Ebbene
si, sono di nuovo qui! Niente
di impegnativo, una cosetta leggera e talmente stupida che non so
neanche se
risulta divertente (spero di si), ma mi sono detta che per una volta,
da povera
sorella maggiore, potevo mettermi nei panni di Thor e tentare di capire
quanto possa essere irritante Loki. Ordunque, spero vi piaccia
nonostante sia
praticamente priva di qualsivoglia senso. xD Grazie a chiunque abbia il
coraggio
di leggere.
Lilith
I do what I want
Faccio quello che voglio!
Era una frase che si udiva maledettamente spesso ad Asgard, ma la cosa
peggiore era che fosse sempre la stessa persona a pronunciarla fino
alla
nausea.
Lui
era Thor, il dio del tuono, futuro re di Asgard, guerriero
valoroso, eroe midgardiano e non poteva permettersi di perdere la
pazienza per
qualche sciocchezza, per stupidi bisticci interfamiliari. La tentazione
però
era forte.
<< Caro, ora vatti a dare una ripulita. >>
gli intimava la
madre, quando tornavano da una battaglia.
<< Faccio quello che voglio! >> rispondeva
Loki,
andandosene a zonzo per il palazzo, mentre disseminava ovunque terra,
sangue e
quant’altro avesse addosso. E puntualmente veniva sgridato
Thor, perché avrebbe
dovuto premurarsi che il fratello tornasse intonso, infondo lo sapeva
che si
faceva prendere troppo dagli scontri.
<< Tesoro, dai su, vammi a procacciare un po’
di carne, così
facciamo una bella festa. >> gli chiedeva loro madre,
ancora illusa che
prima o poi sarebbe stata ascoltata.
<< Faccio quello che voglio! >> la riposta
non variava
mai e la giornata di Loki trascorreva a leggere, ignorando il mondo
che
attorno a lui si affaccendava per il party. E puntualmente veniva
sgridato
Thor, perché sarebbe potuto andare lui, invece che lasciar
tutto il peso sulle
spalle del povero fratello, tanto impegnato in malvagi piani per la
conquista
di altri pianeti.
<< Amore, ricorda
di
lavarti i denti! >>. Era una cosa semplice quella, una
cosa da fare per
amor proprio, anche se a dirtelo era tua madre.
<< Faccio quello che voglio! >> giungeva
sempre in
risposta. E puntualmente, quando ci si ritrovava a dover pagare il
dentista,
veniva sgridato Thor, perché si sarebbe dovuto premurare di
ricordare il monito
della madre al fratello, che, lo sapeva, era così tanto
impegnato a fare
innocenti scherzi agli altri dei.
Ma lui era Thor, il dio del tuono, futuro re di Asgard, guerriero
valoroso, eroe midgardiano, e non poteva permettersi di perdere la
pazienza per
qualche sciocchezza, per stupidi bisticci interfamiliari.
<< Pasticcino, posa Mjolnir per favore. >>
implorava quasi,
la loro divina genitrice.
<< Faccio quello che voglio! >> rispose,
mentre prendeva
di mira la lontana figura vestita di nero, un sorriso di sadica
soddisfazione
sulle labbra.
Perché lui era Thor, ma la sua pazienza aveva un limite
molto labile.
***
Ricordate
che ogni storia che leggete e non recensite, è un povero
Loki smashato (?) da un Hulk incazzoso. Salva un Loki, lascia una
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