Sono solo piccoli momenti

di vita quotidiana

La Terra era entrata di nuovo in un periodo di pace. Majin Bu era morto per mano di Goku solamente il giorno prima, e gli effetti della tregua si erano già fatti sentire sulle persone coinvolte in quella lotta. Soprattutto sugli abitanti di casa Brief e di casa Son.

A casa Brief, avevano trascorso la mattina dormendo beatamente fino a mezzogiorno.

Bulma aveva affrontato un bellissimo pomeriggio, uno dei pochi pomeriggi in cui la sua famiglia assomigliava, appunto, a una famiglia. In realtà lei non aveva fatto niente di particolare. Era solo rimasta a guardare il marito e il figlio combattere. E aveva sorriso, moltissimo. Era felice perché finalmente tra Vegeta e Trunks c'era quello che si poteva chiamare davvero un rapporto tra padre e figlio, naturalmente nei limiti del possibile per Vegeta. Il che significava vederli combattere insieme. Si era accorta che il lato da Sayan di Trunks lo faceva assomigliare molto al padre, e per un Sayan non c'è niente di meglio di un combattimento. Erano entrambi testardi e orgogliosi, perciò i loro scontri avevano lasciato spazio alle risate.

La sera si erano riuniti tutti quanti nella cucina. Anche nel rapporto a tavola gli occhi attenti di Bulma avevano notato un notevole cambiamento. Per una volta, Vegeta non aveva criticato la cena. E per la prima volta da quando la donna ne avesse memoria, nessuno le aveva messo fretta. La serata era trascorsa tranquilla, almeno fino alla fine del pasto. Poi i due scimmioni avevano scatenato l'inferno. Bulma era riuscita giusto in tempo a mettere in salvo i piatti e i bicchieri che già loro si erano buttati in una lotta, che per mano di Trunks era diventata un combattimento con l'acqua.

Lei avrebbe benissimo potuto fermarli in qualsiasi momento, ma aveva deciso di non farlo. Primo, sapeva che sarebbe stato inutile, con quei due testardi. Secondo, non aveva alcuna intenzione di rovinare uno dei pochi momenti felici insieme del Principe e del principino. Vegeta non era mai stato il classico tipo paterno, ma qualsiasi gesto di affetto che aveva verso il figlio non poteva non farla sentire felice. E poi era così raro avere tanti schiamazzi in casa alle undici di sera.

Bulma si era seduta su una poltrona, e subito aveva chiamato Chichi. Tra loro due c'era qualcosa che avrebbero potuto benissimo definire amicizia. Nei sei anni trascorsi dalla morte di Cell ad allora, aveva molto spesso consolato Chichi, che doveva mandare avanti da sola una famiglia composta da due Sayan mezzosangue, impresa abbastanza difficile. E Chichi in cambio aveva ascoltato le lamentele di Bulma sui Sayan di casa sua, sulla difficoltà che avevano a parlare seriamente di qualsiasi cosa che sfiorava minimamente l'argomento dei sentimenti... E col tempo, oltre che confidenti erano diventate anche amiche.

La prima cosa che si erano dette, e su cui erano entrambi d'accordo, era il fatto che le loro vite sembravano completamente diverse da quando Majin Bu era stato definitivamente sconfitto. Poi Bulma, cercando di farsi sentire sopra il preoccupante frastuono che veniva dalla cucina, le aveva raccontato per filo e per segno tutto quello che le era successo. Anche Chichi si era lanciata in un'accurata e dettagliata cronaca della sua giornata.

La mattina era passata in fretta, così in fretta che nessuno se ne era veramente accorto. Tutta la famiglia stava dormendo, radunata in qualche modo nel letto matrimoniale. Chichi si era svegliata alle undici. Era tardi per i suoi standard, ma era stata comunque la prima ad alzarsi dal letto. Aveva avuto l'impulso di svegliare i tre scansafatiche, ma si era fermata. Erano esausti, si vedeva benissimo dal modo in cui russavano, ed era sicura che neanche un cannone avrebbe potuto svegliarli. Nonostante la stanchezza, sorridevano. I ragazzi erano felici, perché finalmente la famiglia era riunita. Goku mentre dormiva sembrava davvero un bambino, addirittura più degli altri due. Lei aveva sorriso e aveva solo sistemato il loro secondogenito fra le braccia del papà, notando per l'ennesima volta che erano due gocce d'acqua. Era contenta di essere rimasta forte per quei due bambini, era contenta perché aveva sempre sperato di rivedere una scena simile. Aveva lasciato la stanza cercando di non fare rumore, e si era precipitata in cucina a cucinare il pranzo. Dopo quasi due ore, la tavola era imbandita e piena di piatti stracolmi di cibo. I tre Sayan si erano tirati a fatica giù dal letto e poi, appena sentito l'odore del pranzo, si erano messi a correre per le scale. Davanti a Chichi erano apparsi Goku in pigiama con il figlio piccolo sulle spalle e Gohan, anche lui in pigiama. Erano piccole soddisfazioni quotidiane, per lei.

Il pomeriggio il terzetto era uscito in giardino a combattere. In teoria sarebbe dovuto essere un vero allenamento, in pratica si erano limitati a rincorrersi per tutti i monti Paoz. Era così difficile avere una giornata di divertimento in famiglia per loro, ed era così bello. Soprattutto quando Goku diventava più bambino dei bambini e cominciava a scherzare e ridere. Prima i due fratelli si erano uniti in una sorta di coalizione contro il padre, poi Goten era finito in squadra con Goku e avevano cominciato a inseguire Gohan, e alla fine si erano scatenati in un tutti contro tutti vinto da Goku, in mezzo alle risate.

La sera i ragazzi erano più stanchi che mai, e avevano cominciato ad abbuffarsi come al solito. Erano davvero una famiglia, in quel momento. Chichi aveva le lacrime agli occhi mentre ricordava i giorni beati che avevano trascorso lei e il marito quando Gohan era ancora un bambino. Poi i Sayan erano stati chiamati a salvare il mondo da tutti i pericoli che arrivavano, e da allora i pomeriggi spensierati si erano fatti sempre più rari e, di conseguenza, sempre più preziosi. Ma la donna non dava la colpa a nessuno per quello. Era stato semplicemente il destino. Lo stesso destino che le aveva fatto incontrare Goku, che glielo aveva strappato, che glielo aveva ridato. I pensieri riempivano la sua mente, e intanto lei lavava i piatti.

Appena era uscita dalla cucina, si era stupita del silenzio. Di solito a quell'ora Gohan e Goten litigavano, perché il primo voleva studiare e l'altro invece voleva giocare. Poi i suoi occhi si erano posati sul divano. Goku e Goten dormivano abbracciati. Dalla stanza di Gohan proveniva un brusio, che indicava che il ragazzo stava parlando al cellulare.

-Sono successe un sacco di cose strane, vero? Di là ci sono Vegeta e Trunks che giocano. Non avevo mai sentito la casa così piena di rumori.

-Hai proprio ragione, Bulma! Io invece non avevo mai sentito la casa così silenziosa: Goku e Goten stanno dormendo, mentre Gohan è ancora al telefono con Videl.

-Beh, godiamocela finché dura.-aveva sorriso Bulma.

-Sì, è un'occasione più unica che rara.-aveva annuito Chichi in risposta.

Le due avevano imparato, a loro spese, che dopo un periodo di pace c'è sempre un nuovo pericolo. Ma nonostante tutto, loro amavano la propria famiglia, e la consideravano la cosa più bella e importante che avrebbero mai potuto avere.

Angolo dell'autrice che ora sviene per il sonno

Ciao a tutti! La mia euforia da fine scuola ha colpito ancora con questa OS :) Devo ammettere di essere abbastanza soddisfatta, perché è la più lunga che abbia mai scritto (1174 parole) e credo di aver descritto bene le scene ^^"

E intanto che scrivevo, ho anche avuto il tempo di sentire tutto l'album di Annalisa!!!

Spero vi piaccia!

Alle ore 23:55 vi saluto,

Ethel