Teddy entrò nella stanza, visibilmente annoiato. " Ciao Harry, che fai? " chiese curioso. " Niente, stavo cercando di riordinare un po'. Tu, piuttosto, che fai?". Harry era in piedi, davanti a un mobile in legno su cui erano sparpagliate parecchie foto. Le aveva trovate per caso, rovistando tra i cassetti del mobile. "Mi annoio! Non so che fare: James, Al e Hugo stanno cercando di finire i compiti delle vacanze, Lily e Rose stanno parlando di cose da 'ragazze'. Hermione, Ron e Ginny stanno pulendo la cucina" replicò contrariato. " E tu gli hai finiti i compiti?" chiese Harry, divertito. "Sì, ancora tre giorni fa" si vantò Teddy. Harry lo osservò: assomigliava tantissimo a Remus, a parte che aveva i capelli viola e per il fatto che era sbadato quanto Ninfadora. Proseguì il silenzio. Teddy si era fermato a vedere le foto e trovò la vecchia foto dell' Ordine della Fenice di Moody. Appena vide sua madre e suo padre un luccichio degno di Tonks gli attraversò lo sguardo fisso sui suoi genitori. Aveva solo dodici anni, ma già mostrava la loro intelligenza. "Com'era mio padre?" chiese Teddy all'improvviso. "Remus? Un uomo fantastico e complicato da capire" ricordò Harry. "Parlami di lui, e della mamma" Teddy sedette sul letto. Harry lo raggiunse e sedette accanto a lui, sul letto. Cominciò a raccontare. " Tuo padre l' ho conosciuto al terzo anno ad Hogwarts. Mi affascinò dal primo istante in cui lo vidi: eravamo sul treno diretti a Hogwarts. Era un uomo coraggioso e intelligente. Fu il mio insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. Mi insegnò a evocare un Patronus. Poi alla fine del terzo anno mi fece conoscere Sirius, il mio padrino, una delle persona più importanti della mia vita." Una morsa allo stomaco "Non lo vidi poi per tanto tempo, finchè al quinto anno venne dai Dursley a portarmi via, e lì conobbi tua madre. Il primo momento che la vidi pensai a una persona molto solare. Mi ero sbagliato: non era solo una persona solare, ma anche in gamba, intelligente, coraggiosa quanto un uomo e faceva sempre cadere il portaombrelli a Grimmauld Place. Quante risate..." Gli parve per un momento di risentire l'eco delle risate di Sirius, del signor Weasley, di Malocchio... Per un attimo si perse nei cassetti dei ricordi, quando sperava di andare a vivere insieme a Sirius con la casa sempre traboccante di persone, di vedere sempre i Weasley, Silente, Remus, Ninfadora, Malocchio, Bill e Fleur... Ma erano sogni infranti, un vetro che cade e si spacca in mille pezzi, impossibili, ma sentiva che tutte quelle persone erano i suoi Horcrux. "Ehi, Harry continui?". Harry continuò a parlare, ma quel piccolo istante non lo dimenticò mai, quando per un breve secondo tornò ad avere 15 anni, a risperare una vita felice in compagnia dei vecchi amici. Solo dopo, quando Teddy parlò, si ricordò che troppi di loro erano lontano da quella piccola stanza disordinata, ma non si era accorto che i suoi genitori, Remus e Tonks, Fred, Malocchio, Dobby, Sirius, Silente e Edvige erano lì, schierati attorno a lui ad ascoltare la sua storia, frammenti di anime partite troppo in fretta, ma sempre e comunque lì.