Dormivo tranquillamente quando la voce di mio padre mi svegliò
-Lucy svegliati! Principessa, dobbiamo andare via di qui il prima possibile!-
Mi svegliai e mi misi seduta, con le mani chiuse a pugno mi strofinai gli occhi e guardai mio padre
-Papà sono le tre del mattino, perché mi svegli a quest’ora?-
-Dobbiamo andare via, stanno arrivando… Demoni!-
Mio padre era cresciuto come un cacciatore e a me è stato riservato lo stesso destino, avevo passato 19 anni della mia vita cacciando con lui.
Mentre mio padre andava nella sua camera a prendere le armi io mi vestì indossai qualcosa di comodo che non intralciasse i miei movimenti se ci fosse stato un combattimento. Aprì l’armadio e dallo scompartimento segreto in cui nascondevo le armi presi una pistola, due pugnali e una bottiglietta di acqua santa. Dopo essermi armata per bene scesi di corsa le scale, mio padre era in salotto e stava combattendo con un demone… Il demone stava vincendo.
-Papà!- urlai correndo verso di lui ma arrivai troppo tardi. Vidi il coltello del demone che gli tagliava la gola il corpo ormai senza vita di mio padre cadde per terra sporcando il tappeto del suo sangue.
Con un urlo di rabbia e dolore lanciai il mio pugnale speciale contro l’assassino di mio padre e lui morì sul colpo. Caddi in ginocchio accanto a mio padre, delle lacrime scendevano dai miei occhi mentre guardavo il cadavere privo di vita del mio amato padre, con un solo colpo i demoni avevano portato via il mio mondo.
Dopo qualche minuto andai in camera mia e presi lo zaino che portavo sempre quando andavo a caccia ci infilai dentro qualche vestito e tutte le armi che c’erano in casa, presi i fiammiferi, la benzina e il sale e bruciai il corpo di mio padre.
Uscì dalla mia vecchia casa che stava andando in fiamme, presi il cellulare e chiamai Bobby, non lo conoscevo bene ma mio padre mi diceva sempre che era un ottimo cacciatore e che se avessi avuto bisogno di aiuto avrei dovuto chiamare lui.
-Pronto?- rispose una voce maschile dall’altro capo del cellulare.
-Bobby Singer?- chiesi io.
-In carne e ossa, con chi parlo?-
-Sono Lucy Smith, la figlia di Charlie-
-Ah ciao Lucy! Dov’è tuo padre?-
-Morto. Un demone ci ha appena attaccati gli ha tagliato la gola…-
-Mi dispiace. Tuo padre era un mio ottimo amico e anche un grande cacciatore. Mi ha sempre detto che se gli fosse successo qualcosa io avrei dovuto prendermi cura di te… Ti do le indicazioni per arrivare a casa mia-
Io mi segnai le indicazioni e subito montai sulla macchina di mio padre che ora era mia.

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Arrivai a casa di Bobby Singer dopo qualche ora, non era una vera e propria casa era più una casa in un Garage. Bobby mi accolse molto come qualunque cacciatore avrebbe fatto… Mi lanciò dell’acqua santa addosso e mi fece un piccolo taglio sul dito con dell’argento. Dopo essersi assicurato che io ero umana  mi fece sedere e mi offrì del whisky per poi incitarmi a raccontarmi tutto cosa che io feci.
-Puoi rimanere qui- mi disse lui quando finì di raccontare
-Grazie mille, per ora rimango-
Sentì delle voci dal piano di sopra e dopo un po’ vidi due ragazzi (uno più alto e uno più basso) scendere dalle scale
-Ehi Bobby chi era alla porta?- chiese Sam.
-Lei è Lucy Smith, suo padre è morto ieri sera e quindi le ho offerto ospitalità per un po’. Lucy loro sono Dean e Sam Winchester-
-Piacere di conoscervi- risposi io guardandoli e accennando un sorriso.
-Ragazzi lei potrebbe venire a  caccia con voi, suo padre l’ha addestrata bene e vi farebbe comodo una mano in più- disse Bobby, dal tono di voce sembrava più un ordine che una richiesta.
-Okay, va bene.- disse Sam.
–A proposito di caccia ho appena trovato un articolo sul giornale-
 Sam aprì il giornale che teneva in mano e lesse ad alta voce.
-Cinque persone morte dissanguate, presentavano dei strani segni sul collo. Potrebbe essere un caso di vampiri- Bobby prese il giornale dalle mani di Sam e dopo aver letto l’articolo annuì.
-Sarà meglio che andiate a controllare, portate Lucy con voi-
-Si parte subito allora…- dissi io. I tre si voltarono a guardarmi e Dean parlò per la prima volta.
-Sembri stanca dovresti farti una dormita-
-Sto bene, posso dormire in macchina- risposi io. Finì il whisky e poggiai il bicchiere sul tavolo, presi il mio zaino e uscì fuori. Dopo un po’ arrivarono anche i due fratelli e dopo essere montati tutti e tre sull’Impala partimmo.
Per i Winchester era l’inizio di una caccia qualsiasi mentre per me era l’inizio della prima caccia senza mio padre… L’inizio della mia nuova vita.