- Ti giuro, io non ce la faccio più - rantolò standosene floscio sul bancone del bar con un margarida accanto - se potessi me ne sarei già andato almeno una mezza dozzina di volte, ma non posso, ogni volta devo tornare a casa - poi si voltò a guardare l'amico che sedeva eretto accanto a lui mentre sorseggiava un whisky incendiario - e farmi menare a destra e manca, neanche fossi la sua bacchetta, ma un giorno di questi glielo gioco uno scherzetto -
- Non dirlo a me - gli rispose l'amico - ed entra di qua, ed entra di la, sempre sull'attenti, neanche fossi un burattino di legno che rimane sempre sull'attenti, cazzo, anche io avrò diritto ad un po' di riposo! Se fosse per lui mi avrebbe fatto pietrificare dal basilisco! -
- Almeno nel tuo caso ci sarebbe stato comunque il succo di mandragola per curarti - borborrò* l'altro rimanendo sempre floscio sul bancone - nel mio caso cosa ci vorrebbe? Uno schioppocoso infilato su per il posteriore? Almeno forse cosi si decide a usarmi nel modo corretto! -
- Non credo che risolverebbe nulla - scoppiò in una risata lo slavato ondeggiando a destra e a sinistra - da quelle parti ormai ci starebbe largo anche un'ippogrifo con tutto Hagrid per tenerlo, mi sa che devi rassegnarti -
- Hogwarts infame! - si lasciò andare quasi scivolando dallo sgabello. Venne sorretto appena in tempo dall'arrivo di un suo amico che lo afferrò e lo tirò su facendolo riprendere un pochino - Ecco, vedi, questa è la mia maledizione, mai un'amica che mi tira su, o lui o qualche amico, ma mai qualche amica -
- Ma lo dici a me! - esplose il nuovo arrivato, dal pelo rossiccio, ergendosi in tutta la sua statuaria figura - Guardami, sono bello come il sole e vigoroso come un giovane torello ma me ne sto tutto il giorno senza fare niente uscendo fuori solo per una pisciata o due! Ma dico, è vita questa? -
- La verità è che siamo tre sfigati costretti dai nostri "lui" a fare cose che non vorremmo mai fare! - mormorò lo slavato guardando il rosso ed il nero - E quando qualcosa va storto ci becchiamo anche qualche maledizione, e cazzo di qua, e cazzo di la, ma sapete che io me li sto proprio rompendo! Per non parlare di quando ti arriva un calcio! Vogliamo dirlo anche questo! Poi tutti a consolarlo e nessuno che pensa un po' anche a noi! -
- Guardate chi arriva! - li zittì improvvisamente il rosso indicando la porta del bar che si apriva - E' quella puffola pigmea di quello di Colin! - trattenne a stento una risata - Almeno c'è qualcuno che sta peggio di noi, ma avete visto che dimensioni? -
- Non è che mi faccia stare tanto meglio - biascicò il nero afflosciandosi e ritirandosi sempre di più.
- Anche perché voci di gabinetto dicono che è abbastanza richiesto - aggiunse lo slavato - ma niente di eccessivo come me, accidenti, se solo ci penso! Ieri sono entrato in un retro che, va beh, lasciamo perdere, ma dico, prima di invitare ospiti date una pulita! Sono dovuto stare a mollo per due ore prima che la puzza se ne andasse e alla fine sembravo una salsiccia tenuta troppo a mollo, uno schifo che non vi dico! -
- Mah, forse userà un filtro d'amore - ipotizzò il rosso - però è piccolo, dai, questo concedetemelo, quasi non arriva al bancone! -
- Può usare quello che gli pare, ma qualsiasi cosa è meglio del calzino puzzolente di Dobby che usa il mio lui! - rantolò il nero - E non lo lava mai, non vi dico che roba quando entro li dentro! Mi è venuta anche un'allergia strana! -
- Ehi, non è che sei contagioso? - gli urlò lo slavato allontanandosi rapidamente.
- E' un'allergia, e le allergie non sono contagiose - ribatté il rosso.
- Che fai, parli come la mezzosangue adesso, dicendo cose edotte? - lo attaccò lo slavato.
- Non nominarla!! - gridò all'improvviso ergendosi e diventando tutto rosso - E' peggio del riflesso di Pavlov, appena qualcuno parla di lei ho questa reazione! Qualcuno ha un'idea per farmi tornare normale? -
- Ci penso io - sghignazzò lo slavato - Qualcuno mi sa dire perché vedo Dumbledore vestito solo della sua barba? -
- Uh oh! Cosa? Dove? - si sgonfiò repentinamente sballonzolando tutto intorno - Ah no! Uno scherzo! Però ha funzionato! Grazie! Oddio che visione drammatica! -
- Dov'è? Dov'è? - gridò invece il nero ergendosi e saltando sul bancone come un'indemoniato.
- Il tuo amico è seriamente malato! - rantolò lo slavato rivolgendosi al rosso - Oppure è talmente tanto in astinenza che qualsiasi cosa che abbia un buco ormai lo fa salire su di giri! Anche se è solo quello di quel vecchio rincitrullito -
- Ehi, guarda chi sta arrivando - lo ignorò il rosso - accidenti che invidia, lui si che sa come vivere -
- Vita regolare, niente posti strani o poco puliti - mormorò lo slavato seguendolo con lo sguardo.
- Ma lo avresti mai detto? - continuò il rosso - Paciock! Da quando Piton gli ha rovesciato addosso quell'intruglio per punizione per aver sbagliato quella pozione è diventato un'altro, ma te lo ricordi all'inizio, piccolo, raggrinzito, insignificante! E guardalo adesso, sembra un'altro! -
- E' proprio vero, saremo anche i protagonisti ma siamo proprio trattati da schifo! - concluse lo slavato mentre il nero, ormai raggiunto l'apice della sua frenesia si lasciò andare in un'angolo.
E, mosciamente tornarono nelle loro mutande e alla loro vita di tutti i giorni...

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Nessun pene è stato maltrattato durante la stesura di questa storia.
Ogni riferimento a peni esistiti o esistenti è puramente involontario.
* non è un'errore di battitura (il termine non esiste ma ci stava cosi bene)