Johanna cerca di tornare nella sua stanza barcollando. Maledetti, non dovevano farlo.

 

Razionalmente ha senso, l’acqua è il suo punto debole… No, è stato ingiusto. Tutto ciò che chiedeva è un’occasione per farsi uccidere cercando di raggiungere il presidente Snow.

 

- Ho saputo che ti hanno scartata.

 

Finnick. È così furiosa che non ha la forza di cacciarlo via. Non dice nulla, rimane lì a fissarlo.

Guardami, pensa, guarda quanto sono ridicolmente debole.

 

Ma Finnick non ride. – Mi dispiace che tu abbia paura dell’acqua. Un giorno potresti venire nel mio distretto e permettermi di aiutarti. Là è così bello nuotare…

 

E gli occhi di Johanna si riempiono di gratitudine.

 

 

 

 

 

#2 immagine.

Si guarda intorno come un animale in trappola, ma non ha la forza di lottare.

 

Le mancano porzioni di pelle su tutto il corpo, e da quello che ha tastato sotto le dita non ha più abbastanza capelli nemmeno per abbozzare una treccia.

 

Eppure non ha importanza. Le hanno tolto l’unica cosa per cui avesse la pena combattere, per cui volesse vivere davvero. La sua speranza per il futuro.

 

Si copre col lenzuolo solo per quella piccola fiammella d’orgoglio che in lei non accenna a spegnersi.

 

Anche se il tradimento che ha subito, con quelle bombe, è veramente troppo da sopportare.

 

 

 

 

 

 

Rigiro l’abito prima di rimetterlo sul manichino. Vorrei bruciarlo. Lo odio.

 

Non è più mio, se mai lo è stato, non ora che Snow l’ha scelto per l’intervista. Per lei, ha detto con quel sorriso dannato.

 

Quella ragazza è l’agnello sacrificale, la povera innamorata che verrà massacrata nell’Arena. Che pagherà per una colpa che, invero, non dovrebbe sussistere. Non volere il sangue del ragazzo che ama sulle mani.

 

Non lo permetterò. Osservo la stoffa bianca e immagino come posso trasformarla. A qualunque costo.

 

Farò volare la Ghiandaia Imitatrice nel cuore di tutti i cittadini di Panem. Sarà il mio capolavoro, per lasciare un mondo che non ho mai sentito mio.

 

 

 

 

 

 #4 Rue; canzone.

Per un attimo, penso che vorrei non farlo.

 

Sei talmente piccola e indifesa, che improvvisamente tutto ciò per cui sono stato cresciuto non ha più senso. Sarò davvero un eroe come mi hanno inculcato, uccidendoti?

Non riesco a smettere di guardarti.

 

Nella rete, invochi il nome della tua alleata. Katniss, che cerca disperatamente di liberarti. E sono geloso. Noi ci siamo uniti perché così deve essere, anno dopo anno. I tributi più forti insieme a massacrare gli altri e poi a uccidersi a vicenda. Voi no, vi siete scelte.

Lei incocca la freccia, sono già morto. Ma non me ne andrò solo. Sei mia.