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Autore: Sacchan_    08/06/2012    3 recensioni
E' la festa in maschera tipica di carnevale pertanto fai calare anche tu la maschera sul tuo volto mentre nel frattempo abbassi il corpetto un pò più giù delle spalle. Avevi solo sei anni l'ultima volta che ti hanno vista, adesso ne hai sedici; puoi osare mostrando a tutti la donna che sei diventata. Senza esitazione, spingi le ante del portone.
[Momentaneamente sospesa, ho deciso prima di iniziare una revisione totale dei capitoli e poi di continuarla]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kaito Shion, Miku Hatsune
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Cantarella: MikuxKaito Version
Autore: _Flowermoon_
Rating: Arancione
Avvertimenti: Lievi cenni, molto accennati, di incesto; in più in questa fan-fiction Kaito e Miku sono cugini.
Disclaimer: Nulla di quanto da me scritto mi appartiene, tutto è di proprietà dei rispettivi autori. 

In verde: Miku
In blu: Kaito 
Tutti gli altri personaggi dei Vocaloid che compariranno avranno il loro colore caratteristico. 

CANTARELLA: MIKUXKAITO VERSION
-PROLOGO-





I tacchi risuonano sulle piastrelle del pavimento immensamente rettilineo e profondo mentre il fruscio dello strascico di pizzo nero, che striscia il terreno, accompagna ogni tuo passo; il lungo vestito, d'ebano e alabastro, avvolge i fluidi movimenti. 

Arrivi alla fine di quel lungo corridoio trovandoti davanti ad un portone di legno scuro decorato da ghirigori oro e argento. 
Sai cosa ti aspetta al di là di quella porta: l'alta società che hai sempre sognato e le feste danzanti accompagnate dal ritmo della musica d'orchestra. 
Potresti dire che questo è il giorno più bello della tua vita: il giorno del tuo ingresso nell'età adulta, per non parlare del fatto che è anche il tuo sedicesimo compleanno.
Ma la festa a cui partecipi non è un semplice ricevimento: questa è la festa in maschera tipica di carnevale, pertanto fai calare anche tu la maschera sul tuo viso e abbassi il corpetto un po' più giù delle spalle, facendo mostra di quella curva delicata in mezzo al petto, che tutto lascia all'immaginazione.
Avevi solo sei anni l'ultima volta che ti hanno vista, ma adesso ne hai sedici: puoi osare mostrando a tutti la donna che sei diventata. 
Senza esitare spingi le ante, aprendo il portone sulla luminosa sala da ballo ricca di note danzanti e chiacchiericci dell'alta società. 



Detesto queste stupide feste e detesto queste stupide pagliacciate; ogni anno è sempre la stessa storia che si ripete:
lord Kagamine organizza questi party per compiacere i riccastri dell'alta società.
La sua figlioccia, Rin, mi si avvicina altezzosa e civettuola tentando di strapparmi uno o più inviti a ballare, mentre il suo gemello mi scruta con quel suo cipiglio corrucciato. 
Non ci siamo mai piaciuti tanto, sin da quando eravamo infanti.

Vagando con gli occhi in qua e in là mi chiedo quando scoccherà la mezzanotte, quando potrò andarmene a casa e abbandonare tutta quella sfarzosità.
Dei mormorii attirano la mia attenzione: gentiluomini stanno ammirando qualcuno in mezzo alla sala. 
Chissà chi.
Una giovane dai lunghi capelli verde acquamarina la attraversa da sola, senza alcun cavaliere ad accompagnarla e con passo sicuro e certo. 
Tiene il mento sollevato, come segno di voler sfidare tutti i presenti e si avvicina davanti a Lord Kagamine inchinandosi con grazia. 

Chi sarà mai quella principessa verde apparsa dal nulla? 
Continuo a fissarla fino a quando i nostri occhi si incrociano: zaffiro e acquamarina si scrutano per parecchi secondi.
Questa dovrebbe essere una sfida? Ma non sarò certo io il primo ad abbassare lo sguardo, mia cara.

Finalmente la giovane distoglie i suoi occhi dai miei, ma prima di togliersi dalla visuale mi lancia un dolcissimo sorriso.
Chi è? 



Tre giorni sono passati dalla festa in maschera: dopo il divertimento è giunto il momento delle formalità.

Ti rechi al palazzo di tuo zio: quel palazzo che, fin da piccola, era la dimora dove trascorrevi la tua infanzia e le tue estati che ora non sono altro che il ricordo di lontane giornate trascorse in compagnia del tuo cugino più grande di te di quattro anni.
Ci sarà anche lui oggi dentro la dimora? 
Ti auguri di sì, perché speri tanto di poterlo rivedere quel cuginetto dai profondi occhi blu e dalla passione tanto amata per la musica e il violino.

Mentre percorri il corridoio per raggiungere le stanze private di tuo zio ti soffermi con aria nostalgica a guardare un quadro.
Il ritratto di una graziosa bambina paffutella con capelli raccolti in alti codini, abitudine rimasta nel tempo: sei tu quella nel quadro.
E c'è un bambino più grande con un violino in mano: il tuo cuginetto, Kaito.
Un ritratto fatto quando eravate bambini. 
   
 
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