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Autore: Hazza_11    08/06/2012    1 recensioni
Heeeeeeey! Ciao. Ok,io..non sono brava come te,a scrivere. Non sono brava a fare nulla ma..Dio,sei perfetta. Davvero. Questa è per te. Un mese fa stavamo ruolando nel gruppo #THEGAYSHAVEGAYEDAGAIN e ridevamo come matte per l’imbarazzo. Mi sei stata simpatica da subito. E poi non so che è successo..è capitato tutto in fretta e attraverso un computer. Non so se mi batte il cuore per qualche motivo a me sconosciuto quando mi scrivi ma..non lo so, devo incontrarti. E’ così. Non vedo l’ora..potrò capirci qualcosa,almeno. Jess,questa è per te. Chi parla è Harry,nella lettera..Ma è anche Sissi,la cogliona che lo interpreta. Si rivolge al suo Boo Bear ma io,mi rivolgo a te. Ascolta queste canzoni mentre leggi,in ordine: http://www.youtube.com/watch?v=owy74VebWQ8&feature=related -- http://www.youtube.com/watch?v=m_dvakUl9wA&feature=related
Anyway.. non so che altro dire,spero ti piaccia perché meriteresti altro e posso darti solo questo (per ora).
Grazie di tutto,Boo.
Ti amo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"..Hey stranger when may i call you my own? I know i don't know you, but there's somewhere I've seen you before. Whatever your name is, whatever you do there's nothing between us I'm willing to loose.."

In una giornata calda,troppo calda per l’inizio di Giugno,Harry era seduto su una poltroncina,di fronte il letto matrimoniale che richiedevano sempre alla reception,lui e Louis, e che veniva usato per dormire,farsi le coccole,fare l’amore e poi piangere,leccare subito dopo le lacrime e baciarsi. Era sempre così. Louis dormiva beato, come un bambino,il più bel bambino del mondo. Le palpebre non mostravano più le sue iridi più azzurre del cielo stesso, quelli che aveva incrociato il primo giorno,in quel BootCamp. Era passato parecchio dal loro primo incontro e quello era il loro anniversario. Si erano fidanzati due anni prima ed erano cambiate molte cose. Adesso Harry sapeva che il mondo era cattivo con le persone che si amavano. Sapeva che bisognava nascondere le cose belle affinché non venissero rovinate. Sapeva che non valeva la pena piangere ogni notte,perché il suo ragazzo soffriva ad ogni suo gemito di dolore. Prese  il diario di Louis,sopra il comodino,di fianco la poltrona dove era seduto, e lo aprì. Sull’ultima pagina c’era una data,risaliva all’anno precedente. Era il momento di scriverci,di nuovo. Allora prese una penna dal cassetto, e iniziò a scrivere su una pagina un po’ gialla e stropicciata di quel diario che somigliava a quello di un dodicenne.

‘Ciao Boo! Sono io,Harry. Questo diario è un po’ patetico,non trovi? Non l’ho letto..e non lo leggerò. Il tuo passato non mi è mai importato veramente,sai cosa mi importa invece? Il presente. E un po’ il futuro. Ci sarò io,vero? In questo momento stai dormendo..sei bellissimo e dolcissimo,sembri un angioletto. Abbiamo fatto l’amore,due anni fa. Per la prima volta. Fece male.. ma mi sussurravi ‘Ti amo’ e lì tutto passava. Io non ho paura di nulla,apparte dei serpenti,del film di ‘The ring’ o de ‘Le colline hanno gli occhi’ e dei ragni. E di perderti. Perché ti perderò un giorno..lo sappiamo entrambi. Sai perché? Perché amerai un’altra,si,un’altra e sarà donna. Sono solo un passatempo per te, ma tu ancora non lo sai. Non sai che darei la vita per te. Non sai che il primo giorno che ti ho visto ho sorriso,imbarazzato,perché avevi una faccia buffa. Mia madre mi chiese ‘Perché ridi , Harry?’ e io le risposi,semplicemente: ‘Nulla mamma. Mi sono innamorato’. Lei pensò che stessi scherzando e allora rise con me. Non sai che ogni volta che accarezzo le tue mani durante i concerti voglio fare del mio meglio, per te, non per le fans. Non sai che ogni notte piango, perché c’è Eleanor con te, a tenerti la mano davanti ai Paparazzi, a sentire la tua pelle morbida,il tuo odore. Non sai che se qualcuno si avvicinasse a te e ti lasciasse un bacio sulla guancia,sarei capace di commettere un omicidio. Per te Louis,per te. Non sai che sei stato il mio primo vero amore. Non sai che.. ti amo. Più della mia stessa,inutile,banale vita. Non sai che se non fosse per te avrei lasciato la band perché non mi importa essere famoso. Mi importa stare con te. Voglio sposarti. Voglio avere un figlio e voglio essere felice,un giorno. Avere una famiglia,sarebbe bello,eh Lou? Sei la persona più bella del mondo..perfetta. Quando mi dici ‘Shh’, vado in Paradiso e faccio la linguaccia a Dio perché sto vivendo l’esistenza più bella del mondo,accanto a te. Ogni volta che dici di non essere abbastanza,di non piacerti, di non saper cantare. Non è vero. Ti sei visto? Non credo. I tuoi genitori non sono mai stati troppo diretti con te ma io,io si. Voglio esserlo. Voglio dirti che oltre la tua maschera di ragazzo burlone,dolce con i bambini e affettuoso con le fans,c’è un ragazzo che vuole essere amato. Che vuole vivere una vita di avventura. Dio Louis, è il nostro anniversario. Mi hai sopportato per tanto tempo.. e ancora sei qui,davanti i miei occhi. Se non stessi scrivendo mi avvicinerei a te e ti chiederei di fare l’amore,ma forse per quello ci sarà tempo stasera.
Louis Tomlinson, io ti amo.
-Tuo,per sempre. Lo giuro. Harry. xx"

Aveva gli occhi lucidi. Si,stava piangendo. Le lacrime gli scendevano lungo la guancia lentamente, mentre il sole sorgeva e filtrava da quella tendina color panna che sembrava d’oro, e illuminava la schiena scoperta di Lou. Posò il diario,asciugandosi con il polso la guancia bagnata, sul comodino, e con passo felpato si avvicinò a lui,gattonando sul letto. Si sdraiò si fianco a lui,guardandolo. Era un angelo, le ali non le aveva e neanche l’aureola ma la sua voce...i suoi occhi…la sua espressione. Erano di un angelo,ne era certo. Allungò il collo verso le sue labbra, e le baciò,chiudendo gli occhi.
Come la prima volta.
Contro le sue labbra,gli sussurrò qualcosa e Louis gli sorrise nel sonno,accarezzandogli un fianco mentre il più piccolo ricominciava a piangere. Non era mai stato così dolce.

Cosa gli aveva sussurrato?

‘Ti amo Boo. Ti amo davvero.’

  
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