The end of the world

 

 

-Potremmo esplodere. Ci pensi mai, Seb? Soltanto noi due. Così tanta luce, così tanto calore. Sarebbe bellissimo.-

Jim è attorcigliato tra le gambe di Sebastian, mentre fuori dalla finestra il mondo dorme un sonno di tuoni. Stanno guardando un film vecchio, in bianco e nero, c’è una donna con un vestito corto e un cappello a tesa larga che piange perché il treno sta per partire e lui non tornerà mai più. In realtà tornerà dopo un paio di mesi, questo film l’hanno già visto, ma lei non lo sa. A Jim piace, che le persone non sappiano. Gli piace vederle danzare nella loro palla di vetro, creature stupide e piccole come formiche. Gli piace romperla, la palla di vetro. Domani toccherà a quella di Sherlock, poi chissà. Nel frattempo c’è Sebastian.

Non lo romperebbe mai, Sebastian. E’ suo, soltanto suo, è la cosa più sua che abbia mai avuto in tutta la sua vita, e quello che è suo non si tocca.

-A dirla tutta non ci ho mai pensato, a esplodere. Non dovresti pensarci nemmeno tu, capo.-

-E’ per quel fatto che dopo si muore?-

-Sì, è abbastanza per quel fatto che dopo si muore.-

Jim ci pensa su mentre succhia un leccalecca. L’ha rubato Sebastian nel bar sotto casa, apposta per lui. Avrebbe potuto comprarlo e basta, ma lo conosce così bene, il suo Sebastian.

-E se fosse la fine del mondo? Esploderesti con me, se fosse la fine del mondo? Io esploderei con te. Solo con te. Saremmo magnifici, Seb. L’ultima cosa che tutti quanti vedrebbero, io e te, che bruciamo e bruciamo e bruciamo...-

Sebastian pensa che sia una delle più grandi cazzate che abbia mai sentito, ma anche una delle più belle. In fondo la sua vita è fatta di cazzate grandi e belle, quindi sarebbe per lo meno un modo coerente di andarsene.

-Lo faresti? Alla fine del mondo, con me. Potrei farlo da solo, ma non ci sarebbe così tanto gusto. Con te è meglio. Lo faresti, Seb?-

-Potrei farlo. Ci sarebbe da discutere il pagamento degli straordinari, ma potremmo rimandare la questione a dopo la fine del mondo.-

-Me lo prometti, Seb? Esploderemo insieme?-

-Come vuoi, capo.-

Jim si volta e gli morde le labbra, forte, finché non sente il sapore di ferro del sangue che gli bacia la lingua, e ancora, e ancora, e ancora. Domani romperà la palla di vetro di Sherlock, poi chissà. Nel frattempo c’è Sebastian.

I titoli di coda, uno dopo l’altro, scivolano piano piano sullo schermo del televisore.

 

 

 

 

 

Angolino

Oggi ho sonno quindi niente angolino. Vi dico solo che è per lo Sherlothon, qui (http://sherlockfest-it.livejournal.com/23362.html#comments), nello specifico per il prompt #4 del terzo turno, questo (http://25.media.tumblr.com/tumblr_lygiggpph91qa9a5to1_r1_500.png).

Il mio beta è un uomo meraviglioso ed è Il_Coso (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=64488), e lo ringrazio tantissimo perché sì. Addio.