07/06/2012
5 recensioniShut up, and sleep with me,
Eustassya
-E con questo la riunione è aggiornata, signori.- concluse Law, soddisfatto.
-Mangiamo?- domandò Luffy che pregustava il banchetto gentilmente offertogli dal Chirurgo della Morte.
-Ma non pensi ad altro?!- borbottò di contro Kidd, a braccia conserte -E comunque, conclusa un corno!-
-Che cosa non hai capito, Eustassya?-
-Perché cavolo non mi hai avvertito prima di fare la proposta anche a ‘sto coso?!- esclamò indicando Luffy.
-Te l’ho già spiegato perché. E comunque più siamo e meglio è.-
-Oh, certo, allora, dato che ci siamo, chiamiamo anche Drake.-
-Certo, anche lui.- Quando Kidd metteva su quelle scenate di gelosia era peggio di una donnetta isterica. Molto peggio, uno spettacolo indecente, ma pur sempre divertente. -Sarà divertente, anche se quattro capitani starebbero un po’ stretti.-
Dentro un letto, era sottinteso. Law sorrideva quando voleva sott’intendere qualcosa e aggrottava sensualmente le sopraciglia. Quando lo faceva, Kidd sudava freddo, perciò stare con Law era come stare con l’influenza e non c’erano medicine di sorta.
-Traffy, io ho fame.- insistette Luffy, infischiandosene altamente dei discorsi fra i due, lasciando la stanza.
-Torna qui Mugiwaraya!- Law lo acchiappò di fortuna con la Room e lo trascinò nella stanza. -La cucina non è da quella parte!-
-Seriamente, non è che mi vada di scoparti insieme a quel… quel coso gommoso.-
-C’è anche Drakeya.- disse Law alzandosi, con nonchalance, al che Kidd inorridì.
-Stai scherzando, vero?- già, e lui ci aveva quasi creduto.
Law gli fece un sorrisetto infido e lo invitò a seguirlo. Nella sua cabina, sul suo letto, seminudo c’era
-DRAKE?!-
Kidd non sapeva se essere sorpreso, incazzato o cosa perché…
Drake dormiva pacificamente, la bocca semichiusa e i ciuffi ribelli scomposti sul cuscino, i pantaloni attillati calati quanto bastava a scorgere l’inguine, cavolo, solo a vederlo così, innocente (per quanto possa sembrare innocente uno che si trasforma in un tirannosauro) e indifeso, per non parlare della coda che ondeggiava oltre il materasso tracciando pigri cerchi sul pavimento...
Era un invito, un invito bello e buono.
-Che ci fa lui qui?- avrebbe voluto chiedere a “Traffy” ma purtroppo un groppone di saliva gli aveva ostruito la gola, perciò emise un verso strozzato di disapprovazione.
Un fruscio di abiti e gli altri due capitani gli sfilarono accanto, nudi.
Completamente nudi.
Altri fruscii, ed ecco Drake, nudo anche lui, sempre dormiente, sempre ignaro. Perché, si chiese Kidd, perché sentiva desiderio di quel gesto proibito?
E perché lo sentiva come proibito?
Di solito se voleva qualcosa se lo pigliava senza tanti convenevoli, ma in quel momento era come terrorizzato all’ardua lotta che gli si presentava.
Law, Luffy, Drake, Law, Luffy, Drake, scorse gli occhi dall’uno all’altro, sempre più velocemente, sino ad avere il capogiro, sentì il proprio corpo supplicare di prendere una decisione.
Law sensualmente infido, Luffy sensualmente innocente, Drake sensualmente indifeso.
E lui, sensualmente indecente, le mani nodose slacciarono la cintura, si sarebbero stati stretti in quattro in quel letto e Diez Drake avrebbe avuto un risveglio alquanto movimentato.
Law e Luffy lo accolsero nel letto, si strinsero al suo corpo e cavolo, non era da lui fremere di desiderio così, ma cazzo se era eccitante. Strappò un bacio a Luffy che lo travolse per il suo impeto, il gusto della sfida, mentre la mano di Law scivolò lungo il suo addome carezzandogli il sesso, stringendoglielo con forza fino a farlo urlare.
-Che cazzo fai!?- sbraitò inferocito. Law gli lanciò un’occhiata strana, quasi infastidita, poi gli sorrise, derisorio.
-Stavi facendo un bel sogno, Eustassya?-
Kidd inarcò le sopraciglia e si guardò intorno. Era nel letto di Law, da solo. Le lenzuola erano intatte, non vi era la presenza di nessuno, eccetto che di loro due.
-Allora?-
Sì, era solo un sogno schifosamente eccitante… Kidd provò una punta di dispiacere.
-Devi essere davvero esausto, Eustassya.- affermò Law buttandosi a sedere sul letto, mezzo nudo, la pelle bagnata, fresca di bagnoschiuma.
Kidd rammentò della battaglia, poi della cena e poi della doccia, toccava a lui dopo di Law, ma la stanchezza aveva avuto il sopravvento e neppure la prospettiva di una bella scopata l’aveva tenuto sveglio.
Certo la sua erezione non gli avrebbe permesso di dormire per le prossime ore a venire, la libidine causatagli da quel sogno necessitava d'essere sfogata.
-Sei tu che ci metti troppo a fare la doccia.- sbottò lasciando gli abiti sul letto ed infilandosi in bagno.
Lasciò che l’acqua portasse via le sue agitazioni, almeno quanto bastava per non apparire troppo smanioso agli occhi del medicastro. Canticchiò qualcosa e si rilassò, almeno finché non sentì “sua maestà” reclamare.
-Eustassya, chiudi il becco e porta qui il culo!-
-Agli ordini!- rispose sarcastico, pronto a prendersi il culo che gli spettava e che trovò ben avvolto nella sua pelliccia.
Vide Law e la perversione indifesa di Drake rimase solo il sogno che era. Law era perverso in ogni cosa ed era reale, lì, sul letto, il corpo nudo avvolto nella pelliccia, i capelli scuri ordinati e… un cazzo di orsacchiotto di peluche, bianco, abbracciato. Non seppe cosa lo trattenne, ma procedette piano, fino al letto.
Inarcò il sopraciglio in una tacita domanda, mordendosi appena le labbra.
-Shut up…- risposero le labbra scure e morbide dell’altro, assumendo quella piega sensuale che gli mandava il sangue ai coglioni -Shut up, and sleep with me, come on…-
Si diede un pizzicotto, giusto per assicurarsi che quella voce roca fosse reale. Ebbene lo era, peccato che sarebbe presto diventata piuttosto acuta, ma Kidd non si lasciò ripetere l’invito due volte.