[PROLOGO]
 
Salve cari lettori e care lettrici..
No, ok, troppo formale non va affatto bene!
Ciao ragazzi, ciao ragazze.
Credo che in questo momento, è poco importante il mio nome, ma preferisco semplicemente dire che sono un ragazzo adolescente a cui piace scrivere.
E bene si, mi piace scrivere, è ciò che mi rende libero!
Sicuramente, non ve ne importa nulla, ma vi voglio semplicemente far capire che io, scrivendo, ci vivo, perché è una passione che mi ha colto fin da piccolo.
Allora, adesso passiamo ai fatti:
Perché sto scrivendo questa nuova storia?
Semplice, perché voglio trasmettervi piccole emozioni attraverso una storia realistica – fantasiosa.
Inoltre, ho deciso di mettere bene in evidenza una tematica attuale: L’omosessualità.
Perché proprio questa tematica? La risposta è semplice.
Ci sono molte persone, credo anche fin troppe che discriminano queste altre persone, ma alla fine, quelli che sbagliano, sono loro.
Questi omosessuali, o meglio conosciuti come gay, sono esseri umani proprio come noi, anche loro hanno una vita, delle emozioni, dei sentimenti.
Cosa voglio concludere con ciò? Facile!
Il personaggio principale di questa storia sarà Justin, un giovane ragazzo, per l’appunto omosessuale, con problemi d’identità.
Non starò qui a raccontare la sua vita, ma semplicemente la vivremo insieme leggendo man mano ogni singola parola che sarà trascritta.
Un’altra piccola e semplice informazione che non vi posso nascondere:  Insieme ad egli, c’è anche un’altra persona, o meglio dire, un altro personaggio principale, ossia, la sua migliore amica, Nicole. Ella lo aiuterà ad affrontare la sua avventura, appoggiandolo in qualsiasi sua scelta.
Riuscirete anche voi lettori e lettrici ad appoggiare questi due ragazzi?
Bene, lo vedremo semplicemente andando avanti!
Auguro a tutti una gustosa lettura con la pubblicazione di ogni capitolo! (:
 
[CAPITOLO 1 – IL PRINCIPIO DI UNA STORIA.]
 
Ed ecco che, finalmente, è giunto l’inverno.
Amavo l’inverno, più di qualsiasi altra cosa.. Non ero quel tipo che usciva insieme agli amici, no, preferivo semplicemente rintanarmi li, nel mio piccolo angolino con il mio iPod, ascoltando la musica dei miei idoli, coloro che mi facevano trasportare in un nuovo mondo.
Però, ripensandoci: Quest’estate ha avuto un lato positivo..
Ho conosciuto un ragazzo.
Per mio discapito non conosco il suo nome e non conosco il suo aspetto fisico, ma semplicemente mi ha tenuto compagnia con quei suoi messaggi, anche se nella maggior parte dei casi, stupidi.
Ops, scusate, non mi sono presentato!
Sono Justin Corrigan, un giovane ragazzo di 16 anni.
Frequento il liceo linguistico a Londra, nella capitale dell’Inghilterra.
Non posso assolutamente lamentarmi dei miei voti, anzi, non potrei andare meglio di così.
Sono un ragazzo di media statura, biondo, occhi verde smeraldo e fisico da nuotatore;
Si, da come avrete capito, mi piace il nuoto, è la mia passione.
«Trr, trr..»
Oh, scusatemi, mi è appena giunto un messaggio.
«Ti sto pensando, sai?»
Eccolo, era quel famoso ragazzo di cui vi parlavo precedentemente.
«Ah, davvero? Io invece sono al computer che ascolto della musica!» Risposi, riponendo nuovamente il cellulare sulla scrivania.
«Diiin-Dooon!» Chi era adesso? Odiavo quel fottuto suono.
Scesi di corsa al piano terra, abitavo da solo, quindi dovevo fare tutto da me!
«Buongiorno Biondo!» Esclamò Nicole.
Chi è questa ragazza? Semplice, la mia migliore amica.
Nicole ha la mia stessa età e frequenta il mio stesso liceo, l’ho conosciuta 3 anni fa.
E’ alta quanto me, capelli neri, occhi azzurri e fisico da ballerina, insomma, da come avrete capito, Nicole balla.
«Ciao tesoro!» Contraccambiai il saluto, sorridendole.
«Andiamo?» Chiese.
«Si, prendo la cartella ed andiamo!» Esclamai, facendola accomodare.
Feci un salto di sopra, presi il mio pesante zaino e scesi nuovamente, dopodiché, presi le chiavi di casa e ci dirigemmo insieme a scuola.
«Allora, cosa mi dici del ragazzo misterioso?» Domandò la Mora, interrompendo quel silenzio.
«Uhm.. Prima mi ha detto che mi stava pensando.» Affermai di secco, come se fosse nulla.
Non ero un ragazzo esplicito, anzi, ero fin troppo introverso.
Mi piaceva tenere le mie emozioni per me, mi piaceva tenermi le cose per me, senza mai mostrarle a nessuno, ma insomma, Nicole aveva capito com’ero fatto e riusciva sempre a farmi manifestare qualche piccola emozione in sua presenza.
«E tu?» Chiese.
«Gli ho risposto che ascoltavo della musica.. Ecco tutto.» Affermai doppiamente, sempre con quel tono secco e ben deciso.
«Solito stupido!» Esclamò, ridendo.
«Oh grazie, anche io ti amo!» Esclamai ironico, sorridendole.
Tra una chiacchiera e l’altra, poco dopo giungemmo a scuola.. L’odiosa scuola.
«Buongiorno!» Gridò il professore di Italiano, entrando in classe.
Come sempre, tutti all’in piedi diamo il buongiorno e successivamente, ci accomodiamo.
«Oggi, compito in classe!» Esclamò.
Oh porco cazzo, non ero preparato per un compito in classe!
Il docente si alzò, ci consegno dei fogli protocollo ed incominciò a dettare la traccia:
«Al mondo d’oggi, ogni adolescente ha un proprio amico o amica, con cui si confida, con cui riesce a sentirsi a suo agio: Insomma, come i ragazzi di questi tempi definiscono, un migliore amico per i ragazzi, ed una migliore amica per le ragazze. Molti sono per la teoria che i ragazzi e le ragazze siano separati e l’amicizia fra maschio e femmina non esista.
Cosa pensi di questa teoria? Racconta.»
Oddio che traccia stupida, sembra quasi quella di bambini delle elementari.
2 Ore? Bene, ci impiegherò anche di meno, molto meno.
Iniziamo con la brutta..
 
1 ORA E 3O MINUTI DOPO..
Perfetto, non mi resta altro che copiare il tema in bella ed ho finito.
 
3O MINUTI DOPO..
Ecco fatto!
Poco dopo, mi recai alla cattedra e consegnai il compito.
«Leggiamo il compito di.. Corrigan!» Esclamò il professore.
Come al solito, toccava sempre a me.
Imbarazzo e timidezza in quel momento mi assalirono, credo che si chiami terrore.
Iniziai a leggere, stavo parlando della mia migliore amica, Nicole.
Credo che, proprio in quel tema, la sua presenza era necessaria, anche tanto.
«Quindi, io mi baso sulla teoria che non c’è differenza di sesso, se una persona si vuole bene, è per ciò che è fatta, indipendentemente dall’aspetto fisico e dal sesso.»
Ecco le mie ultime parole, quelle che furono pronunciate dalle mie labbra per finire in bella.
Guardai la Mora, piangeva, sorrideva, non capivo come realmente stava.
Un forte applauso ci fu da parte dei miei compagni di classe, compreso il professore.
«Complimenti Corrigan, il 9 non glielo toglie nessuno!» Esclamò il prof. McKartney.
Come al solito, non mi gasavo, l’importante non era il voto, ma semplicemente il contenuto di ciò che avevo scritto in quei 4 fogli.
Poco dopo, tornai a sedermi, Nicole mi abbracciò molto forte, ancora in preda alle lacrime, io feci lo stesso, le volevo bene, molto bene, era la mia migliore amica da 3 anni.
«Driiin – Driiin!» Finalmente, ecco l’amata campanella.
Uscimmo tutti per i corridoi, io e la Mora ci recammo al bar per prendere qualcosa di rinfrescante, ma allo stesso tempo rilassante.
«Bene, adesso continuiamo l’argomento del misterioso ragazzo!» Esclamò, sorridendomi.
Ma perché voleva sapere di quel ragazzo? Credevo di averle raccontato tutto, ma quasi mi sembrava che lo conoscesse e non me lo volesse dire.
«Uhm.. Si, Ok.» Affermai, ricambiando con un sorriso di comprendonio.
Bene Justin, fai un bel respiro profondo ed inizia a parlare!