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Autore: ElePads    03/06/2012    2 recensioni
Panem, secondo Finnick, era un’accozzaglia terribile di crudeltà, impotenza e silenzio.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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1-[Personaggio a scelta, era Coin, Il destino normale delle nuove idee è di cominciare come eresie e di finire come superstizioni.]
 
Katniss si ricorda che, alla vista delle bombe ideate di Gale e Beetee, aveva pensato: “E’ un’eresia.”
Un’eresia, rompere quello strano codice che si era creato.
Un’eresia, sterminare gente innocente accorsa solo per aiutare le vittime.
Un’eresia anche l’espressione dura ed impassibile di Gale.
Katniss ricorda anche che una volta aveva sentito Plutarch dire alla Coin: “Il destino normale delle nuove idee è di cominciare come eresie e di finire come superstizioni.”
A Katniss piacerebbe tanto essere d’accordo, e pensare a quelle bombe come ad una superstizione.
Ma le bombe, e la morte di Prim, non lo sarebbero mai state.


2-[Il vostro personaggio preferito, Credo di non aver bisogno di questoanche seAdesso sei solo qualcuno che un tempo conoscevo.]

Panem, secondo Finnick, era un’accozzaglia terribile di crudeltà, impotenza e silenzio.
Aveva quattordici anni e lo sapeva bene.
Aveva quattordici anni e non c’era notte in cui riuscisse a dormire.
Ma due anni dopo era stato come se quella terribile idea di mondo che aveva gli si sgretolasse sotto ai piedi, insieme alla sua vita.
Ad un tratto, anche se la notte non dormiva comunque, non era per gli incubi.
Ad un tratto aveva cominciato a vivere tra mani di persone che non conosceva e lenzuola ricamate dal nauseante odore di sesso.
Ad un tratto era cambiato tutto.
E Finnick credeva di conoscerlo, il mondo.

3- [Katniss, dolore]

Le sue mani si stringono intorno al tuo collo, e la sua espressione deformata per la rabbia ed il terrore.
Cerchi di sottrarti a quella stretta, dimenandoti.
Non vedi niente, a parte il suo viso.
Forse non dovresti neanche dire suo.
Perché quello che sta cercando di strozzarti di sicuro non è Peeta.
Senti le sue dita stringere ancora di più. Ora puoi avvertire i graffi che ha sulle mani.
Continui a fissarlo negli occhi stravolti, cercando un lume di ragione che non c’è.
E mentre la pressione sul tuo collo diminuisce, e un pugno piomba su Peeta da fuoricampo, avverti solo dolore.
Non alla gola. In tutto il corpo. In quel corpo che Peeta non vorrà più vedere.
 
 4- [Teoria: Gale è morto e hanno tenuto Katniss all’oscuro]

Katniss non ti perdonerà. La tua vita non tornerà quella di prima.
Ne sei orrendamente consapevole mentre appendi la corda all’albero.
Proprio come facevi anni che sembrano vite prima con le trappole.
Sposti un grosso sasso vicino al tronco.
Immagini confuse continuano a rotearti per la mente.
Beetee. Le bombe. La pelle di Katniss. Prim che brucia.
Prima di infilare la testa nel laccio, ti premuri di lasciare un biglietto sul sasso.
Non deve sapere niente. Le hai già dato troppo dolore.
Calci con forza il sasso, e poi le tue gambe non si muovono più.
Resti lì, a dondolare.
Aspettando che qualcuno venga a curiosare all’Albero degli Impiccati.

5- [Katniss, questa immagine]

Ti guardi allo specchio, incerta. Indossi un abito bianco: il tuo abito da sposa, niente di pretenzioso.
Proprio come te, con la tua pelle ancora troppo liscia ed i tratti irregolari del viso.
Ma in quel momento ti senti bella, perché tu e Peeta ora siete una certezza. E tra poco vi sposerete.
Plutarch è ancora dispiaciuto per quanto sarà semplice la cerimonia.
Una lacrima ti scende lungo la guancia, anche se credi davvero di essere felice, oggi.
Perché Prim non farà da damigella, Annie e Finnick non saranno una certezza con voi, e, ed è quello che ti sembra più importante ora, non ci sarà Cinna a legarti i lacci del corpetto.
E a chiederti di fare una giravolta per lui.

6- [Haymitch, questa immagine]
 
Il suo sangue è il sangue di Haymitch, le sue grida sono le sue e gli sembra di sentire fisicamente la spada entrargli in petto mentre in realtà è lui a tenerla.
Geme di dolore mentre il dodicenne del Cinque agonizza, a terra.
Solleva una mano.
“Uccidimi.”
Ma Haymitch non può. Perché un Tributo pietoso fa solo ridere.
E resta lì, finché il bambino non esala il suo ultimo respiro, a guardarlo morire.


Haymitch non si è dimenticato del bambino. Lo sogna ogni notte, che tende la mano insanguinata verso di lui, dal mondo dei morti a quello dei vivi.
Ma la verità è che c’è sangue da tutte e due le parti.






#Spazio autrice:
Ogni tanto  io, MedusaNoir, DarkAeris, Rowena, Ferao, LauriElphaba e Schnusschen, di sera (o meglio, di notte :'3) ci organizziamo e ci diamo dei pacchetti con un prompt e un personaggio: con questi bisogno scrivere una drabble nel tempo massimo di 15 minuti.
Questo è quello che uscito a me D: se volete drabble serie andate a leggere le loro, sono una meraviglia *-*
Spero che vi piacciano, e che magari vogliate lasciare un commentino! Alla prossima! Baci,

Ele

   
   
 
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