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Autore: raawruhl    05/06/2012    0 recensioni
Cloe, quindici anni, appena trasferita a Holmes Chapel. Harry è l'unico ragazzo di cui si innamora veramente, because under the lights he stole his heart.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Rimasi sveglia fino alle tre di notte, dato che poi il giorno dopo era sabato, e non andavamo a scuola. Avevo iniziato a messaggiare con alcuni compagni di classe per tutta la notte ed erano davvero simpatici.
Mi svegliai alle dieci e mezza e avevo ancora sonno. Appena mi affacciai alla finestra notai che la mia camera affaccia a quella di Harry. Era seduto alla scrivania, a fare un non so cosa. Appena mi vide mi salutò e ricambiai, poi andai giù a fare colazione e dopo dovevo portare Holly (il mio cane) a spasso. Vidi che mia madre non stava tanto bene, e chiesi che aveva. Mi rispose con un semplice “niente”, ma si vedeva che stava male, aveva la faccia bianca.
 
Uscii a fare una camminata con Holly. Dopo un po’ incontrai Harry e andammo insieme fino al parco. Era bello parlare con lui, era davvero un ragazzo d’oro, ma continuavo ad amare Zayn.
Arrivati al parco iniziammo a parlare di tutto quello che avremmo voluto fare in futuro. Lui mi disse che voleva continuare il suo sogno, quello di cantare. Già faceva parte di una band: i White Eskimo. Una volta li avevo sentiti cantare a scuola, Harry era il cantante ed erano davvero bravi. Mi disse che al provino di X factor però si sarebbe esibito da solo, perché voleva presentarsi come solista.
 
Si erano fatte le dodici…il tempo era passato in un batter d’occhio. Dovevo tornare  a casa.
Appena entrai mi ritrovai i miei davanti la porta.
Papà: “Abbiamo una notizia da darti”
Ero spaventata perché avevano una lettera in mano, e pensavo che era qualcosa di grave.
Io: “Ditemi, mi state facendo impaurire”
Mamma: “Non devi preoccuparti, è una cosa bella”
Io: “Cioè?”
Mamma: “Aspetto un bambino”
Io: “Eh?”
Papà: “Avrai un fratellino o una sorellina, è incinta”
 
Urlai per la felicità. Avevo sempre desiderato un fratello o una sorella.
Mi fecero vedere l’ecografia, era una cosa stupenda, finalmente potevo realizzare questo sogno di non essere più figlia unica e di prendermi cura di una persona più piccola di me.
Adesso si spiegava perché in quei giorni mia madre si sentiva poco bene e aveva sempre la faccia bianca, ma almeno era una cosa bella.
Lo dissi subito a Nicole e Zayn, erano felici per me e fecero gli auguri a mia madre. Poi lo dissi anche a Gemma, che di conseguenza lo disse alla madre e a Harry.
Anne dopo aver saputo la notizia ci venne a trovare portando vari dolci fatti in casa. Erano buonissimi. Lei lavorava in una panetteria e Harry la aiutava, quindi quelli erano anche merito suo.
 
Chiamarono i genitori di Nicole e anche altri amici per fare le congratulazioni. Ormai la notizia si era sparsa dappertutto. Ero davvero felice.
 
Il pomeriggio, per la gioia, andai ad aiutare Anne e Harry alla panetteria e mi insegnarono a fare il pane. Harry mi buttò la farina in faccia, lo fece apposta, e così ricambiai. Fecimo una lotta di farina, finchè non entrò Anne e ci vide bianchi. La sua prima reazione fu quella di una persona che ha appena visto una catastrofe, poi si arrabbiò un po’, anche se da Harry se lo aspettava perché faceva così anche con Gemma. Riordinammo tutto e continuammo a fare il pane, poi, appena finito uscimmo tutti insieme, le due famiglie, e andammo a cenare in un ristorante.
 
Finito di mangiare iniziarono dei balli, ma a me non andava di ballare, così rimasi a tavola. Harry fece coppia con Gemma, mio padre con Anne e Robin con mia madre.
Chiamai Zayn, ma non rispondeva. Gli scrissi milioni di messaggi dicendo che mi mancava e che avevo bisogno di lui, ma niente. Non poteva essere andato a dormire perché era ancora abbastanza presto, e di solito andava a dormire sempre tardi, quindi non sapevo cosa pensare.
 
 Harry mi vide un po’ triste.
Harry: “E quella faccia? Vieni a ballare”
Io: “Non mi va..”
Harry: “Dai, vieni che ti tiro un po’ su di morale”
Io: “Si vede così tanto?”
Harry: “Nah, ma io l’ho capito”
Mi prese per mano e mi portò a ballare. Io ero ancora triste e cercò di tirarmi su e mi chiese cosa avevo. Con quella musica non riuscivamo a parlare e uscimmo un po’ fuori.
Gli spiegai cosa era successo e mi disse che poteva essere da qualche parte o forse aveva una festa o un qualcosa. Mi fece un po’ ridere sparando delle cavolate assurde. Dopo un po’ rientrammo, lasciai il telefono in borsa e iniziammo a ballare. Era riuscito a tirarmi su di morale, ed ero abbastanza felice, non volevo rovinarmi la giornata per Zayn.
  
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