03/06/2012
1 recensioniIL MIO CUORE CHE NON C'è
-Tsk. Finisce qui…?Ah, allora è finita davvero. Non riesco a muovermi, credo che stia svanendo dissolvendomi in tanti piccoli frammenti, come gocce nel mare, come brandelli di ricordi persi nel cielo nero di Las Noches.
Ci penso un attimo, voglio rivolgere per l’ultima volta il mio sguardo sull’unico fiore sbocciato nel prato verde dei miei occhi. Mi giro e la vedo. Due enormi occhi nocciola che ti guardano grandi e curiosi, capelli di fuoco ardenti come il sole, curve dolci e gentili a delineare il suo corpo, che nel fondo della mia anima ho tanto bramato.
Allungo una mano, voglio toccarla solo una volta prima di andare via; voglio vedere il suo cuore, sentirlo vicino e farlo mio, coccolandolo, con delicatezza, proteggendolo.
-Hai paura di me, femmina?
Lei mi risponde, con la sua voce dolce e armoniosa, ma non sento bene ciò che dice.
La vedo svanire piano piano, persa leggera nel vento.
“Prenditi cura del mio cuore che non c’è.”
Avrei voluto dirle, ma non riesco a parlare, non mi sento più. Il mio cuore, facciamo un patto: io ti affido il mio e tu mi dai il tuo; lo terrò con cura, vedrai.
Come sono ipocrita.
Dammi il tuo cuore, dammi te stessa. Perché sai, ora che ci penso, il mio cuore è lì dove sei tu.
Sei tu il mio cuore che non c’è.