Sto piangendo.
mentre
tutto il mondo
va avanti, io
torno dietro, verso
il luogo dove
ci siamo visti
l'ultima volta.
Piano piano il
dolore si fa
sempre meno forte,
e il dolore
fa spazio alla
rabbia, e gli
alberi da sfondo
si tramutano nelle
mura di quel vicolo.
Io e te litighiamo,
ma la discussione si
fa sempre meno forte,
fino a calmarci,
a ritrovarci, a placarci,
a riscoprirci.
Usciamo dal vicolo
mano nella mano,
ogni giorno ci innamoriamo
sempre di più,
ogni giorno i tuoi
occhi diventano
il più bel quadro che
io abbia mai visto,
e il tuo corpo diventa
il desiderio più grande
che potessi avere.
Lo sfondo va a ritroso
mentre noi andiamo avanti
sempre più forti,
più innamorati.
Le nostre parole,
incomprensibili, diventano
la nostra lingua, e ci
capiamo solo noi.
Ogni giorno dimentichiamo
lati di noi un attimo prima
conosciuti,
e tutto diventa sempre
più un mistero,
una dolce incognita,
abbiamo sempre più timore
di parlarci, come
se una sottile barriera
ci dividesse, nel modo più
dolce possibile.
Poi arriva il nostro primo bacio,
un'esplosione di sensazioni
che lascia un risultato paradisiaco,
mistico, toccare il cielo
con una mano e tenerlo un po'
stretto nel pugno, e un po'
stretto nel cuore.
Diventiamo conoscenti, ciò che ci
lega è oramai interesse, curiosità,
la voglia di conoscerci meglio,
il desiderio proibito aumenta
ed è l'arma fondamentale.
Ti ho appena incontrato,
il treno sembra tornare indietro,
mentre noi andiamo avanti,
ti sto conoscendo e mi piaci,
ma pian piano il sentimento
sparisce, svanisce, per entrambi.
Mi presento, ti presenti,
poi ognuno va per la sua strada
su quel treno, tu siedi fronte
a me, io abbasso lo sguardo
e non ti fisso più.
Poi ti alzi, scendi,
indaffarata, preoccupata.
Ti vedo girare l'angolo
della stazione e poi ti
perdo per sempre.
Esci dal treno,
prossima fermata
indifferenza, non ci conosciamo,
tu la tua vita, io la mia.
Poi un salto in avanti,
tutto torna normale,
tutto ritorna in quel vicolo
ed io torno a soffrire,
come se avessi perso la cosa
più importante della mia vita,
e tu, tu giri quel vicolo,
proprio come quel giorno,
e io ti perdo per sempre di vista.
Fuori da quel vicolo,
fuori dalla mia vita.
Chiudo gli occhi,
respiro,
li riapro.