Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Florence Rhymes    05/06/2012    0 recensioni
TheHarpNotesProject è una band Italo-Americana nata per gioco. Kenya è la Vocalist della Band, segnata dalla prematura morte di Alexis, colei che avrebbe dovuto essere il Secondo Vocalist della Band. Al loro primo esordio musicale, Kenya sembra incapace di proseguire per la via musicale e portare avanti il sogno dell'amica, ma qualcosa potrebbe farle cambiare idea
Genere: Demenziale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'TheHarpNotesProject'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E giunse il momento.

Quello era il concerto che attendevano da tutt'una vita. La tensione era palpabile,i loro cuori andavano a mille.C'era chi testava gli strumenti,chi scaldava la voce,ma mancava ugualmente qualcosa.

Mancava Lei.

Tutto era nato solo per scherzo,non era mai stata presa come una cosa seria. Qualcuno aveva sussurrato "E se provassimo a creare una Band?" e senza quasi rendersene conto,si erano ritrovati a scrivere testi,a comporre musica,a cantare. Era partito da uno scherzo,una scommessa,un idea che tutt'ora appariva piuttosto infantile. Il progetto iniziale,secondo Kenya -la mente della Band-,era quello di far sì che i sogni di Alexis si potessero effettivamente avverare,anche se questo per lei aveva significato dire addio ai suoi. Kenya voleva disegnare,tutta la sua vita era racchiusa in ciò che disegnava. Avvolte,per capirla,bisognava osservare i suoi disegni,e soffermarsi meno sulle sue parole. Secondo alcuni,lo scopo attuale della Band era di non far morire il ricordo di Alexis,anche se Kenya mai lo dava a vedere;Nei suoi sguardi,nei suoi disegni,nei suoi testi trapelava una tristezza infinita.

Inizialmente,nessuno di loro pareva averlo davvero capito,o meglio pochi lo avevano capito,gli altri si ostinavano a non vedere. Poi era arrivata quella canzone,Forgive. Il pugno nello stomaco,che aveva fatto aprire gli occhi a tutti. Kenya si sentiva a metà,senza Alexis. Erano inseparabili,erano l'uno il complementare dell'altra,non poteva esistere solo Kenya,o solo Alexis,per tutti erano Kenya e Alexis.

Quel giorno,Forgive sarebbe stata la canzone che avrebbe dato il via al loro primo Tour,"Dove porta il Cuore Tour",che poi era anche il titolo di una canzone di Alexis,una delle prime che scrisse. Kenya sarebbe stata sola,a cantare,quel giorno,perché non era uno di quei concerti esplosivi.

Non l'avrebbe mai ammesso,ma era un concerto alla memoria di Alexis,tutto era per lei,diretto a lei. Ogni gesto,ogni parola,ogni nota,ogni sguardo. Tutto parlava di lei.

Forgive non sarebbe stata presente,nel CD 'Sogni Decaduti',ma era solo una canzone che Kenya voleva far sentire al pubblico,troppo personale per cantarla altre volte,troppo dolorosa per inserirla in un Cd e permettere a chiunque di cantarla,troppo veritiera per permettere a qualcuno di comprenderne il testo. Il dolore,era la base di Forgive,lo avevano capito tutti,il giorno che Kenya aveva scordato il testo in sala prove.

Forgive me, I have not been close.
Forgive me, I have not supported when you fell.
Forgive me, I could not comfort you.
Because everything I want now, is only a last look.
All that I want now, is a last smile,
Your dreams, they become ours,
All that I wish now is to apologize to you,
Our dreams that become part of you,
What I wanted to tell you, it was simply I'll Be with You
Our dreams that die with You,
Too blind to see,
Too careful, to understand you,
Too intrusive, for signing by,
Unable to keep promises,
Forgive me, I've never been a good friend.

 

Le altre hanno espressamente chiesto a Kenya di cantarla,per questo concerto,sicure che questo l'avrebbe aiutata,che sfogare così il suo dolore avrebbe fatto sì che la loro Vocalist smettesse di tormentarsi. E così speravano tutte. Ma Kenya aveva espressamente chiesto che la canzone non venisse inserita in nessun Cd,e così oggi tutti la sentiranno per la prima,e l'ultima volta.

In poche ore,arrivarono.

Era giunto il momento,il loro momento. Il momento di ricordare Alexis,ora più che mai,e sperare che lei da lassù stesse guardando,facendo una delle sue solite e stupide battutaccie.

I tuoi sogni,che divengono i nostri.

 

 

Tanta gente. Tanta,troppa. Non erano preparati,fino ad ora si erano esibiti esclusivamente in luoghi con poca gente,quali bar o festicciole. Ma ora essere lì,su quel palco apposta per loro,vedere la gente che chiamava i loro nomi,leggere i cartelloni con scritto "Concerto TheHarpNotesProject" e la freccetta che indicava il luogo del concerto. Questo,questo bastava perché Kenya potesse sentirsi meglio. Questo,era ciò che voleva Alexis.

"Un giorno canteremo su un grande palco,con tanta gente!

Tu mi accompagnerai con Dove Porta il Cuore,ed io accompagnerò te

con Anathema!"

Deglutì,per ricacciare indietro una tristezza inopportuna in quel momento. Doveva esserci lei,lì. Doveva cantare lei.

Lei.

Lei.

Strinse con fin troppa violenza il microfono,digrignando i denti. Se Elisa non l'avesse richiamata all'attenzione,a quest'ora avrebbe lanciato il microfono sulla folla. Partì un violino,e lei sospirò,interrompendo tutto.

"La canzone che state per sentire,s'intitola Forgive. E' in Italiano,ascoltatela bene,perché non la sentirete mai più."

I membri della band rimasero spiazzate. Lei aveva deciso di scriverla in Inglese,perché nessuno -o pochi- potessero comprenderne le parole. Ora,così all'improvviso,aveva deciso che l'avrebbe cantata nella lingua del luogo in cui si trovavano,l'Italiano.Perché,ora,voleva che tutti sapessero,capissero del suo dolore?

Non se lo sapevano spiegare. E prima che qualcuno potesse chiederglielo,Elisa aveva già fatto partire il violino. Poi partì Anna,con il piano,ed infine si mise in mezzo Melinda,con una musica soft dal suo mixer. E lì,lì partì Kenya. Occhi chiusi,mani ben strette al micofono. In testa un solo pensiero:Era per lei,tutto questo.

I nostri sogni,diventano parte di te.

"Ti ho cercata,in ogni sguardo che vedevo. Ho atteso,che qualcuno smentisse (non deve essere vero). Ma tu non sei più qui."

La sua voce rischiò di crollare un attimo,poi riprese.

"Non pensavo mai a te,non capivo i Salvami dietro ogni sguardo,enigmatico e cupo."

Chris si ritrovò a sperare che la sua amica non cedesse proprio ora,perché lei sapeva che ora per Kenya veniva la parte difficile;Il ritornello di Forgive,che era una sorta di preghiera rivolta ad Alexis,e nelle prove mai aveva avuto la forza di cantarla,crollando quasi subito. Ora sperava che ci riuscisse.

Pensa che é per lei Kenya,pensa che lo fai per lei. Dopo questo concerto,il passo verso i nostri Sogni sarà breve. Non mollare.

Pensò,mentre chitarra,violino,piano e tastiera venivano amalgamati dai suoni creati da Melinda. E lì,Kenya esplose.

I suoi stati d'animo,si capivano da come cantava,dal tono di voce che utilizzava. Ora era Rabbia,Rabbia allo stato puro. Rabbia che,come un fiume in piena,aveva rotto gli argini ed ora si riversava sugli spettatori,colpevoli solo di aver comprato un biglietto per quel gruppo nuovo,mai sentito,che non aveva dato loro chissà che aspettative.

"Perdonami,non ti sono stata accanto.Perdonami,non ti ho risollevata quando dovevo.Perdonami,non ho saputo confortarti.Perché tutto quello che vorrei adesso,é solo un ultimo sguardo."

La sua voce che diventava un tutt'uno con i suoni. Se avessero saputo il testo,ora erano certi che il pubblico si sarebbe unito a Kenya,ma ora erano tutti in religioso silenzio,che lasciavano che la voce della ragazza li investisse.tutto ciò che si sentiva erano la musica,la voce di Kenya,e la pioggia che ricadeva su di loro come lacrime.

"Tutto quello che vorrei ora,é un ultimo sorriso,I tuoi sogni che divengono i Nostri."

Chris fu' felice,di vedere come la ragazza continuasse imperterrita a cantare,ma ancora non era venuta la parte difficile della canzone. E allora,allora Joe salì sul palco. Era un ragazzo alto,aveva sempre i capelli neri legati dietro con un codino,ed era uno dei migliori amici di Kenya ed Alexis,ed ora era salito sul palco senza preavviso,prendendo il microfono dalla tastiera di Chris,ed unendosi al canto di Kenya. Conosceva il testo?

Non lo sapeva nessuna di loro,ma in cuor loro speravano di sì,o tutto sarebbe stato vano.

D'improvviso,la musica variò,diventando più calma e meno violenta. Poi attaccò Kenya,la voce poco più d'un sussurro.

"Tutto quello che vorrei ora,é scusarmi con te"

Poi toccò a Joe che,inaspettatamente,ripeté una delle frasi presenti nel testo. Kenya lo ringraziò,per l'aiuto che le stava dando;Da sola mai ci sarebbe riuscita.
"I Nostri sogni che diventano parte di Te"

Poteva farcela ora,la ragazza. Schioccò le dita,e Melinda abbassò il telo. Dietro di loro,ora,al posto del nome del Gruppo,c'era scritta una frase,che Alexis stessa aveva inserito in una sua canzone 'Non smettere di crederci perché nessuno crede in te,piuttosto continua a farlo perché qualcun'altro possa crederci a sua volta"

Melinda sentiva che non ce la faceva più,a sopportare quella tensione,ma doveva concentrarsi. Così come Chris,Elisa,Anna,Kenya e Joe. Dovevano restitere tutti,anche se sentivano la voglia di gridare,piangere. Ma non l'avrebbero fatto.

"Quello che avrei voluto dirti,era solo Io Sarò con Te."

La frase seguente,Joe e Kenya la dissero insieme.
"I nostri Sogni che muoiono con Te."

A quel punto,Chris capiva che stava per cedere. Si sedette sul bordo del palco,microfono alla mano,e chiuse gli occhi,cantano le ultime strofe. Lì,Joe si fece da parte,comprendendo che la parte finale spettava esclusivamente a lei,che nessun'altro avrebbe dovuto intromettersi.

"Troppo cieca,per vederti.Troppo attenta,per capirti.Troppo invadente,per starti accanto,Incapace di mantenere promesse."

Chinò il capo,la voce leggermente incrinata. Ora parlava,non cantava più,e la musica si era abbassata ancora.

"Perdonami,non sono mai stata una buona amica"

Seguì un triste pezzo di violino e piano,finché la canzone non finì completamente. Quando il concerto volse al termine.Kenya s'incamminò per uscire di scena,per asciugarsi quelle maledette lacrime,qualcuno applaudì.

Poi,qualcun'altro seguì a ruota. e poi ancora,e ancora. La folla era esplosa in una serie interminabile di applausi.

Kenya si girò,incredula,le guancie bagnate dal pianto,gli occhi sgranati. Poi sorrise,e stavolta pianse. Ma di gioia.Tornò vicino al microfono,e fece segno a tutti di avvicinarsi,facendo un gesto di ringraziamento. Probabilmente,a qualcuno parevano degli stupidi.

"Grazie!Grazie infinitamente!Non potete capire quanto,per noi,valgano questi Applausi."

Melinda le prese il microfono.

"Vuol dire che siamo riusciti a trasmettere qualcosa"

Stavolta lo prese Anna.

"Che siamo riusciti nel nostro intento,seppur la strada sia ancora lunga."

Adesso Elisa e Chris.

"Che siamo riusciti a farci apprezzare."

Poi fu il turno di Joe.

"Ma soprattutto,che siamo riusciti a ricordare un Amica."

E,con violenza,Kenya riprese il microfono,alzando gli occhi al cielo.

"Hai capito,Kenya?é per te,questo. é per te! Tutti questi applausi...sentili!Sono per te!Era il tuo sogno,non é vero? Guardalo,il tuo sogno che si realizza!Tutto questo,é soltanto per te! Spero che tu ora stia ridendo,e non piangendo,perché non voglio vederti piangere!"

Immaginava la sua risposta,che comunque mai avrebbe sentito.

Ma stai piangendo anche tu,Kenya.

Non si premurò di asciugarsi le lacrime,lasciò che queste si mischiassero irrimediabilmente con la pioggia,dando l'illusione che il suo viso fosse bagnato esclusivamente da essa. E sorrise,per la prima volta dopo quel maledetto giorno.

"E...oddio,sto piangendo anch'io,ma le mie sono lacrime di Gioia,perché il tuo sogno diventa il nostro,ed i nostri sogni diventano parte di te. Ma i tuoi sogni non moriranno con te,mai. Continueremo così,finché non potrò dire che ce l'avrò fatta. E questo solo in memoria di te,Alexis. E non piangere!"

Sembrava una pazza che parlava al cielo. Si girò verso la folla,lanciò loro la sua giacca e,come la migliore delle Rock star consumate,uscì di scena,facendo il tipico gesto Rock con la mano.

Il tuo ricordo,che rivive in noi.

 

 

 

Che dire?grazie per aver letto questa storia <3 si tratta della prima di una raccolta,dedicata a questa Band che ho inventato,che si intreccerà con altre (sempre di mia invenzione) quali Lyquoise ed Alice's Sacrifice;Il testo di Forgive l'ho scritto io,ed é stata anche un pò dura,perché doveva rappresentare i sentimenti di Kenya x°

Beh,spero che vi sia piaciuto,e spero anche in qualche recensione <3

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Florence Rhymes