1^ CAPITOLO

“Angy muoviti perdi la corriera sono le 7.30!!!”.

Quanto strillava sua madre. Una donna perfetta bionda occhi chiari alta e magra, uno schianto ma con un unico difetto, urlava in continuazione.

“Sono pronta! Non mi urlare sempre dietro...”.

Angela era una diciassettenne ribelle ma con un certo stile, camicia da uomo, jeans strappati e niente di femminile. Tranne il suo viso. Aveva dei lineamenti dolci e sensibili, aveva ereditato quello stile dal padre, Alfred, un uomo molto dolce.

Uscì in tutta fretta prendendo un biscotto alla cioccolata e trangugiando un po' d’acqua. Per fortuna non perse la corriera e tra se disse “per fortuna altrimenti chi l’avrebbe sentita quell’altra” sorrise, entrò e si sedette nel solito posto di sempre.

Era una ragazza che non riusciva a stare con le mani in mano, aprì un libro e si mise a leggere. Immersa nella lettura non si accorse neanche di essere arrivata a scuola un bel ragazzo vedendola nel suo mondo le toccò una spalla e disse: “Ehi devi andare a scuola? Perché se è così siamo arrivati” lei diventò tutta rossa e rispose: “Ah grazie...”, voleva aggiungere che deficiente che sono perdo la concezione della realtà e faccio pure una figura di merda con te che mi piaci da una vita, ma non disse altro.

Scese a malincuore lasciandosi lui alle spalle, piuttosto che andare a scuola e subirsi due interrogazioni, una di storia e una di inglese, preferiva sparire dalla faccia della terra.

Quel giorno non fu più di tanto speciale, le due interrogazioni andarono bene e lei era abbastanza soddisfatta del suo rendimento.

Torno a casa e vide sua madre a telefono con un sorriso che collegava l’orecchio destro a quello

sinistro, la guardò un po' e poi andò in cucina a prepararsi un panino rucola e pomodoro.

Era vegetariana odiava la carne, un’abitudine alimentare ereditata da sua madre.

Quando finalmente sua madre riagganciò la cornetta del telefono Angy aveva già mangiato due panini. Patrizia si avvicinò alla figlia intenta a mangiare l’ultimo boccone del suo panino vegetariano e disse: “non immaginerai mai cosa è successo?”

“Ehm no perché per ora non sono ancora nella tua testa mamma” fece un piccolo sorrisino sarcastico.

“Tua zia mi ha appena comunicato una notizia fantastica!” adorava tenere sulle spine sua figlia.

“okay e sarebbe?” glielo domandò anche se non gliene fregava più di tanto.

“Sono riuscita ad affittare l’appartamento sotto al nostro”

“Beh... anche l’altro anno sono venuti degli inquilini insopportabili, pretenziosi rumorosi e vecchi”

“No no questo e un single che si trasferisce qui. È una persona tranquilla e molto riservata. Non so altro non credo sia un vecchietto, zia Geltrude ha detto che ha una quarantina di anni”.

Con aria menefreghista e stanca disse: “Uh interessante... poi non so mi dirai che è un figone da paura vero?”

Insieme risero e sua madre rispose: “beh non guasterebbe...”

La discussione finì lì e dopo pochi giorni Angy se ne dimenticò.