In realtà, non è possibile che c'è una persona che sia in grado di sapere quanto tu soffra veramente.
Ognuno soffre a modo suo.
C'è chi lo nasconde dietro un sorriso, chi lo affoga in un bicchiere, c'è chi continua a autoconvincersi che andrà tutto bene, che passerà tutto.
Ma in fondo, quando sei solo su un autobus in mezzo a 20 persone, quando sei in fila in posta, quando sei seduto al bar con il tuo caffè la mattina,
quando sei nel tuo letto prima di addormentarti, a cosa pensi? A cosa pensi?
Ti rintani nei tuoi pensieri, maledici quei dannati momenti sapendo benissimo che, quando resti solo, penserai alla sofferenza.
Puoi avere tutta l'autoconvinzione del mondo, ma penserai alla tua sofferenza. Non puoi farci niente.
Toccherà a te poi, giocartela bene. Se farla vedere o meno, se raccontarla, se tenertela stretta, se far scendere le lacrime ed urlare fino ad addormentarti stremata sul cuscino umido.
Deciderai tu come affrontala, ma ripeto, nessuno riuscirà mai a capire quanto tu soffra veramente.