandi risultati) di Conan e fu seguito dagli altri che presi dall’entusiasmo iniziarono a “recitare” quelle che sarebbero divenute le loro parti.
Quando ho ritrovato il copione, trascritto fedelmente, non ho potuto fare a meno di postare questa fiction satirica, demenziale... a livello di Nonciclopedia.
Ecco, per chi non ama quel genere di umorismo siete pregati allora di chiudere questa fiction e passare a un’altra perché certamente non soddisferà i vostri gusti; se invece apprezzate quell’ironia beh, apprestatevi a leggerla e preparate i fazzoletti perché piangerete dalle risate.
Per la privacy i nomi degli “interpreti” coloro che avevano il ruolo di essere se stessi, sono stati tutti cambiati.
Buona lettura
.

                                                                          
 
Ci troviamo in una grossa villa nei pressi di Tokyo. Kogoro è stato ingaggiato per risolvere un caso di furto. Il proprietario della villa è il maggior importatore dei gelati algida in Giappone e qualcuno ha rubato il gelato preferito dei giapponesi, la moda del momento, il calippo. Dopo varie indagini e aver ascoltato tutti i sospettati, Kogoro come al suo solito, inizia ad accusare persone innocenti.
«Ora mi è tutto chiaro!» disse euforico il famoso detective, alzandosi di scatto dalla sedia e puntando il dito contro una donna. La ragazza dagli occhi a mandorla, aveva lunghi capelli biondo platino, carnagione ambrata, unghie lunghe e piene di strass, e un abito corto e aderente arricchito di bracciali e collane. «Il colpevole non può essere altro che... Akiko Matsumoto! È l’unica a non avere un alibi!»
Sul viso truccato comparve un espressione sorpresa poi balzò in piedi infervorata. «Ma stiamo scherzando? Lei mi accusa solo perché non ho un alibi?! Mi sembra di averglielo già detto! Quando è avvenuto il furto io ero nella mia stanza e dormivo perché non mi ero sentita bene!».
Conan però sa bene che Akiko è innocente e come al solito Kogoro ha iniziato ad accusare le persone sulla base di ricostruzioni sbagliate. Eppure il detective, ritiene il caso uno dei più semplici mai capitatogli e si meraviglia di quanto quel detective sia ottuso!
Il bambino scosse il capo sconsolato. "Siamo alle solite. Vorrà dire che esporrò io i fatti! Come al solito..." , pensò.
Sgattaiolando dalle grinfie di Ran impegnata a far ragionare il padre, si nascose dietro una poltrona e... fush...plut! L’ago soporifero colpisce il collo di Kogoro appena in tempo, prima che l’uomo possa tirar fuori altre sciocchezze e accusare qualcun altro.
« Yawnn...».
Kogoro barcollò assumendo espressioni assurde e buffissime prima di finire il suo breve balletto sulla poltrona, la testa abbassata e gli occhi chiusi, immerso in un sonno profondo.
«Guardate!» disse un ragazzo sui diciassette anni, mingherlino con un grave problema di acne giovanile. «È caduto in trans! Kogoro il Dormiente! Assisteremo ad una sua performance»
«Spero solo non mi accusi di nuovo» borbottò indignata Akiko.  
«Tutto apposto papà?» chiese Ran preoccupata come al solito.
Conan regolò il suo papillon cambia voce e iniziò a manovrare il detective. «Sì, Ran. Va tutto bene. Dimenticate quello che ho detto, era solo uno scherzo»
«Uno scherzo?» replicò la ganguro irritata. «Le sembrano scherzi da fare?!»
«Mi dispiace, volevo solo far abbassare la guardia al vero ladro accusando lei e il mio piano ha funzionato a quanto pare»
«Sa chi è stato?» chiese il ragazzo.
«Certo Toshiro. Il colpevole del furto dei gelati Calippo altri non è che... Valentina Calipari!».
In quel preciso istante però avvenne qualcosa che non sarebbe mai dovuto accadere. Kogoro si svegliò. Non disse altro se non un eccitato «Sì! È stata lei!» perché Conan gli tirò uno scappellotto sulla nuca e il detective perse nuovamente i sensi.
« Fai silenzio! Sto, anzi stai esponendo la versione dei fatti!» sussurrò Conan al suo orecchio.
A quanto sembrava la nuova formula di aghi soporiferi del dottor Agasa doveva essere rivista perché non solo Kogoro si era risvegliato ma si era comportato diversamente come se si fosse appena scolato due bottiglie di saké. Un incrocio fra un ubriaco e un bambino al suo primo spettacolo di magia.
Il piccolo detective occhialuto tossicchiò cercando di riprendere il controllo della situazione e continuò nella sua spiegazione: «Come stavo dicendo, il colpevole non può essere altri che Valentina! È lei la mangia calippi!».
«Sì! È stata lei perché lei è una mangia-gelati a tradimento!».
O almeno ci provò. Conan era solo un bambino di sette anni e non aveva la forza sufficiente per tramortire un uomo adulto. Avendo a disposizione un solo ago e già usato per di più, non gli restò che continuare a colpirlo nella speranza di riuscire a esporre i fatti prima che si risvegliasse di nuovo. Così facendo, tirò altri due scappellotti sulla nuca di Kogoro ma commise un grosso errore perché innervosito dalla situazione gridò: «Devi dormire!!! Pensa a ronfare e io ad esporre i fatti!».
I presenti, lo guardavano confusi, i loro occhi quasi uscivano dalle orbite per lo stupore.
«Papà... stai bene?» chiese Ran preoccupata. Suo padre non si era mai comportato in modo tanto bizzarro.
«Oh sì, certo. Sto bene, tranquilla» rispose Conan tossicchiando ancora e continuò nella spiegazione: «Però lei non è l'unica! Infatti, aveva un complice!»
«Ha un complice subdolo e mangia calippi!» gridò ancora il detective baffutto risvegliandosi ancora.
E di nuovo fu colpito da uno schiaffo.
« Ora mi hai scocciato! ». Conan era sempre più arrabbiato e non riusciva a trattenersi come avrebbe dovuto. Una simile figuraccia non l’aveva mia fatta.  «Vuoi smetterla?! Tu devi dormire!! Come fai di solito!» .
«Dormire? Di solito?» ripeté Ran.
Conan però la ignorò. «Come stavo dicendo prima...Vantina ha un complice: Valentina Troisi!»
«Infatti! Valentine siete state voi a...».
Kogoro non finì mai la frase perché si beccò altri schiaffi e rimproveri da Conan, sempre usando il modulatore vocale. E il povero detective adesso, grazie ai nuovi aghi soporiferi e allo stress che il bambino occhialuto aveva accumulato in quei giorni, stava passando per un pazzo. Sì. Perché il povero Kogoro sembrava davvero affetto dal DID ovvero Disturbo Dissociativo dell'Identità conosciuto più comunemente come Personalità Multiple. Questo disturbo della mente è caratterizzato dalla presenza, in uno stesso individuo, di più identità o stati della personalità ben distinti aventi una propria modalità di percepire l'ambiente, di relazionarsi ed interagire con gli altri.
E il nostro Kogoro agli occhi dei presenti, sembrava davvero esserne affetto!
Non potevano sapere che Kogoro non aveva nulla che non andava, non potevano sapere che dietro quello scambio di battute assurde c’era il piccolo Conan.
Sembrava che stesse litigando da solo e interpretasse due ruoli, il suo e l’altro... beh, non avevano idea chi fosse “l’altro”.
«Devi dormire! Il pugno te lo darò più forte se non la smetti!» gridò infuriato.
Quando Conan si fu calmato ed essersi assicurato che Kogoro stesse dormendo per davvero, si affrettò a proseguire cercando di essere più riassuntivo possibile e finire prima di un nuovo e possibile risveglio. «Insieme hanno rubato tutti i gelati Calippo e le zampogne, si sono mangiati i calippi e in seguito hanno disturbato il vicinato suonando la zampogna! Vi ricordate il furto di due antiche zampogne gentilmente prestateci per la mostra dal museo italiano? Bene, sono state loro a rubarle».
Due settimane fa in Giappone erano arrivati due rari e preziosi strumenti italiani gentilmente concessi dal museo per una mostra ma qualche giorno dopo qualcuno era riuscito a eludere tutti i sistemi di sorveglianza e li aveva rubati.
«Svegliando i vicini con i loro schiamazzi e rumori alle 4:00 del mattino» disse Kogoro. Era di nuovo sveglio.
Conan ormai prossimo ad un esaurimento nervoso, tirò un potente ceffone dietro la nuoca a Kogoro. «DORMI!!!! DEVI DORMIRE!!!!».
« E dopo tutto questo, si sono soprannominate: Valentina Calipari: A' Calippara mangiatrice di Calippi; mentre Valentina Troisi: A’ zampognara!!!!».
Ma Kogoro dolorante si svegliò ancora. Il caso era risolto ma quella farsa no, così i due detective continuarono a litigare mettendo in scena uno strano ma divertente spettacolino sotto gli occhi stralunati dei presenti.
 

~Dedico questa fiction a un mio amico, Giustino, inventore di questa simpatica scenetta.
  Grazie per aver movimentato quel pomeriggio estivo, salvando tutti dalla noia.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Asuka Kazama