Last Christmas

"Allora non vieni alla festa?"
"No, preferisco restare qui.."
"Bhè, non voglio constringerti... Ciao!"
"Ciao Ron."
Ginevra Wisley è nella Biblioteca, è seduta nella grande poltrona davanti al camino.
Le fiamme mi ricordano i suoi capelli, sorrido. Ma scompare presto il mio sorriso, vedendo il suo volto mi ricorda lo scorso Natale.

Un sorriso compare nel mio volto, ma sparisce subito.
Neanche i miei buffi capelli mi fanno ridere, mi manca troppo... lo scorso Natale.
I suoi ricordi mi fanno cadere una lacrima.

Tiro un lieve pugno al mobile.
Lei mi sente e si gira. Mi nascondo ancora di più.
Non mi hanno mai fatto così male dei ricordi.
Perchè? Perchè quando penso allo scorso Natale un male atroce mi colpisce il cuore.

Nevicava fuori. Faceva molto freddo.
Ero proprio qui, in questa biblioteca, vicino alla finestra ad ammirare la neve che cadeva lievemente al suolo.
Ad un tratto qualcun'altro entrò in questa biblioteca, io mi nascosi...

Entrai in biblioteca pensavo che non ci fosse nessuno.
Avevo bevuto parecchio e piangevo.
Piangevo per la mia vita, la mia inutile vita.

Lo vidi piangere come un bambino.
Non pensavo che una persona forte come lui, avesse dei momenti di debolezza.
Era indifeso e mi feci vedere.

"Che ti succede?" mi chiese dolcemente lei, avvicinandosi.
"Nulla Weasley. Lasciami stare." dissi bruscamente.
"Se non hai nulla, non saresti qui, da solo, la sera della Vigilia di Natale."
"E tu? Cosa ci fai qui. Quell'imbecille di Potter non ti voleva al ballo."

Quelle parole mi fecere molto male. Di solito non badavo ai suoi insulti.
"Veramente sono io che non ho accettato."
"Visto che ho ragione Weasley?"
"Ragione di cosa?" Guardavo il suo volto, rigato dalle lacrime e i suoi occhi color ghiaccio adesso erano... erano grigi.
"Che sei una stupida ragazzina: il ragazzo della tua vita, come lo definisci tu, ti chiede di venire e tu gli dici di no."

Il suo volto delicato diventò più paonazzo del solito, l'avevo offesa. Ma questa volta non provai gusto.
"Perchè ho capito che lui non è il ragazzo che vorrei con me."
"E allora chi sarebbe il ragazzo che vorresti con te?" chiesi io curioso, ma cercai di non farlo vedere.
"Non lo so."
Un silenzio imbarazzante cadde.

Si cercò ti togliere i segni del pianto.
"Tieni." dissi porgendogli il fazzoletto.
"Non voglio il fazzoletto di un Weasley."
"Bhè, allora se vuoi andare alla festa facendo vedere che hai pianto..." Cercai di infastidirlo un po'.
"Tanto non vado."
Sembrava un bambino, un bambino indifeso e solo. Mi sedetti accanto a lui.

Si seddette accanto a me, e sentii subito il suo profumo di vaniglia.
Mi avvicinai a lei, il suo odore mi riempì il naso.

Si avvicinò a me, ma non feci nulla per cacciarlo.
Spostai il volto, per vederlo bene negli occhi.
Mi persi nei suoi occhi, che sembravano l'infinito.
Non c'era via di uscita, quando ci entravi non ne esci più.

La guardai negli occhi, aveva gli occhi verdi. Non lo sapevo.
Ero convinta che li avesse castani, non l'avevo mai osservata.
Ma a cosa stavo pensando. Io non posso, non con una Weasley.

Si alzò.
"Non posso... Non con una Weasley.... Rovinerebbe la mia fama, la mia famiglia mi caccerebbe e..."
Lo bloccai.
"Non è la tua famiglia o gli altri. Siamo io e te. Non c'entra nessun altro."

La baciai.
Fu il mio primo bacio sincero. Avevo baciato sempre le ragazze per gioco, per scomessa o solo perchè mi attiravano profondamente.

Mi baciò.
Fu il mio primo bacio.

"Draco?" mi chiama. Si è accora di me.
Stetti zitto.

Perchè mi illudo. Lui non tornerà da me.
Lo scorso natale è stato tutto un sogno.
"Draco, oggi ho capito chi è il ragazzo che vorrei accanto... Sei tu."

"Anche tu per me." dissi piano, quasi in silenzio.