Col testo dell' omonima canzone di Alicia
Nota: Le frasi scritte tra *e* sono i pensieri
di Ron.Buon Natale!
A NATALE PUOI
A Natale
puoi
Dire ciò che non riesci a dire mai
È la voglia che ha l’amore
Che non c’è solo a Natale
Che ogni giorno crescerà
Se lo vuoi…
Un altro Natale era giunto; Harry, Ron ed Hermione erano rimasti ad
Hogwarts anche quell’anno. Era stata dura convincere Harry a tornare ad
Hogwarts dopo che Silente era morto quella triste estate, ma alla fine anche il
bambino sopravvissuto aveva capito che loro tre erano forti solo se rimanevano
insieme e solo insieme avrebbero affrontato il loro destino, le avventure e i
dispiaceri che la vita li aveva riservato.
Nonostante tutto quello che era accaduto,
Hogwarts era stata riaperta e la nuova preside era la loro Capo casa Minerva
McGranitt.
Finalmente dopo giorni di bufera aveva smesso
di nevicare, così i tre amici, insieme a qualche altro studente che come loro
era rimasto a scuola, scesero nel parco per giocare a palle di neve e pattinare
sul lago ghiacciato.
A differenza dei suoi compagni, Ronald Weasley
era particolarmente taciturno, stretto nel suo cappotto sgualcito e con la
sciarpa fin sotto gli occhi depressi. Non riusciva proprio a rilassarsi,
l’allegria che di solito lo animava e che riusciva sempre a conquistare chi gli
stava accanto era scomparsa per lasciare posto ad una cappa di demotivazione.
Era proprio in crisi, e il suo problema si trovava di fronte a lui, felice e
piena di neve fresca appena lanciata dal loro migliore amico.
Ad Hermione, la ragazza più brillante di
Hogwarts, lo strano comportamento di Ron non era passato inosservato, così si
avvicinò al giovane.
“Ronald, ti senti bene?Sei così serio…”
*chissà magari se fossi sempre così serio
Hermione mi apprezzerebbe di più…lei è così intelligente…bella…ma cosa vado a
pensare!? * Disse tra sé e sé il giovane.
“Non è niente, ho solo un po’ di freddo…”
Mentì. In realtà Ron era cotto di Hermione; se n’era accorto tre anni fa,
quando era arrivato Viktor Krum a farle la corte…quanto si era ingelosito!
“ che ne dici di scaldarti pattinando con me?”
“No, io non so pattinare, non credo di farcela!”
“Oh andiamo Ron! Ti aiuto io! A Natale si può
fare qualsiasi cosa!”
Il ragazzo, vedendola con quegli occhi
brillanti di entusiasmo, i suoi riccioli bruni al vento e con un fiocco di neve
sulle sue guance arrossate per il freddo, non poté resisterle e si lasciò
trascinare fino al lago.
Erano dieci minuti ormai che pattinavano, o
meglio Hermione volteggiava abilmente con i suoi pattini, mentre Ron
incespicava, ma stranamente non era ancora caduto nonostante ondeggiasse
pericolosamente ad ogni passo.
“Visto Ron?Non è poi così difficile!Dai ti
trascino io!”
“Nono! Che fai?! Dove mi tengo?”
“Fidati di me”
E presolo per le mani- Ron arrossì
istantaneamente- lo portò verso il centro del lago.
Inizialmente il ragazzo continuò a guardarsi i
piedi ma poi alzò lo sguardo per incontrare gli occhi di Hermione che lo
guardavano intensamente.
* che cos’era quello sguardo particolare? Che
bello stare insieme, mi sembra di volare…Ho voglia di gridare quanto ti voglio
bene…*
Basta si disse, erano anni che tentava di dichiararsi
e non ci riusciva; Ora poi che Voldemort era tornato chissà se avrebbe avuto la
possibilità di stare con lei, doveva assolutamente dichiararsi!
Si schiarì la voce e stringendo un po’ di più
le mani della ragazza disse:
”Hem…Hermione…i…io volevo dirti…ecco…”
“Dimmi Ron”
“cioè tu…io…oh niente lascia perdere!”
“Ron siamo amici, lo sai che puoi parlarmi
tranquillamente, e poi insomma è Natale e a Natale tutto è diverso, c’è gioia,
euforia e puoi riprendere a giocare, riprendere a sognare…e puoi dire quello
che non riesci a dire mai”
Mentre lo diceva Ron era incantato dalla
spensieratezza invidiabile della ragazza che quando sorrideva le sembrava
ancora più bella. * Sono proprio cotto!E va bene, come ha detto lei è Natale e
quindi forza Ron…respiro profondo…*
”HERMIONE IO TI AMO!”
Lo aveva detto urlando così forte che la
ragazza lanciò un grido soffocato, mollò la presa e caddero rovinosamente tutti
e due sul ghiaccio.
“Ahi! Accidenti sono il solito, scusa
Hermione, stai bene?”
La ragazza non parlava, lo guardava con gli
occhi spalancati e non parlava, il viso più rosso di quanto lo era diventato
per il freddo.
“Ron…tu…davvero?”
Il giovane, resosi conto che comunque ormai
quel che era stato detto era detto, decise di andare fino in fondo ed alzatosi
a fatica dalla superficie scivolosa, tese la mano alla ragazza per aiutarla ad
alzarsi e con sguardo determinato le chiese:
“Hermione vuoi essere la mia ragazza?”
Passò qualche istante, Hermione teneva lo
sguardo abbassato. Ron temette di aver rovinato tutto,ma alla fine la giovane
alzò gli occhi lucidi e felice accettò la mano del ragazzo.
“Sì!”
E si alzò da terra. Stavano per crollare a
terra di nuovo ma Ron riuscì a mantenere l’equilibrio.
“Non lasciarmi Ron!”
“No non ti lascio”
I due erano molto vicini e si persero uno
nello sguardo innamorato dell’altro. Ripresosi dallo smarrimento si scambiarono
un bacio leggero a fior di labbra.
“Buon Natale Ron”
“Buon Natale Hermione”.
Fine