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Autore: Moonlight_in_the_dark    07/06/2012    3 recensioni
Ciao a tutti! questa è la mia prima fanfic su Bleach ed è una IchiHime.
E' una one-shot che parla di un episodio avvenuto nei mesi nei quali Ichigo ha perso i suoi poteri ma non ha ancora il Fullbring. Spero che vi piaccia :)
Ichigo non ha mai saputo spiegarsi il perché ma dopo quelle parole gli era venuta una fitta a cuore. Non perché pensasse che lei fosse debole e che non fosse in grado di difendersi, però non aveva pensato che potesse proteggere prioprio lui che l'aveva salvata svariate volte.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cold inside me.

 

 

 

Tutti sapevano che Ichigo non combatteva per ego o per divertirsi.
La sua era una ragione che possiamo definire 
giusta.

Per proteggere le persone che amava era diventato uno Shinigami, aveva combattuto contro centinaia di hollow, si era persino messo contro la Soul Society per salvare una sua amica. Era andato nell'Hueco Mundo e aveva battuto gli Espada, aveva addirittura rinunciato ai suoi poteri da Shinigami e a combattere per sconfiggere Aizen. Ma per quanto potesse essere nobile la ragione per la quale Ichigo si batteva, lui non apprezzava di certo la morte del nemico, però le sensazioni forti che provava in battaglia, quando scontrava la sua spada con l'avversario e poteva così capire le sue emozioni e perché stavano affronando, erano alcuni dei motivi per cui era sempre pronto a lanciarsi in qualche pericolosa avventura.

 

Orihime lo amava per questo. Quando lui le aveva teso la mano a Las Noches e le aveva detto di tornare a casa insieme, lei che già sapeva di amarlo, aveva compreso che non sarebbe mai stato veramente felice se avesse smesso di fare ciò che lo rendeva orgoglioso della sua forza. Si era sentita persa, impotente, quando lo aveva visto cadere sotto le mani di Ulquiorra, non aveva saputo fare niente tranne che piangere e tentare di salvarlo, inutilmente. Lei aveva una fiducia inimmaginabile nei confronti di quel ragazzo, gli avrebbe lasciato la vita nelle sue mani, perché come si era rialzato quella volta dopo che lei lo aveva chiamato disperatamente, Ichigo non si arrendeva e mai lo avrebbe fatto. Avrebbe protetto tutti i suoi cari e anche senza i suoi poteri, avrebbe comunque trovato un modo.

 

 

...................

 

In quel tardo pomeriggio il sole stava tramontando e il cielo si era dipinto di arancione, come i capelli di quel ragazzo, che stava tornando a casa dopo una lunga giornata di scuola.

Non si rese conto di quello che accadde dopo, forse perchè successe tutto abbatanza velomente. Fatto sta che si era ritrovato con una ferita all'addome e una alla spalla. Un hollow aveva pensato, forse gli era andato addosso per sbaglio, visto che nè lo poteva vedere né poteva percepire la sua presenza. Aveva provato a colpirlo con qualsiasi cosa gli capitasse a tiro: un bastone, un grosso sasso,la sua cartella, ma pareva non funzionare, quel bestione era troppo forte per lui. Non era da Ichigo scoraggiarsi in quel modo o essere sconfitti da un hollow che seppur grande, pur sempre di basso livello, ma da quando aveva perso i suoi poteri riusciva a battere solo i bulli che tormentavano i ragazzini.

Alll'inizio era riuscito a parare e schivare qualche colpo grazie ai suoi riflessi acquisiti in battaglia ma poi quel mostro lo aveva colpito, una, due volte e lui era crollato a terra perdenso i sensi.

 

 

 

Quando riaprì gli occhi era nella sua stanza e accanto al suo letto c'erano le sue due sorelle e il padre. Erano tutti contenti che stesse bene, ma nessuno parlò di quel che gli era capitato. Ichigo pensò che forse, suo padre, per non turbare le sue sorelle, non avesse raccontato loro cosa era successo ed effettivamente nemmeno lui sapeva cosa realmente fosse accaduto dopo che era svenuto. L'unico ricordo vhe aveva era una dolce voce, somigliante a quella di sua madre, che lo rassicurava e che gli diceva che sarebbe andato tutto bene.

- Papà - disse Ichigo dopo che Yuzu e Karin ebbero lasciato la sua stanza

- grazie per avermi salvato da quell'hollow -.

- Ichigo non sono stato io -

- Allora ringrazia Ishida -

- Non è stato nemmeno lui.. e neanche Sado. E' stata Orihime a salvarti -.

 

Ichigo non ha mai saputo spiegarsi il perché ma dopo quelle parole gli era venuta una fitta a cuore. Non perché pensasse che Inoue fosse debole e che non fosse in grado di difendersi, però non aveva pensato che potesse proteggere prioprio lui che l'aveva salvata svariate volte. Forse quella fitta era stata provocata anche dalle parole di suo padre.

- Quando sono arrivato da te, dopo che Orihime mi aveva chiamato, lei aveva sconfitto l'hollow e ti aveva già curato. Ha detto di portarti a casa e di farti riposare, poi se n'è andata -.

Ichigo non capiva il comportamento della ragazza: di solito vegliava su di lui finchè si riprendeva, certo poteva pensare che fosse la sua timidezza ma conosceva Inoue Orihime da un po' e quello non era il suo modo di fare.

 

 

 

...................

 

 

 

Dopo aver accarezzato la foto del suo adorato fratello e aver recitato una preghiera per lui, benché fosse già molto tardi, Orihime prese una felpa, spense la luce del soggiorno e uscì di casa.

Non aveva voglia di stare tra quattro mura e non aveva sonno, aveva solo voglia di camminare, di andare dove la portassero le gambe.

L'aria era fresca e ogni tanto qualche folata di vento le faceva ondeggiare i capelli, non aveva freddo eppure sentiva una sensazione di gelo dentro di sè. Non riusciva a spiegarselo, ma era come se il freddo che normalmente si sente attraverso la pelle lei lo sentisse all'interno del suo corpo, nel suo cuore. Alzò gli occhi al cielo per ammirare le stelle, quelle sfere luminose tanto lontane da sembrare irranggiungibili, quegli astri che fanno sognare le persone, ma il cielo era coperto dalle nuvole e lei non riusciva a vedere nient'altro che la flebile luce della luna, che ogni tanto compariva.

 

Senza rendersene conto era arrivata davanti a casa Kurosaki ed era di fronte alla finestra di Ichigo. I suoi occhi sembravano scrutarla, guardarci attraverso per vedere il ragazzo, ma in realtà erano persi nel vuoto.

Quando Orihime si accorse di essere lì non provò imbarazzo, come avrebbe fatto solo pochi giorni prima, non capiva nemmeno lei cosa provasse. E in quel momento iniziò a piovere. Ma a lei non importava di bagnarsi, rimase lì ancora per qualche tempo finché non si rese conto di quello che realmente sentiva in quel momento.

Così si mise a correre, non sapeva dove stava andando, voleva solo allontanarsi da quella casa.

 

Voleva allontanarsi da lui.

 

Voleva allontanarsi da Ichigo, per il quale quel pomeriggio era stata disposta a uccidere.

Uccidere per proteggere avrebbe potuto dire alla sua coscienza per discolparsi, per non avere sensi di colpa.

Ma mai nella sua vita Inoue Orihime aveva desiderato uccidere, nemmeno un suo nemico, nemmeno un hollow, perché gli hollow prima erano umani, anche suo fratello lo era stato, però lei non lo aveva ucciso anche se l'aveva ferita, ma l'aveva fatto Ichigo per lei.

 

Ecco cos'era quel freddo che provava dentro, tutti quelli che Kurosaki-kun aveva ucciso per lei, ora ne sentiva il peso.

  
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