08/06/2012
2 recensioniAllora, comincio col dire che non sono abbastanza soddisfatta. Volevo tenere i personaggi più IC possibile, ma non penso di esserci riuscita alla grande.
Ho cercato di rispettare il tempo della canzone e vi pregherei di ascoltare la canzone tratta direttamente dalla scena del film. Non riesco a mettere il link, ma basta che scriviate su google "Roxanne - Moulin Rouge ", cliccate quella da 9:08 minuti e viaaa, buona lettura!
P.S.: Mentre leggete, cercate di rimanere a tempo con il dialogo iniziale, le parti scritte in grassetto sono quelle pronunciate nella canzone :D
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EL TANGO DE ROXANNE
Mai innamorarsi di una donna che vende se' stessa, finisce sempre MALE!
E si guardavano. L'uno da una parte all'altra della pista da ballo. Lei un abito rosso. Passione. Lui in abiti scuri. Tenebre. D'altro canto si sa, la passione si intreccia alle tenebre, come l'anima si lega al corpo. Cosa ci potevano fare? Si assecondavano a vicenda, ma tutto presto sarebbe finito. Però era troppo presto, ancora troppo presto perchè finisse.
Abbiamo un
ballo, nei bordelli di Buenos
Aires..
Uno schiocco di dita. Due accordi sul piano. Il rumore della camminata lenta ed inesorabile di lui che scivolava con un assordante silenzio sul parquet della pista. Gli occhi puntati su di lui. Era in imbarazzo, non aveva mai fatto una cosa del genere in pubblico. Nessuno conosceva la sua indole. Ma si sentiva sicuro, perchè una ragazza dall'altra parte l'accompagnava in quella dolce follia.
Racconta la
storia di una
prostituta
La camminata della ragazza in rosso era accompagnata dal suono smielato del violino. Si faceva largo sulla pista vuota che si apriva al suo passaggio, dandole spazio per sfogare ciò che i suoi centocinquanta anni le avevano chiuso nel petto. Una risatina nervosa.
E di un uomo,
che si
innamora
Il cuore del ragazzo stava per balzare fuori dal petto. Si sentiva nudo, ma continuava a fare ciò che l'istinto gli diceva. Ora erano soli.
DI LEI.
Una di fronte l'altra. Due figure ben distinte si potevano delineare senza troppe difficoltà. Una figura esile sulla destra e un'altra massiccia sulla sinistra. Si guardavano fittamente, desiderose di poter assaggiare l'uno la pelle dell'altra.
Un passo incrociato, fatto da entrambi. Poi altri che venivano uno dietro l'altro, fino ad annullare quasi la distanza tra i loro corpi. Stavano per sfiorarsi, ma immediatamente ritrassero le loro membra desiderose di carne.
Prima c'è DESIDERIO..
Si accarezzarono il collo reciprocamente, le loro labbra erano lontane pochi millimetri, sentiva il suo caldo alito farsi largo nella piccola bocca di lei. Non distolsero mai lo sguardo. Continuavano a guardarsi fissi, muovendo impercettibilmente i piedi.
Poi, PASSIONE..
Una delle sue grandi braccia le cinse la vita, l'altra accompagno dolcemente il braccio di lei attorno al collo di lui. Lei si laciò scivolare sul suo petto sospirando e gemendo allo stesso tempo. Questo è il sesso sulla pista da ballo, il TANGO.
Poi, SOSPETTO..
Le prese il polso con una mano. Iniziò a sospingerla con veemenza indietro, fu costretta ad indietreggiare. Un guerriero non indietreggia in battaglia e lei lo sapeva bene.
GELOSIA, RABBIA,
TRADIMENTO. Quando l'amore si da al miglior offerente non può esserci fiducia e senza fiducia non c'è AMORE.
Preso dalla passione le iniziò a fare male, proprio come quando si fa l'amore. Lei era sua.
La Gelosia, sì. La Gelosia ti farà diventare MATTO.
(N.D.A. canticchiate il ritornello in mente :D)
Roxanne! You don't have to put on that red light.
Walk the street for money, you don't care if it's wrong or if it is right.
Roxanne! You don't have to wear that dress tonight.
Roxanne! You don't have to sell your body to the night.
Walk the street for money, you don't care if it's wrong or if it is right.
Roxanne! You don't have to wear that dress tonight.
Roxanne! You don't have to sell your body to the night.
Continuavano
a danzare, lei con la testa nell'incavo del collo di lui. Le dita
intrecciate fittamente come i fili dei loro abiti. Un momento di
dolcezza. Movimenti lenti e sensuali che accompagnavano la loro danza
d'amore.
Si staccarono improvvisamente, lei corse verso l'uscita, non sapeva cosa stava facendo.
"PERCHè IL MIO CUORE PIANGE?" Urlò disperato il ragazzo al centro della pista, ormai solo.
A quella frase la ragazza si fermò sulla porta, si voltò, la guardò con occhi imploranti. Gli stava facendo del male.
"Sei libera di lasciarmi, ma almeno non ingannarmi." Sussurrò il ragazzo ormai solo, ma quel leggero sussurro arrivò comunque alle orecchie di una ragazza con un udito troppo acuto.
Corse disperata verso di lui. Affanno. Ne avevano entrambi nonostante avesse corso solo lei.
"E ti prego, credimi quando dico che ti amo."
Lei. A mezz'aria, una gamba piegata tra le gambe di lui. L'altra distesa indietro. Le accarezzò leggermente una coscia dal basso verso l'alto sollevandole leggermente il vestito che successivamente ricadde sulla sua gamba magra.
La sentì fremere al suo tocco. Ne fu felice.
Rimasero immobili, a loro stava bene così. Ancora un altro po', solo qualche secondo in più.
Risalirono lentamente in posizione eretta, non si toccavano, ma si guardavano.
Quant'era bella sotto quella luce?
Quant'era bello sotto quella luce?
Camminavano l'uno contro il petto dell'altra, tanto che riuscivano a sentire il battito accellerato che martellava per trovare una via di fuga da quella prigione.
Non capiva più nulla. La testa priva di ogni pensiero lasciava largo ad una frase.
"E il finale?" Disse lei.
"Lasciamo che tutto questo abbia il suo lieto fine."
Avevano brama di carne quei due disgraziati. Non potevano godere l'uno dell'altra. Esseri troppo diversi per poter condividere lo stesso letto. Le leggi dei due mondi impedivano relazioni miste. Se non potevano con l'amore carnale, l'avrebbero fatto con lo spirito.
Perchè una Dea della morte non poteva consumare il suo amore con un umano.
Le Dee della morte portano via le anime.
Si staccarono improvvisamente, lei corse verso l'uscita, non sapeva cosa stava facendo.
"PERCHè IL MIO CUORE PIANGE?" Urlò disperato il ragazzo al centro della pista, ormai solo.
A quella frase la ragazza si fermò sulla porta, si voltò, la guardò con occhi imploranti. Gli stava facendo del male.
"Sei libera di lasciarmi, ma almeno non ingannarmi." Sussurrò il ragazzo ormai solo, ma quel leggero sussurro arrivò comunque alle orecchie di una ragazza con un udito troppo acuto.
Corse disperata verso di lui. Affanno. Ne avevano entrambi nonostante avesse corso solo lei.
"E ti prego, credimi quando dico che ti amo."
Lei. A mezz'aria, una gamba piegata tra le gambe di lui. L'altra distesa indietro. Le accarezzò leggermente una coscia dal basso verso l'alto sollevandole leggermente il vestito che successivamente ricadde sulla sua gamba magra.
La sentì fremere al suo tocco. Ne fu felice.
Rimasero immobili, a loro stava bene così. Ancora un altro po', solo qualche secondo in più.
Risalirono lentamente in posizione eretta, non si toccavano, ma si guardavano.
Quant'era bella sotto quella luce?
Quant'era bello sotto quella luce?
Camminavano l'uno contro il petto dell'altra, tanto che riuscivano a sentire il battito accellerato che martellava per trovare una via di fuga da quella prigione.
Non capiva più nulla. La testa priva di ogni pensiero lasciava largo ad una frase.
"E il finale?" Disse lei.
"Lasciamo che tutto questo abbia il suo lieto fine."
ROXANNE!
Lei
fece ricadere il collo all'indietro e inarcò la schiena. Lui la
sostenne e l'accompagnò nel movimento. Ancora una volta.Avevano brama di carne quei due disgraziati. Non potevano godere l'uno dell'altra. Esseri troppo diversi per poter condividere lo stesso letto. Le leggi dei due mondi impedivano relazioni miste. Se non potevano con l'amore carnale, l'avrebbero fatto con lo spirito.
Perchè una Dea della morte non poteva consumare il suo amore con un umano.
Le Dee della morte portano via le anime.
E quella Dea dagli occhi blu come il mare aveva rubato l'anima di un povero ragazzo a metà tra due realtà.
Believe me when I say "I love You"
Qualunque cosa succeda,
I will love you,
Fino alla fine dei miei DAYS.
I will love you,
Fino alla fine dei miei DAYS.