Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Oneipo_    03/06/2012    7 recensioni
Un piccolo flash sulla vita dei One Direction ormai adulti, raccontato dal punto di vista di Zayn.
------------------------------------------------------------------------------
Alzai gli occhi al cielo divertito, prima di raccontare di nuovo quella storia che tanto gli piaceva e che ogni volta mi provocava dei piccoli brividi.
"C'erano una volta cinque ragazzi con un grande sogno..."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 "Papà, papà, ce la racconti di nuovo?"
Spensi la tv, prendendo in braccio mio figlio che si lanciava sopra di me saltellando e sorridendo alla piccola bambina che si sedette sul divano accanto a me.
"Di nuovo Tommy? te l'avrò raccontata mille volte!"
"E dai zio, ci piace."
La piccola, dai capelli ricci e voluminosi, mi scrollò un braccio con le manine, implorandomi con i suoi grandi occhi verdi.
Alzai gli occhi al cielo divertito, prima di raccontare di nuovo quella storia che tanto gli piaceva e che ogni volta mi provocava dei piccoli brividi.
"C'erano una volta cinque ragazzi con un grande sogno..."
"E qual era questo sogno?"
Mio figlio mi guardava con gli occhi vispi, pieni di quella curiosità che solo un bambino conosce. Nonostante sapesse quel racconto a memoria.
"Loro sognavano di poter cantare e rendere felici tutti quelli che li ascoltavano..."
"Anche io voglio cantare zio, il mio papà dice che sono brava!"
La ragazzina si alzò in piedi sul divano, sistemandosi il piccolo vestitino rosa e bianco e iniziando a cantare una canzone, facendo mosse buffe e strane espressioni.
Risi, pensando a quanto assomigliasse a suo padre, in ogni più piccolo atteggiamento.
"Sarah fallo continuare!"
Thomas saltellò sulle mie gambe, pesandomi leggermente. Gli spettinai i corti capelli castani, molto più chiari dei miei e sentii il mio cuore scoppiare di felicità quando lui mi sorrise abbracciandomi amorevolmente. Non c'era gioia più bella di lui, nella mia vita.
La bambina si rimise seduta, incrociando le braccia e facendogli la linguaccia.
"Ok...allora ci sono questi cinque ragazzi. Uno di loro aveva i capelli biondi biondi, anche se in realtà non erano davvero biondi..."
"Li aveva tinti?"
"Si Tommy."
"E perchè?"
Sarah si avvicinò ancora di più a me, appoggiando la testa su una mano, aspettando impaziente la risposta alla sua domanda.
"Perchè una bella ragazza gli aveva detto che era più carino biondo e così lui se li è tinti."
Lei annuì, senza dire altro, lasciando che continuassi.
"L'altro aveva tanti tanti capelli dello stesso colore del miele, due occhi grandi e un naso a patata..."
"A patata come la mamma?"
Di nuovo mio figlio mi interruppe, facendomi un'altra curiosa domanda.
Sorrisi a tanta ingenuità e annuii lentamente.
"Quasi amore, ma quello della mamma è un pò più piccolo."
"Allora aveva un nasone!" allargò le mani, mimando un oggetto grande e gonfiando le sue guancie, gongolandosi su e giù e facendo ridere divertita la sua amica.
Risi anche io, sistemandolo meglio sulle mie gambe.
"Beh si non era proprio piccolo, ma era carino."
"E poi? e poi?"
Osservai gli occhi allegri della bambina e continuai.
"E poi un altro di loro aveva dei capelli ricci ricci e sempre tutti spettinati, e dei bellissimi occhi verdi."
La bambina si mise in piedi velocemente, tirandosi indietro i lunghi capelli come aveva visto fare tante volte da sua mamma.
"Proprio come me!"
Esclamò poi, battendo le mani. Sentii mio figlio sbuffare, sbattendo le sue mani sulle gambe, stanco che la storia venisse sempre interrotta.
"Ma tu sei più bella di lui però."
Le assicurai, mentre si rimetteva seduta incrociando le gambe, in un gesto fin troppo maturo per una bambina di cinque anni come lei.
"...ce n'era anche uno che faceva sempre ridere tutti. Lui era tanto simpatico e vestiva in modo strano. E infine, l'ultimo di loro, era un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi dal taglio orientale, un pò timido e riservato."
"Sembri tu."
Tommy mise le sue piccole mani sul mio viso, iniziando a farmi fare tante smorfie strane.
La piccola le diede una pacca sulla spalla, attirando la sua attenzione e facendogli cenno di smettere.
"Dicci che è successo poi zio!"
"Una bella mattina arrivò nel regno un grande re, che cercava un cantante bravo che avrebbe cantato per lui e sarebbe stato amato da tutti. Così i cinque ragazzi, che ancora non si conoscevano, decisero di provare, sperando di essere i più bravi e convincere il re a sceglierli."
"Ma il re ce lo aveva il drago?"
"Perchè il drago, Sarah?"
Alzai un sopracciglio, domandandomi come le fosse venuta in mente una domanda del genere.
"Perchè in tutte le storie ci sono i draghi!" Si lamentò lei, muovendo le mani con ovvietà. Anche Thomas mi rivolse uno sguardo convinto, così improvvisai. D'altronde la storia era già abbastanza creativa per conto suo.
"Si, certo che aveva il drago. Aveva quello più grande e cattivo di tutti i regni."
"E sputava fuoco?"
"Tantissimo fuoco. Tutti lo temevano."
I due bambini si fissarono entusiasti, ridendo allegri tra di loro.
"Quindi si presentarono tutti alla sua corte, cantando con tantissimo impegno..." continuai io, attirando di nuovo la loro attenzione "...ma il re, dopo che li aveva ascoltati tutti e cinque, si trovò di fronte a un grande problema. Non sapeva chi scegliere, perchè pensava che fossero tutti e cinque molto bravi."
Feci una pausa, osservando i volti dei due angeli che erano con me.
Sarah era lì seduta sul divano, stringendosi le gambe e a fissandomi con i suoi vispi e allegri occhi verdi. Aveva la stessa buffa espressione di suo padre. Espressione che io conoscevo a memoria. Annuiva dolcemente, scuotendo i suoi delicati capelli, senza smettere un solo secondo di sorridere.
Thomas, ancora seduto sulle mie gambe, mi incitava a continuare. Aveva il mio stesso taglio di occhi e chi ci conosceva poteva dire che ci somigliavamo tantissimo. Anche caratterialmente mi era molto simile e in lui rivedevo spesso un piccolo me.
"Così decise di prenderli tutti e cinque e di portarli con sè."
"Ma come si chiamava?"
"Chi piccola?"
"Il re, no?"
Rispose con ovvietà, scuotendo poi la testa e dandosi una pacca sulla fronte.
"Si chiamava..." riflettei sulla domanda, cercando di trovare velocemente un nome simpatico da dargli "...si chiamava Re Simon III!"
Esclamai poi, soddisfatto.
Loro saltellarono allegri, senza fare ulteriori domande.
"I giovani iniziarono a vivere un'avventura bellissima. Erano diventati molto amici e il re li portava a cantare a tutte le più grandi feste! Nel men che non si dica erano conosciuti in tutti i regni e tante persone li amavano."
Tommy si alzò dalle mie gambe, mettendosi in piedi di fronte a me e incrociando le braccia. Poi si gongolò altezzoso.
"E ce l'avevano la fidanzata?"
La sua curiosità risultava più essere un vanto, dato che lui, nonostante avesse solo sette anni, aveva già fatto conquiste di cuori. Ancora mi veniva da ridere quando l'altro giorno, all'uscita di scuola, aveva dato un bacio sulla guancia a una sua compagna, correndo poi verso di me per sussurrare al mio orecchio "Quella è la mia fidanzata e io la amo."
"Il mio papà dice che non devo fidanzarmi perchè è una brutta cosa."
Risi all'affermazione di Sarah, e scossi la testa divertito.
"Il tuo papà ti dice così solo perchè è geloso."
"E perchè?"
"Perchè se poi tu ti fidanzi ti dimentichi di lui."
La bimba mise su il broncio, stringendo ancora di più le sue gambine con le braccia.
"Non è vero, io vorrò sempre bene al mio papino."
Le diedi un pizzicotto sulla guancia, facendole tornare immediatamente il sorriso.
"Continui papà?"
Annuii poi a mio figlio, che questa volta si mise seduto vicino alla riccia ragazzina.
"Dedicarono tutta la loro vita a cantare per il re e a rendere felici le persone che li andavano ad ascoltare. E anche loro erano molto felici..."
Spostai il mio sguardo verso la porta quando i bambini vicino a me scattarono in piedi per saltare in braccio all'uomo che era appena entrato.
Nonostante il suo sorriso sghembo e i suoi occhi vispi non erano cambiati di una virgola, Harry era diventato un uomo.
Ma per me era sempre il piccolo ragazzino da proteggere e prendere in giro.
"Racconti ancora quella storia?"
Mi domandò con la voce bassa e calda, solo un pò più roca, mentre si sedeva sulla poltrona di fronte a me, prendendo in braccio sua figlia e lasciando che Tommy mi si sedesse di nuovo accanto.
"Volevano ascoltarla ancora."
"Continua, allora."
Si sistemò meglio sulla poltrona, stringendo la bambina in un caloroso abbraccio e lasciandole dei piccoli baci sui suoi capelli, così simili ai suoi.
"Dicevo...anche loro erano molto felici. Un giorno però capirono che non avevano abbastanza e si misero alla ricerca di cinque belle principesse."
"E le hanno trovate, non è vero papà?"
La mora bimba si voltò verso il padre, scrutandolo con tutta l' ingenuità che aveva.
L'uomo sorrise, lanciandomi un'occhiata allegra.
"Certo che le hanno trovate tesoro e devi vedere quanto sono belle."
Lei diede un bacio a schiocco al suo eroe, poi battè le gambine allegramente sul bracciolo della poltrona, entusiasta.
Lo diceva sempre che voleva essere una principessa.
"E non hanno cantato più?"
"Si Tommy, ma questa volta lo facevano per le loro principesse e si sentivano completi."
"E come è andata a finire?"
Sorrisi, prima di lasciare la parola al mio amico con un gesto che glielo fece capire.
"Finisce che tre dei cinque ragazzi ora sono sposati con delle stupende signore e hanno dei piccoli marmocchietti che girano per casa. Un valoroso cavaliere di nome Thomas, una giovane ragazza e un pargoletto di nome Julie e Spencer..."
"Secondo me Julie Payne stava meglio da sola, io non lo vorrei mai un fratellino come Spencer che piange tutti i giorni."
Affermò convinta la piccola, facendo un gesto con la testa.
"...e una bambina dispettosa di nome Sarah."
Harry continuò, ridendo alla buffa faccia che fece la bimba nel sentirsi definire dispettosa.
"Gli altri due, invece, hanno deciso che si sposeranno presto. E magari vi regaleranno un cuginetto."
Tommy battè le mani contento a quella notizia, girandosi allegramente verso l'altra bambina e ricevendo un ampio sorriso.
Poi entrambi vennero distratti da una voce che li chiamò all'improvviso.
"Bambini...chi vuole il gelato? Ne ho portato a volontà!"
"ZIO LOUIS!"
Mio figlio saltò velocemente giù dal divano, seguendo Louis fuori al giardino.
Sarah dopo poco fece lo stesso, scendendo dalle gambe del padre senza dimenticarsi di lasciargli un bacio sulla guancia e accarezzargli il viso in un gesto affettuoso.
"Io le insegno le cose e Louis non fa altro che viziarla."
Si alzò anche lui dalla poltrona, facendomi cenno di andare fuori.
Sorrisi al mio amico, e lo seguii subito dopo, per salutare gli ospiti appena arrivati.
 
 
Tirava un leggero venticello quella sera, ma per essere settembre faceva fin troppo caldo.
Seduto al tavolo, osservavo i presenti sorridendo appena.
Mia moglie, la donna più bella che avessi mai incontrato, riempiva i piatti dei piccoli bambini che correvano ancora allegramente per il giardino di casa, aiutata dalla sposa di Harry.
Lei era la mia luce, la mia dea, la mia ispirazione. Lei era ciò che di più bello avessi avuto dalla vita, insieme a mio figlio.
Vivevo per loro, ogni singolo momento della mia vita. Loro mi davano la forza e la felicità.
Accanto alla mia donna, Harry e Louis ridevano allegramente su qualcosa che, probabilmente, solo a loro faceva ridere.
Mi sentii bene nell'osservarli. Incredibile quanto quei due fossero rimasti uniti nonostante tutto, nonostante di problemi ne avessero affrontati.
Erano ancora i due ragazzini di un tempo, anche se l'età si faceva vedere. Gli piaceva ancora prendersi in giro, dirsi folli frasi d'amore, infastidirsi a vicenda.
Quella sarebbe stata un'amicizia eterna, che neanche i problemi sarebbero riusciti a scalfire.
Di fronte a me le altre donne dei miei amici parlavano allegramente tra di loro, probabilmente di quanto buffi e impacciati fossero i loro compagni.
Niall, già seduto in tavola, raccontava una barzelletta alla figlia più grande di Liam, che annuiva interessata.
Ascolto la sua risata e rido insieme a lui.
Perchè è sempre lo stesso, perchè riesce ancora a ridere e coinvolgere tutti, perchè è sempre così sorridente e felice.
Accanto a me, infine, impegnato a dare da mangiare al suo piccolo bambino, c'è lui. Liam James Payne. Il mio migliore amico.
L'unica persona in grado di starmi accanto in ogni momento della mia vita. La persona con cui avevo condiviso i dolori ma soprattutto le gioie.
Il mio testimone di nozze, il padrino di mio figlio, il compagno di tutte le mie avventure.
Non avevo parole per descrivere il bene che gli volevo e che sempre gli avrei voluto.
Sorrido spensierato, mentre imbocca il bebè fingendo di essere un aereoplanino.
La sua dolcezza non l'ha mai abbandonato. Lui non era mai cambiato.
Mi guarda e mi sorride, notando il mio sguardo fisso su di lui.
E improvvisamente tutte le preoccupazioni che possono esserci nella vita di un adulto, e che quindi sono anche le mie, scompaiono.
Perchè sono passati venti anni da quando ci siamo conosciuti, eppure siamo ancora qui.
Siamo cresciuti, cambiati, invecchiati.
Ma siamo anche rimasti quei cinque ragazzi vogliosi di vivere il loro sogno.
E non smetterò mai di raccontare la nostra incredibile storia al mondo.
Perchè i One Direction non se ne sono mai andati.
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
Ok, lo so che ho appena iniziato una long-fic e che dovrei pubblicare il nuovo capitolo,
ma vi giuro che l'altra volta avevo tutta l'intenzione di finire di scriverlo
quando ho avuto un'illuminazione per questa one-shot e non ho potuto aspettare, altrimenti la mia vena ispiratrice se ne sarebbe di sicuro andata.
Volevo tenermela e pubblicarla più in là, ma tanto che ci sta a fare sul mio computer senza essere letta da nessuno?
Tanto vale che ci sia qualcuno che la possa leggere e chissà magari apprezzare anche.
Prometto a tutti quelli che stanno leggendo l'altra storia che tra domani o dopodomani pubblicherò anche il nuovo capitolo!
Detto questo, spero sul serio che vi sia piaciuta tanto quanto piace a me.
Se vi va di dirmelo con un recensione lo apprezzo tantissimo :)
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Oneipo_