Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: DarkAeris    05/06/2012    1 recensioni
La storia narra della composizione di un gruppo musicale e di tutte le peripezie dei membri che la compongono.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ettore e Simona stavano insieme da quasi un anno ed erano del tutto presi l'uno dall'altra.

In effetti, erano la tipica coppia da film: entrambi belli, lui duro, lei patita della moda e una passione in comune per la musica.

Ettore le aveva persino chiesto di trasferirsi da lui, visto che comunque ormai passavano tutto il tempo insieme.

Marco si era detto preoccupato con Manuel per il futuro della band, nel caso l'idillio si fosse interrotto, ma non si era mai lamentato in loro presenza, anche perché si fidava di Ettore e del suo buon senso.

“Vedrai che andrà tutto bene: i mitici MoonLight Sonada conquisteranno il mondo.”

Il nome l'aveva scelto Manuel, ma, a parere di tutti, forse era l'unico a non saperne nemmeno la traduzione. Ad ogni modo, era un nome che funzionava ed era stato accettato di buon grado dal resto dei musicisti.

Le serate, però, non andavano mai troppo bene, e la motivazione – lo sapevano tutti – era Martina.

Non era carismatica, non era credibile e, soprattutto, non aveva una bella voce.

E Manuel non era un grande compositore; non come Marco, almeno.

Dopo aver scritto Recorded Butterflies, infatti, il chitarrista si era rifiutato di continuare a “farsi rovinare il lavoro dalla voce di quella”.

La sua canzone era magnifica e Simona se ne era talmente innamorata da averla tradotta subito in giapponese, rendendola, se possibile, ancora più bella e particolare: sarebbe potuta essere la chiave del loro successo; Martina, però, non aveva la voce adatta a cantarla.

Gli animi del gruppo erano sempre più a terra e, negli ultimi tempi, la ragazza aveva persino smesso di farsi vedere alle prove.

Anche quella sera, per l'appunto, la cantante non si era presentata: Marco aveva sbuffato e aveva preso a suonare una canzone di Manuel, con scarsissimo interesse.

L'amico, però, era ancora parecchio invaghito di Martina e non voleva saperne di rinunciare a lei.

Simona finì il suo pezzo da solista – l'unico che aveva nel repertorio della band, che non comprendeva molti brani – e si legò i capelli, imitando il gesto veloce che caratterizzava Ettore.

Poi gli rivolse un sorriso e uscì fuori, per parlare al telefono: probabilmente, voleva vantarsi con qualche altra amica della sua straordinaria relazione.

Marco aveva notato che quello era un lato della ragazza che ad Ettore non andava molto a genio.

Il chitarrista posò il proprio strumento nella custodia e si rivolse al batterista, ignorando Manuel, che stava mandando un messaggio “preoccupato”, perché l'assenza di Martina sembrava essere dovuta ad una malattia; l'ennesima.

“Come va con la cover band dei Nirvana?”

Ettore gli sorrise e sembrò arrossire un po', sebbene Marco non ne capì il motivo.

“Bene, bene, abbiamo anche alcuni fan che cominciano a seguirci con assiduità.”

Simona entrò nuovamente nella sala in quel momento ed Ettore si affrettò a cambiare argomento.



Simona indossava una maglietta talmente scollata che anche il più pudico dei ragazzi avrebbe fatto fatica a guardarla negli occhi, e si aggirava per la sala, cercando di attirare lo sguardo di quante più persone possibili.

Per Marco non era una cattiva idea: almeno qualcuno sarebbe tornato a vederli suonare.

Era più il suo atteggiamento ad infastidire tutti, considerato che il suo pavoneggiarsi per la sua storia d'amore così meravigliosa aveva raggiunto degli apici davvero insostenibili.

Erano due anni che stavano insieme e le loro diversità si facevano sempre più evidenti. Inoltre, Manuel era sicuro che il ragazzo avesse perso qualsiasi interesse per la fidanzata.

Il batterista era un tipo riservato e detestava essere sbandierato continuamente, come un trofeo raggiunto: lui era lui, non amava questi fronzoli.

Quella sera, tra l'altro, Simona si era portata delle amiche che condivideva con Martina, e da un'ora stavano spettegolando su quelli che sembravano essere aneddoti sessuali.

“Sì, è bravissimo, non esistono amanti come lui.”
Ettore divenne rosso e strinse tra le dita le bacchette, mentre il suo migliore amico, Davide, rideva del suo imbarazzo.

“L'unico problema nello stare con lui è che devo sempre tenerlo d'occhio: lo guardano tutte!”

Manuel dichiarò l'inizio del concerto, prima che Ettore potesse ribattere.

Marco aveva sentito da Davide, che era pettegolo quanto Manuel, che agli ultimi concerti della cover band di Ettore, si era presentato sempre un gruppo di fan, dentro il quale c'era una ragazza davvero molto carina, che sembrava aver attirato l'attenzione del batterista e il fatto non era sfuggito a Simona, che invece di arrabbiarsi, se ne era vantata tutto il tempo.

Salirono tutti sul palco e un'amica di Simona urlò un apprezzamento ad Ettore, scoppiando a ridere.

La chitarrista si avvicinò al microfono ed esclamò:

“Bello, vero? Che lo sappiano tutti, lui è...”

Ma venne interrotta da Ettore che lanciò le bacchette a terra e la afferrò per un polso, portandola fuori dal locale.

Tornarono dieci minuti dopo: lei aveva perso tutto il colore dal volto e lui era ancora scurissimo dalla rabbia.

Iniziarono a suonare, ma non riuscirono a terminare la prima canzone, perché Simona scoppiò in lacrime e furono costretti ad interrompere il concerto definitivamente.

Martina consolò l'amica, insieme al loro gruppo, mentre Ettore, guardandola un'ultima volta, un po' titubante, andò via con Davide.



Il pubblico applaudì in modo tiepido alla fine del concerto dei MoonLight Sonada.

Il gruppo aveva presentato due brani dei Nirvana, approfittando dell'esperienza del batterista con l'altra sua band dedicata a loro, e cinque pezzi originali, tutte opera di Manuel.

Il grande problema continuava ad essere la voce di Martina, che non era migliorata con il tempo, e che anzi si era sempre di più assentata alle prove, provocando fastidio persino a Simona, che era una sua grande amica.

Lei ed Ettore, dopo un mese di rapporti imbarazzanti, costituiti da lui in imbarazzo e lei in lacrime, si erano lasciati alle spalle le angosce, entrambi convinti di voler continuare a suonare nel gruppo.

Ettore si era scusato per la brutalità con la quale l'aveva lasciata e lei lo aveva perdonato, cominciando ad adottare la tattica del “vado a letto con tutti”, per tentare di dimenticarlo.

Marco continuava a ripetersi che i MoonLight Sonada erano sopravvissuti anche a questo, eppure continuavano ad essere bloccati da quell'inutile cantante.

Erano due anni e mezzo, ormai, che il gruppo suonava – sempre con scarsi risultati – in giro per Roma, e il morale era sceso notevolmente.

Manuel, che con Martina aveva una relazione più basata sul sesso che sulla stima, aveva smesso di difenderla con gli altri e si limitava ad annuire quando qualcuno prendeva a parlare male di lei.

Marco scese dal palco, nervosissimo, e non degnò di uno sguardo gli amici, andando ad ordinare da bere al bancone del pub.

Mentre beveva del wiskey, storcendo la bocca per quel sapore forte, vide Simona chiacchierare con Davide, ridacchiando per qualcosa che ad Ettore sembrava sconosciuta, vista la sua espressione poco convinta.

Manuel, invece, era in piedi insieme a Martina e pareva stessero litigando.

Lui, dopo uno schiaffo sonoro elargito sul viso dalla ragazza, rimase immobile, mentre la cantante afferrava la borsa e uscì dal locale, senza salutare nessuno.

Manuel si toccò la guancia colpita e si avvicinò a Marco.

“Ha lasciato il gruppo.”

“Oh, la Forza ha tornato a sorridermi!”

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: DarkAeris