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Autore: skiyes    06/06/2012    4 recensioni

'E mi dispiace per quello che ti ho detto prima al telefono, non è vero che ti detesto, tantomeno che non vorrei averti mai conosciuto, perché diamine…tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata.'

 
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fallen


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‘E pensare che tutto quello di cui potevi aver bisogno ce l’avevi proprio qui’.

Sono intrappolata in questa buia macchina da forse più di un’ora.
E’ notte fonda ormai, non vedo niente fuori dal finestrino, è tutto così cupo e tetro.
Un brivido mi attraversa la schiena facendomi sussultare.
Ho freddo. Il gelo mi sta attanagliando le ossa.
Odio dicembre. Mi fa deprimere ancora di più.
Mille pensieri mi vorticano in testa, centinaia di momenti perduti mi passano davanti agli occhi.
Ci sono così tanti problemi nel mondo: L’estinzione delle balene, la formazione di un probabile buco nell’ozono, la fame nei paesi meno sviluppati, le crisi economiche che generano spietate povertà, probabili scioglimenti dei ghiacciai…
Infiniti disastri che continueranno a minacciare l’uomo fino alla sua fine.


Ognuno ha la sua pena. O condanna, comunque.
In alcuni casi tutti e due.
E la mia sei tu Justin.
Sei stato tutto per me.

Una debole risata echeggia nell’abitacolo.
Solo pochi istanti dopo, con lo sguardo perso nella nebbia, mi accorgo che è la mia.
Ed è buffo, perché in questa situazione mi aspetterai qualsiasi reazione diversa da questa.
Ma sono troppo stanca. Le forze per piangere non le ho più da tanto tempo, tantomeno per continuare a farmi domande a cui non saprei mai rispondere. E che tanto non ti chiederò mai.
Ti amo, lo sai. Come sei consapevole che lo farò fino alla fine delle fini.
Vorrei odiarti, ma non ci riesco. E riflettendoci provare un simile sentimento sarebbe un lusso che non ti meriteresti nemmeno.
Spero tu sia felice.
Sai…La fama, il successo, tutti quei soldi…
Cose che quando eri un semplice ragazzino –uno dei tanti, ribelle ed iperattivo come l’adolescenza dettava-, non avresti mai immaginato di possedere.
Ed invece, guarda dove sei ora.. Piccola super star.
Sei un idolo. Un esempio per mille ragazzine con zero certezze nella vita. Una sorta di eroe.
Il Batman che lotta per dar speranza alle persone.
Ti odio Justin, lo sai. Come sei consapevole che lo farò fino alla fine delle fini.


Sospiro pesantemente e appoggio la testa al finestrino ormai appannato.
Mi manchi da morire e vorrei che fossi qui.
Accanto a me.
Vorrei che ora, in questo esatto momento, aprissi questa dannata portiera e mi dicessi che sei tornato per restare. Che mi abbracciassi così forte da farmi mancare il fiato. Che mi scostassi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, come tu amavi fare, e mi guardassi negli occhi.
I miei contro i tuoi.
E che mi sorridessi come solo tu sai fare.
Come in quei film di Bellini, quelli che ti piacciono tanto...
Dio Justin.
Ti odio!
Mi fai schifo!
Come hai potuto? Vedi come sto? Ti rendi conto..Dio!
Non..Non capisco perché tu mi abbia lasciata qui.
Mi hai abbandonata!
Ed io ti avrei inseguito in capo al mondo se solo me l’avessi chiesto! Cazzo, cazzo, cazzo..
Ma hai preferito lei.

Chiudo gli occhi cercando di scacciare quel pensiero che da troppo tempo preme sulla mia testa.
Ma è inutile. E’ incancellabile. Come se fosse inciso con il ferro rovente nella memoria.
Una lacrima scende lungo la guancia.
La sento scivolare giù veloce ed arrivare alle mie labbra dischiuse.
E’ salata.. come normale sia d’altronde.
Intanto immagini scorrono tra i miei occhi, ed io sono costretta a vedere questo non voluto spettacolino.

Tu che sorridi, le fossette che prendono forma armoniosamente.
I denti perfettamente bianchi che splendono nella luce di quel giorno.
Una tua mano che si allunga verso di me, quasi come se volessi invitarmi in una ballata romantica.
Amore.
Questa parola lampeggia nel tuo essere.
Il mio cuore che si ferma dalla felicità, tutto così incredibilmente surreale.

Non riesco a respirare.
Righe offuscate mi stanno circondando.
Era ora…


Una spalla che si scontra sulla mia, una ragazza di spalle che mi supera, correndo…
Cloe?
Tu che le prendi il volto delicatamente tra le mani, con paura quasi di rovinare il suo viso di porcellana.
Lei che sgrana quegli occhi azzurri che ho sempre desiderato possedere e che avvolge le sue braccia intorno al tuo collo, avvicinandoti ulteriormente a lei.
Vorrei separarvi, urlare di smetterla… Ma sono così shoccata che non riesco nemmeno a muovere un dito.
E poi, oddio no!
Quelle cose scarlatte, che servono per parlare, mangiare, scambiare parole dolci e..amare, che si toccano con foga quasi.
Crack.
Qualcosa si è rotto.
Qualcosa che solo io conosco, e che forse è troppo tardi- ormai- per essere confessato.
Qualcosa che forse…


Sussulto.
Credo…
Magari…
Forse…
Sarebbe...
E se…
Esito.


Si è rotto.
Non si può cambiare.
Ormai è andato.
Come un cavallo zoppo.
Per quanto possa resistere…non durerà a lungo.
Finirà?
Finirà.

Spalanco la portiera con forza.
Mi precipito fuori dalla macchina di Kenny e, senza preoccuparmi di chiudere l’anta, corro nell’oscurità.
L’aria invernale mi schiaffeggia il volto per ogni passo che sto facendo.
Ma fa meno male di quelle emozioni che ho provato troppo ripetutamente.
Mi dispiace Kenny.
So che mi vuoi bene, che accompagnarmi a casa era un tuo compito, che ti sentirai in colpa per chissà, forse tutto il resto della tua vita, e che non ti darai mai in pace.
Ma ognuno ha i suoi problemi.
E per me è arrivato il momento dell’affrontare il mio, capisci?

Corro, corro e corro.
Mi manca il fiato e un dolore opprimente mi preme i polmoni.
Ma devo farcela.
Manca poco.
Davvero po….poco.

‘Staremo sempre insieme, non essere cretina!’.
I tuoi occhi ardono nei miei.
‘Ti credo’. Sussurro piano, ho paura di rovinare la magia. ‘Dove ci sarà l’uno ci sarà sempre l’altro’.
Annuisci serio e ti avvicini ancora di più.
Sento il tuo fiato solleticarmi l’orecchio.
Fremo appena sento una leggera pressione sulla guancia sinistra.
Ti prego Justin, non staccare le tue labbra da li. Ho bisogno di sentirti qui. Ho bisogno di te.
‘Mi chiamerai vero?’. Squittisco fissando un punto impreciso della mia parete giallognola non appena ti allontani.
Ridacchi e mi prendi il volto tra le mani, mille bollicine danzano dentro di me.
Oddio Justin! Che mi sta succedendo?
‘Tutti i giorni. E se sarà necessario anche più di una volta al giorno’.
Ti sorrido, mi manca il respiro. Sono così..felice!
Credo di amarti davvero.
Ma è giusto che tu vada e che rincorra il tuo sogno.
Parlare con Pattie è servito. Quando si ama qualcuno è giusto lasciarlo andare, così che possa seguire la propria strada. Perché ne sono certa, lui è destinato a qualcosa di grande.
‘Sarò sempre qui’. Mi appoggi una mano sul petto, delicatamente.
‘E se avrai bisogno di me, chiamami, correrò da te’. Una tua mano si appoggia al mio viso e inizia ad accarezzarmelo.
Passa qualche istante e ti guardo negli occhi, incatenandoli ai miei.. ‘Te lo prometto’.


Le luci di Stretford non sono così radiose come mi aspettavo, ma illudermi è uno dei miei passatempi preferiti, quindi non importa.
E’ la seconda volta che salgo sopra il tetto dell’Avon Theatre.
La prima è stata con Te.
Ricordo ancora quando mi hai confessato la tua più nascosta e grande paura: La solitudine.
Sei uno stupido, Jey! Come solo puoi pensare di ridurti a non aver nessuno accanto?
Sappi che non lo sarai mai, intendo solo.
Avrai sempre con te le Beliebers, quegli angeli meravigliosi che crederanno in te fino alla morte.
Avrai sempre Pattie, Scooter, Kenny, Selena, Ryan, Chaz, Caitlin, Chris..E tutti i tuoi compaesani di Stratford. Nessuno ti volterà le spalle. Nemmeno io, cretino!
E nonostante mi hai lasciato con quelle parole troppo perfette…
E sebbene tu mi abbia illusa in un modo orribile, facendomi soffrire come una dannata…
Ti perdono.
E mi dispiace per quello che ti ho detto prima al telefono, non è vero che ti detesto, tantomeno che non vorrei averti mai conosciuto, perché diamine…tu sei la cosa migliore che mi sia capitata nella vita.
Ti amo Justin.
Non c’è altro da dire.
E se tu non manterrai la promessa, vorrà dire che l’eroe della situazione questa volta sarò io.
Lo sto facendo per noi Justin.
E per quella tua promessa.


Sto affrontando la mia paura: Volo.

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Ciao ragazze, scusate questa pessima OS, ma mi annoiavo e..niente, ho iniziato a scrivere qualcosa ed è venuto questo.
Sono la prima a non sopportare le cose troppo drammatiche ma boh, cioè.. è nata ‘sta schifezza e basta ( tra l’altro non avevo nemmeno intenzione di scrivere qualcosa su JB).. DD:
ahah.
Spero che questa os non vi abbia impietosito come ha fatto con me e che magari qualcosa ve l’abbia fatta provare (oltre alla repulsione lol).
Amo Justin, è la mia vita, non accetto repliche.
Non ho altro da aggiungere.
Grazie se siete arrivate fin qui, siete fantastiche! (-:
Un bacio, 

Sara.


   
 
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