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Autore: karikeehl    06/06/2012    4 recensioni
"Ci sarà mai qualcuno pronto a dividerci, pronto a prendere il mio posto vicino a te? Sì, certo che ci sarà una persona che cercherà di fare della tua esistenza un'esperienza indimenticabile, una cosa speciale e unica.
La mia unica speranza è vederti felice accanto a questa persona; il mio unico desiderio è essere colei degna di tale compito."
In altre parole, questa fanfiction racconta, sulle note di "Wherever you will go" (The Calling), la storia di Natsu e Lisanna.
Era da tanto tempo che volevo pubblicare una NaLi e finalmente ci sono riuscita ^-^
Speriamo che almeno sia venuto qualcosa di leggibile... x)
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lisanna, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.




~Wherever you will go~




Ultimamente, mi sono chiesta
Chi sarà a prendere il mio posto
Quando me ne andrò, avrai bisogno d'amore
Per illuminare le ombre sul tuo volto


 

Un tiepido raggio di sole mi sta attraversando le palpebre chiuse. Che ore sono? Che giorno è? Alzo una mano per farmi ombra, lentamente apro gli occhi e lancio un'occhiata fuori la porta della nostra capanna: si intravedono le prime luci dell'alba solcare l'orizzonte. Saranno le 5, più o meno. Decido che è ancora troppo presto per alzarsi e dirigersi verso la gilda, così richiudo gli occhi e mi rigiro nel mio sacco a pelo, nella speranza che il sonno torni a offuscare i miei pensieri... speranza vana poiché, dopo appena pochi minuti, mi giro su un fianco, sconfitta dalla totale assenza di sonno, ormai perduto. La prima cosa che vedo è il tuo volto ancora dormiente, sereno e rilassato. Numerosi ciuffetti rosa ti ricadono sulle palpebre chiuse in modo buffo, seguendo un ordine particolare, il che ti dà un'aria a dir poco grottesca. Mi lascio sfuggire una risatina e rimango così, in silenzio, a contemplare la tua espressione angelica e tranquilla. Chissà qual è l'oggetto dei tuoi pensieri in questo momento, il protagonista del tuo sogno: forse l'immaginazione del tanto bramato incontro con Igneel, forse il musino simpatico e furbetto di Happy, forse l'ennesima rissa con Gray o l'espressione dura e autoritaria di Erza...
Fantasticando su quali potrebbero essere i tuoi desideri, allungo una mano per spostare i tuoi capelli rosati dietro l'orecchio destro, in modo da osservare completamente il tuo viso.
Riuscirei mai a stare senza di te? No, senza dubbio non ce la farei. Non riuscirei a sopportare lo scorrere delle ore e dei giorni, priva della tua presenza costante e costantemente rassicurante; non riuscirei a sopportare la monotonia di una vita senza litigi infantili né discussioni a cui assistere. E tu? Riusciresti a vivere senza di me? Senza il mio ego sensibile e insicuro? Non so dirlo con certezza.
Volgo nuovamente lo sguardo fuori dalla porticina: il sole si sta alzando lentamente nel cielo, illuminando sempre più l'interno della nostra capanna. Ti ricordi quando costruimmo questa capannina, Natsu? Eravamo piccoli e tu volevi accudire quell'enorme uovo di drago a tutti i costi, nonostante in gilda ci fossero persone contrarie al tuo progetto. In quei giorni cercavamo un luogo sicuro dove riscaldarlo in attesa che si schiudesse e fu allora che venimmo in questa piccola collinetta sopra Magnolia e qui edificammo la nostra casetta. Da allora, questa catapecchia è sempre stata il nostro rifugio: quando avevo paura dei tuoni, quando sfuggivi dalle grinfie di Erza, quando volevamo stare lontano da tutto e da tutti, chiusi nel nostro mondo. Ma rimarremo sempre così uniti, così vicini? Ci sarà mai qualcuno pronto a dividerci, pronto a prendere il mio posto vicino a te? Quanti dubbi inutili, quante risposte scontate: certo che ci sarà qualcuno di importante nella tua vita, qualcuno che sarà in grado di cancellare qualsiasi traccia di tristezza dal tuo cuore e che sarà al tuo fianco sempre e comunque, in ogni situazione. Ci sarà una persona che cercherà di fare della tua esistenza un'esperienza indimenticabile, una cosa speciale e unica; ci sarà prima o poi un'entità umana la cui unica brama sarà essere il sole della tua vita, in grado di illuminare anche le ombre che aleggiano sul tuo volto di Dragon Slayer. La mia unica speranza è vederti felice accanto a questa persona; il mio unico desiderio è essere colei degna di tale compito.

 

Se una grande onda s'infrangerà,
Si infrangerà su tutti noi
E tra la sabbia e le rocce
Potresti farcela da solo?


 

Eccomi qui, esule dall'ennesimo lavoro compiuto. Mi dirigo verso la gilda, accompagnata da Elfman. Il debole tepore dei raggi solari al tramonto batte sul mio viso e un fresco venticello mi accarezza i capelli, muovendo leggermente la gonna del mio vestito rosso. È stata una bella giornata: sveglia in capanna e missione giornaliera. Tutto è andato per il meglio. Solcata la soglia della gilda e fatto un rapido giro di saluti, mi accorgo dell'assenza di Natsu e Happy e opto così per una ricerca dei dispersi. Imbocco la strada che conduce verso il parco centrale di Magnolia, certa che siano lì. Quando sento due voci provenienti dai dintorni della grande quercia litigare tra loro, noto con piacere l'esattezza della mia teoria.
- Sempre a combattere, Natsu?
- Oh Lisanna! Sei tornata?
- Natsu ha mangiato tutti i miei pesci!
- Non parlare come se avessi arraffato tutto!
È incredibile come certe liti infantili mi facciano sorridere in modo tanto spontaneo e sincero.
- Uff... sei il papà, giusto? - lo sguardo interrogativo dei litiganti si sposta su di me, che strizzo l’occhio – Dovresti proteggere madre e figlio, no?
Le goti di Natsu si tingono di un lieve rossore.
- È una storia di tanto tempo fa...
- Ehi, di che state parlando? – chiede Happy, il musino blu colto da un'improvvisa curiosità.
- N-Niente!
Sospiro. Non cambieranno mai.
- Siamo una famiglia, è normale che a volte non andiamo d'accordo. Ma nessuno ama combattere. Dopotutto, Happy è il tuo bambino, giusto?
Termino la frase con un sorriso innocente e leggermente imbarazzato.
- Hai appena detto una cosa folle con una faccia seria!
- Smettila di dire assurdità, Happy!
- Sei un ingenuo, Natsu.
- Non darmi dell'ingenuo!
Eccoli che ricominciano. Rimango lì a fare da spettatrice all'ennesima lite tra i componenti della famiglia. Ha ragione Natsu a dire che è una storia di tanto tempo fa. In quel periodo, il Dragon Slayer era costantemente afflitto e perseguitato dalla tristezza: oltre a combattere con Gray o con Erza, non faceva altro e passava molto tempo da solo. Vederlo così isolato e sconfortato mi faceva piangere il cuore: doveva averne passate tante, povero Natsu. Per fortuna però, in seguito alla nascita di Happy, il suo buonumore tornò a rallegrare i membri della gilda. Vederlo adesso, quattro anni dopo, quel senso di vuoto che gli aleggiava intorno sembra essere svanito e lui è molto più sicuro di sé. Osservo con un certa curiosità la sua sciarpa tirata da Happy e i suoi pugni fendere l'aria. La mia bocca si curva di un sorriso. Natsu, Natsu. La tua ilarità contagiosa e il tuo modo di vedere le cose sono incredibili: è bello vederti pieno di vita, gioviale e agitato. Spero che questa tua felicità possa durare in eterno, Natsu, anche quando io non ci sarò più. Se anche io dovessi partire o sparire dalla faccia della terra, confido che tu possa farcela da solo. Non tornare più a piangere, perché non potrei sopportare la vista delle lacrime solcare il tuo viso, né potrei immaginare il tuo volto ombrato dalla tristezza. Non farti vincere dal dolore: sconfiggi la tristezza e vai avanti come hai sempre fatto. So che puoi farcela. Se anche dovessimo stare lontani, so che riusciresti a trovare la luce tra le tenebre e il tuo ricordo svampito e solare vivrebbe dentro di me, come fa ora e come farà sempre.


 

Se ne avrò la possibilità, allora lo farò
Andrò ovunque tu andrai
Lassù in alto o quaggiù in basso
Andrò ovunque tu andrai


 

- Ehi, Lisanna, Abbiamo trovato un lavoro.
La voce di Elfman raggiunge le mie orecchie, forte e chiara come al solito.
- Ma non siamo appena tornati a casa? – risponde Lisanna con la sua vocina innocente.
- È una missione di classe S! Verrà anche Nee-chan!
- Non è giusto, ragazzi! – sbotto a quel punto io. No, non è giusto che voi tre partiate da soli. Voglio venire anch’io.
- Di che missione si tratta? – domanda Happy.
- Eliminazione urgente. Andiamo a fare una visita al re dei mostri, "La Bestia" - ecco la spiegazione vagamente dettagliata di Mirajane, che continua - Natsu, vuoi venire con noi? Potrebbe essere un'esperienza istruttiva per te.
Il mio volto si illumina di speranza. Sì, fatemi venire! Grazie Mira, per la possibilità che mi stai dando; grazie per la fiducia che riponi in me.
- N-non mi sembra il caso! Un vero uomo protegge la propria famiglia da solo!
Elfman cerca di accantonare la proposta di Mirajane. Oh no, non te lo permetterò!
- Non essere così noioso! Portatemi con voi!
- Non se ne parla! Andiamo, Lisanna.
I fratelli Strauss si allontanano ed io, deluso, lancio uno sguardo sconsolato ad Happy, il quale è ancora concentrato sulla schiena di Mira che si sta via via allontanando.
- Natsu!
Lisanna alza la mano al cielo, componendo con le dita il segno di una pistola.
Quello è il segno che in gilda usiamo quando qualcuno parte per un lavoro duraturo; quella pistola significa "se anche non riesco a vedere dove sei, ti vedo comunque".
- Io vado!
Sospiro. La mia bocca si incurva in un sorriso, così alzo un braccio anch'io e la mia mano assume la stessa forma della sua.
Vorrei venire con te, Lisanna. Vorrei affrontare una missione di classe S, non tanto per il grado in sé quanto per proteggerti dai pericoli che potresti incontrare strada facendo. È vero, sei in mani sicure, protetta da Mirajane, una maga più che esemplare, e da Elfman, un uomo provvisto di una forza e un'energia eccezionali. Ma, nonostante ciò, non mi sento tranquillo. Vorrei essere lì con te, vorrei proteggerti dagli attacchi della Bestia; vorrei salvarti, semmai dovessi trovarti in pericolo. Sei una persona così fragile e sensibile, Lisanna, così buona e gentile con gli altri che non riesco a immaginare una scena in cui tu saresti la protagonista di un combattimento all'ultimo sangue con un mostro grande, grosso e pericoloso. E anche ora, mentre ti allontani da me così sicura, mentre segui i passi dei tuoi fratelli, desidero venire con te e scortarti fin dove possibile. Vorrei seguirti sempre, ovunque andrai: in luoghi deserti, in cima alle montagne, in fondo agli abissi dell'oceano, in posti sperduti, io vorrei essere sempre al tuo fianco. Perché è questa la promessa che ci siamo fatti quando eravamo piccoli. Non l'hai dimenticata vero? Quando mi chiedesti se ti sarei venuto a cercare, nel caso tu fossi sparita di nuovo. Ho intenzione di mantenere quella promessa, ma spero vivamente e con tutto il cuore che tu possa tornare a casa incolume, che tu possa tornare da me incolume.
 

***


E forse scoprirò
Il modo per tornare indietro, un giorno
Per guardarti, per guidarti
Nei tuoi giorni più bui


 


Siamo su Edoras. Dobbiamo salvare i nostri compagni di gilda e non abbiamo molto tempo. Per quanto ne sappiamo, in questo mondo non si può usare la magia e io, senza i miei poteri di Dragon Slayer, mi sento terribilmente vulnerabile. Camminiamo, camminiamo da ore ormai, quando finalmente giungiamo davanti ad una strana costruzione che porta uno stendardo con un ancor più strano simbolo: il logo di Fairy Tail. Li abbiamo trovati! È stato terribilmente facile, però. Io, Happy, Wendy e Charle ci buttiamo a capofitto all'interno della gilda dove, grottescamente, troviamo tante facce conosciute, ma diverse: uno strano ragazzo totalmente coperto dalla testa ai piedi somigliante a Gray, una Lluvia truzza, vestita con una camicetta corta, il ventre scoperto e un paio di calze a rete indossate sotto i pantaloncini corti e una strana ragazza bionda che sembrerebbe la nostra Lucy trasformata in una darkettona e con cui, per qualche strano motivo, senza che abbia il tempo di capirne il motivo, mi ritrovo a fare a pugni. Dopo averne più prese che date, riesco a cogliere il suono di una voce.
-Lucy... Sempre a picchiare Natsu? Basta.
Mi volto in direzione di colei che ha parlato. Non è possibile.
-Abbiamo finito.
- N-non ci credo... - la frase smorzata di Happy riflette perfettamente il mio pensiero in questo momento.
Una ragazza alta e magra si fa largo tra i componenti della gilda. Ha i capelli bianchi tagliati corti, con ciuffi sbarazzini che le ricadono sugli occhi blu oltremare.
- Sei arrivata!
- Bentornata, Lisanna.
Lisanna. Questo nome mi si imprime nella mente. Com'è possibile? Come può lei essere qui? La mia vista si fa più opaca e una lacrima sta per scendere lungo la mia gote destra. Lei era... sparita; due anni fa era venuta a mancare. Quando quella sera, quella maledetta sera di due anni fa mi recai in gilda, trovai la stanza immersa nell'ombra e i miei compagni piangenti. Lì per lì non capii bene cosa fosse successo: mi guardai intorno, cercando di cogliere qualche piccolo indizio. Poi vidi Elfman e Mirajane, abbracciati e singhiozzanti. La mancanza della più giovane dei fratelli Strauss mi fece mancare per un attimo il respiro, fino a quando non riuscì a scorgere, tra i singhiozzi dei miei amici, delle parole quasi incomprensibili, qualcosa che non avrei voluto sapere, qualcosa che non sarebbe dovuta accadere. A quel punto, il respiro mi mancò del tutto. Il mio cuore ebbe un sussulto e nella mia mente quelle parole acquistarono lentamente un senso. Lisanna non era più in questo mondo. Improvvisamente, tutte le mie certezze crollarono, come un castello di carte scosso da una violenta folata di vento. Lisanna aveva spirato, senza che io avessi potuto impedirlo. Non avevo mantenuto la mia promessa, non l'avevo affiancata in quella missione di classe S, difficile e pericolosa e le avevo permesso di affrontare quel lavoro senza la mia protezione. Non poteva essere successo. Nonostante avessi promesso che l'avrei ritrovata, nonostante le avessi detto che sarei andato a cercarla, lei non era più tra noi, MALEDIZIONE!
Da quel giorno, decisi che avrei sempre sorriso, in ogni momento, in ogni circostanza, che fosse avversa o positiva, io avrei sorriso anche per lei, per farle sapere dall'altro mondo che stavo bene e che, nonostante la sua assenza avesse reso le mie giornate tristi e senza il bisogno di essere vissute, sarei comunque andato avanti e avrei vissuto anche per lei. Ma, quando pensavo che fosse all'altro mondo, non credevo che fosse in questo mondo.
- L-Lisanna...
Repentinamente, il castello di carte, un tempo crollato, si ricompone; le mie nuove convinzioni, nate in quella remota circostanza, adesso sono mandate all'aria e una gioia enorme e indescrivibile prende posto nel mio cuore, facendomi vibrare ogni cellula del corpo. Lisanna è qui, viva. Come quella volta, la comprensione di ciò che ho davanti in questo momento avviene in ritardo; nella mia mente, flashback del passato mi impediscono di capire all'istante la situazione in cui mi trovo, facendomi giungere in ritardo alla conclusione di un pensiero assurdo, ma reale.
- Ti ho trovata.
Alla fine ci sono riuscito, ho rispettato la mia promessa: ti ho trovata. E ora, ora che finalmente ho conseguito il mio obiettivo, troverò anche un modo per farti tornare indietro: ti guiderò fuori da Edoras, ti farò tornare su Earthland insieme a me e ad Happy e saremo di nuovo una famiglia. Ti permetterò di riabbracciare Mira, la nostra Mira, e il tuo Elf-niichan. Perché, cara Lisanna, ora che ti ho trovata, non ti lascerò più andare via da me, mai più, per il resto della nostra vita.

 

Se una grande onda s'infrangerà,
Si infrangerà su tutti noi
Beh, spero che ci sia qualcuno là fuori
Che possa riportarmi indietro da te



 

Quando arrivai su Edoras, rimasi sconvolta: nuovi luoghi, nuove persone, nuove circostanze. Tutto era nuovo e la situazione avversa. Perfino la Fairy Tail che conoscevo non esisteva più; infatti, quando misi piede all'interno di quella gilda, così simile alla mia eppure così diversa, capii di trovarmi in un mondo parallelo al mio d'origine. La Lisanna di Edoras doveva essere morta da tempo perché tutti lì mi accolsero come se fossi lei. E, mentre ero stretta tra le braccia degli alter-ego di Mirajane e Elfman, l'unica cosa che riuscii a pensare fu di essere contenta per loro. Avevano perso una sorella che ora aveva fatto ritorno.
Ma i miei Mira-nee e Elf nii-chan? Come si sentivano in quel momento? Straziati dal dolore per la mia scomparsa? Sicuramente avranno pensato che io fossi morta. E i miei amici? E tu? Tu, che riempivi le mie giornate di luce, tu che eri il sole della mia vita, come avevi reagito? Cosa avresti fatto, una volta venuto a sapere che io ero svanita nel nulla? Che ero morta?
Non ci sono parole per descrivere la mia preoccupazione in quel momento, nessun termine adeguato per riuscire a comprendere il dolore e lo sconforto che avrebbe riempito il cuore dei miei amici e il tuo. Un'onda, un'enorme, immensa onda di tristezza avrebbe travolto le loro vite, così come ne era stata travolta la mia.
Sperai con tutta me stessa di non averti fatto versare troppe lacrime: non avrei sopportato il solo pensiero di vedere il tuo volto allegro piangere per me.
La nostra promessa era stata infranta.
Sapere se sarei tornata, un giorno, a quel tempo era impossibile: ho sempre confidato nella possibilità di fare ritorno su Earthland, sperando di poterti rivedere di nuovo. Se, come dicono, la speranza è l'ultima a morire, allora continuerò a sperare, confidando nella possibilità di poterti vedere ancora una volta.


 

Fuggi col mio cuore
Fuggi con la mia speranza
Fuggi col mio amore
Adesso so, in che modo
La mia vita e il mio amore possono ancora andare avanti



 

Silenzio. O meglio, ticchettio di gocce di pioggia. Lentamente apro gli occhi, ancora stordita per la caduta. Mi riparo la vista con una mano, impedendo all'acqua di disturbare la messa a fuoco del paesaggio: alberi, foglie bagnate, cielo nuvoloso e acqua da tutte le parti. Dove mi trovo? Sono ancora su Edoras? Mi alzo in piedi, cercando di fare il punto della situazione: eravamo tutti all'esterno della gilda, in un vicolo di Royal City quando, improvvisamente, una strana luce è piombata dal cielo, trascinandomi verso l'alto.
- Ma sì, ora ricordo: sono stata risucchiata da Anima - sussurro tra me e me. Concentro di nuovo lo sguardo sul paesaggio nei dintorni e il mio cervello registra ogni piccola cosa, continuando ad elaborare il mio pensiero.
- Quindi, a conti fatti...
Sgrano gli occhi.
- Sono di nuovo su Earthland.
Sono di nuovo nel mio paese natio, finalmente! Ho sognato a lungo di volerci tornare e ora sono qui. Non faccio in tempo a godermi il piacere di questa scoperta che un exceed, spuntato da chissà dove, mi colpisce a tradimento un nervo, facendomi perdere i sensi. Quando mi risveglio nuovamente mi ritrovo le mani legate da una corda scura. Ma che gli è saltato in mente a quel gatto nero? Un suono. Drizzo le orecchie e affino il mio udito. Non è un suono, sono delle voci: l'exceed sta parlando con qualcuno.
- Beh, cambiando argomento... Ho catturato una persona sospetta.
Sta parlando di me? Sarei io la persona sospetta?
- Vieni fuori!
La corda viene strattonata e, tirata involontariamente fuori dal cespuglio dov'ero, mi ritrovo in uno spiazzo erboso in mezzo al bosco, sotto gli occhi di numerose persone, le quali però non ho il tempo di osservare, troppo sono arrabbiata con il gatto.
- A-aspetta! N-non sono una persona sospetta! Ehi, anche io sono un membro della Fairy Tail...
L'exceed mi guarda torvo, il muso attraversato da un'ondata di curiosità.
- Che ti prende, gatto? Sei un exceed?
- Mi chiamo Panther Lily.
Improvvisamente, si avvicina uno strano tizio: ha piercing sul volto e dei lunghi capelli neri, bagnati dalla pioggia.
- Hai qualche problema? Stai mentendo al mio gatto, eh?
Gli altri individui facenti parte del gruppo espongono qualche frase, alle quali però non faccio molto caso, poiché sconvolta dalla situazione e dal personaggio particolare che per ultimo mi ha rivolto la parola. Ad un tratto alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare sbalordita un ragazzo alto e muscoloso, con i capelli rosa e una buffa sciarpa bianca.
Non può essere.
No, aspetta, sì che può essere: sono su Earthland, è normale che ci sia anche lui. Dopotutto, se Anima risucchia ogni tipo di magia esistente, trasportandola da un mondo all'altro e lui fino a pochi giorni fa era su Edoras, allora è stato vittima dello stesso incantesimo da cui sono stata sorpresa io.
La mia mente lavora alla velocità della luce, finché realizzo alla perfezione la circostanza e non resisto più.
- Natsu!
Con le mani ancora legate, mi lancio sul ragazzo dai capelli rosa, stringendolo in una strana presa, vagamente somigliante ad un abbraccio. Entrambi cadiamo a terra, dato che non riesco a frenare il lo slancio e così mi ritrovo a sovrastare con tutto il mio peso il povero Natsu.
- Ti ritrovato, alla fine... Il vero Natsu...
La mia felicità è alle stelle. Lacrime salate solcano le mie guance, in contrasto con le gocce dolci della pioggia che continuano a cadere dal cielo.
Ti ho ritrovato, Natsu. Finalmente, dopo due anni, le mie preghiere sono state accolte da qualcuno, lo stesso qualcuno che mi ha permesso di rincontrarti.
Vederti qui e adesso, avere riflessa negli occhi la tue espressione sconvolta, ritratto del probabile fatto che la tua mente stia ancora elaborando la situazione, è una sensazione bellissima. Il mio cuore, lo stesso cuore che tu hai rapito tanto tempo fa, facendogli conoscere la realtà e l'esistenza di un sentimento puro come l'amore, adesso sta battendo all'impazzata. Mi fa male il petto per la velocità della circolazione, ma non m'mporta. La pioggia, insistente, non dà cenno di  volersi fermare e continua a battere sui miei capelli candidi e sui miei vestiti fradici, rendendoli pesanti e scomodi, ma non mi interessa. L'unico pensiero che in questo momento merita la mia totale attenzione, l'unica cosa che mi riguarda è l'essere uniti e insieme. Siamo solo io e te, di nuovo. Per due anni ho desiderato tanto rivedere i volti conosciuti dei miei amici, dei miei veri amici e per due anni ho bramato più d'ogni altra cosa rivedere il tuo. Solo adesso comprendo la natura del mio desiderio: non importa dove mi trovi, se su Edoras o su Earthland, l'importante è che tu sia con me. Perché, caro Natsu, ovunque mi trovi, se sono con te, io mi sento a casa.


 


Nel tuo cuore e nella tua mente
Rimarrò con te per sempre
Se ne avrò la possibilità, allora lo farò
Andrò ovunque tu andrai


 

Eccoci qui, di nuovo in gilda, di nuovo insieme. Beh, "insieme" si fa per dire: è quasi una settimana che sei tornata e ancora non sono riuscito a parlarti, a causa dei festeggiamenti che si stanno prolungando da ben 5 giorni senza interrompersi. Dopo quell'abbraccio del nostro ritorno da Edoras, non ho più avuto occasione per passare un po' di tempo con te. Mentre sono seduto davanti ad una fantastica coppa gelato al gusto di fragola e cioccolato al peperoncino, osservo i miei amici gioire e festeggiare: sul palco, Mirajane sta cantando l'ennesima canzone di bentornato, accompagnata dall'irritante suono della chitarra di Gajil; contemporaneamente Gray sta letteralmente scappando dalle grinfie di una Lluvia desiderosa di un ballo di coppia, Erza è impegnata in un duello a braccio di ferro con Elfman mentre Lucy volteggia sulla pista, guidata in un valzer dal suo fido partner Loki e Happy, Charle e Wendy sono impegnati nell'assistere ad una sfida di bevute tra Cana, Macao e Wakaba. Non riesco a trattenere un sorriso ad una vista di tale gioia e felicità. Lancio un occhiata fuori dalla finestra: il cielo è intriso di un arancione acceso e il sole è oramai una perfetta circonferenza rossa, seminascosta da qualche nuvoletta rosa. È quasi il tramonto.
- Aaah, facciamo un po' di movimento - borbotto sottovoce.
Dopo ben 10 minuti di pausa gelato, ho bisogno di sgranchirmi le gambe, così decido di andare ad ammirare il tramonto. Mi alzo, imbocco le scale che portano al piano superiore della gilda e mi dirigo verso il terrazzo esterno che, con mia grande sorpresa, è privo di qualsiasi anima viva, salvo una figura appoggiata sulla ringhiera. Mi avvicino, cercando di capire chi sia l'unica persona non interessata al concerto e mi accorgo, con maggiore stupore, di riconoscere la festeggiata, intenta a godersi il panorama gustando una granita alla menta, la sua preferita.
- Ehi, Lisanna! Perché sei qui da sola? Non scendi giù a divertirti?
La ragazza si gira di scatto, forse colta di sorpresa dalla mia voce squillante.
- Ehi, Natsu. A dire il vero, dopo giorni di celebrazione, volevo stare un po' da sola a guardare il tramonto.
Mi appoggio alla ringhiera, vicino a lei. Una piacevole brezza mi muove i capelli, rendendoli ancora più scompigliati di quanto non siano già. Quanti ricordi porta con sé questo momento della giornata: ricordo la prima volta che lo abbiamo ammirato insieme, fuori dalla nostra piccola capanna, ricordo l'atmosfera di pace e serenità che aleggiava intorno a noi, e ancora, ricordo il tuo sguardo sognante mentre osservavi il sole fare capolino dietro le montagne.
- Grazie, Natsu.
Le tue parole mi giungono all'orecchio quasi come un sussurro, mentre i tuoi occhi continuano a scorgere il cerchio di fuoco dietro le nuvole.
- E di cosa?
- Hai mantenuto la tua promessa. Sono sparita di nuovo e tu sei tornato a cercarmi. È vero, non l'hai fatto coscientemente e in quel momento di trovavi su Edoras per puro caso, dovendo salvare i nostri compagni di gilda, ma sei comunque venuto. E ora sono qui e ti ringrazio per questo.
Lisanna, Lisanna, sei sempre la stessa. Mi ringrazi per cose di cui non vale la pena, ti preoccupi dei particolari più insignificanti che altri tralascerebbero.
- Non mi devi ringraziare. Anzi, sono io che dovrei scusarmi per averci messo tanto nel riportarti a casa.
Lentamente, il tuo sguardo si posa sul mio viso e  i miei occhi neri come le tenebre affondano nei tuoi blu oltremare, così limpidi e sinceri, così rassicuranti. Vorrei dirti tante di quelle cose, Lisanna, ma il mio cervello è totalmente sconnesso dalla mia bocca.
Poi, tutto succede così velocemente che quasi non mi accorgo di quello che sto facendo: le mie mani, autoritarie, si muovono da sole, afferrando dolcemente il tuo viso e avvicinandolo al mio; i tuoi occhi si chiudono, seguiti dai miei e le nostre labbra si incontrano in un bacio dolce, che sa di menta e gelato alla fragola. Assaporo il momento, desideroso che questo nostro contatto possa non finire mai. Un vortice di emozioni mi pervade e nella mia mente echeggia solo il richiamo del tuo nome: Lisanna, Lisanna. Infine, quando i miei polmoni richiedono aria, mi stacco da te con gentilezza. La prima cosa che noto quando riapro gli occhi sono le tue iridi lucide, rese ancora più azzurre dal riflesso del sole ormai tramontato. Le tue braccia mi cingono in un abbraccio, da cui traspare tutto l'affetto che provi per me.
- Ti amo.
- Anch'io, Lisanna, anch'io.
- Ti prego, non mi lasciare, Natsu.
- Te lo prometto: non ti lascerò sola, mai più.
E le nostre labbra si incontrano di nuovo in un bacio, questa volta più passionale, sigillo indelebile della nostra nuova, importante promessa.


 

Se potessi tornare indietro
Andrò ovunque tu andrai

Se potessi farti mia
Andrò ovunque tu andrai







Angolo dell'autrice:


Salve a tutti! :)
Per prima cosa, ci tengo a precisare che questa è una storia iniziata qualche tempo fa, ma, dato che non ero molto soddisfatta del risultato, non avevo la minima intenzione di pubblicarla. Pochi giorni fa però, in seguito ad una costruttiva e piacevole chiacchierata con AgelessIce, mi è venuta l'ispirazione per terminarla e il coraggio di caricarla. Quindi, ritengo più che opportuno dire che questa fanfiction, prima NaLi nella storia delle fic di karikeehl, è interamente dedicata a AgelessIce.
Seconda cosa: per correttezza, lascio scritto che tutti i dialoghi della storia, salvo quelli dell'ultima parte, sono stati tratti dall'anime.
Terza cosa (abbiate pazienza ^^'): ringrazio tutte le persone che saranno così magnanime da leggere questa song-fic! Ovviamente, semmai qualcuno desiderasse lasciare una recensione, sarò più che felice di accettare sia commenti positivi sia negativi sia consigli di ogni genere. ^-^
A presto! :)
karikeehl
   
 
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