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Autore: Glox    26/12/2006    1 recensioni
“ Cami. Non considerare questa partenza come un addio. Ricordati che anche se sarò lontano da te,nel mio cuore tu ci sarai sempre. Mi ricorderò sempre di te,e spero che sia lo stesso per te. Due cuori che si amano saranno sempre vicini nonostante la lontananza. Ricordalo Cami. Io Ti Amo.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao cari lettori^^ sono ritornata con un’altra ficcy

Ciao cari lettori^^ sono ritornata con un’altra ficcy. Sta volta sono stata ispirata dal film di Tim Burton “Edward-Mani di forbice”,molto belloçç. La dolcezza di quel film mi ha fatto venire in mente una storia che spero che piaccia e che commentiate. Bene adesso la smetto di parlare e vi lascio all’opera. Ciao^^

Un amore impossibile

“Sono passati ormai 50 anni dall’ultima volta che l’ho visto. Lo ricordo come se fosse successo ieri. Lui venne ad abitare in questa città ben 52 anni fa. Quando lo conobbi avevo 13 anni,frequentavo la terza media. A quel tempo la città non era così grande,era un piccolo paesino dove la gente si conosceva e si sapeva tutto di tutti. Quando lui arrivò in città con la sua famiglia videro tutto il vicinato davanti casa loro per dargli il benvenuto. Io mi trovavo in mezzo a tutto quel ammasso di persone. E lo vidi. Era un ragazzo sul metro e 80,dei lunghi capelli neri gli scendevano fino a poco sotto le spalle,i lineamenti del suo viso erano molto dolci,quasi femminili e venivano risaltati da due profondi occhi azzurri. Su di essi c’era una lieve linea di matita nera che li faceva risaltare ancora di più. Io mi trovavo davanti a tutti e mi misi a guardare quel ragazzo abbastanza incuriosita dalla sua stranezza. Lui se ne accorse e mi fece un sorrisino come per dire “che c’hai tanto da guardare?”. Io diventai rossa per la vergogna e per il nervoso che mi aveva fatto venire quel maledetto sorriso. Me ne andai a casa,che fatalità,si trovava davanti alla sua, e ancora imbarazzata e furiosa per la figura che avevo fatto e per il sorrisino ricevuto,incominciai a dirne di tutti i colori contro quel ragazzo. Il giorno dopo andai a scuola,e me lo ritrovai in atrio insieme a sua madre. Lui mi guardò con un’aria sfacciata e io gli risposi con un sorrisino come per dire “Hai tanto da guardare?” e me ne andai dritta fino alla mia classe. Attraverso delle mie compagne di classe,che incominciarono a parlarmi del nuovo arrivato,scoprì che aveva 15 anni e frequentava la seconda superiore nella mia stessa scuola. Mentre le ragazze parlavano,io stavo pensando ancora a quello sguardo che mi fece andare su tutte le furie. In quello stesso momento mentre io e le altre stavamo andando in classe,lui mi passò a fianco. Lo guardai con occhi abbastanza arrabbiati e lui come risposta mi diede un sorriso. A quel punto non ci vidi più e gli dissi tante parole e lui come risposta mi disse “Sta buona mocciosetta. Adesso non si può nemmeno sorridere?” quando sentì quella frase rimasi senza parole e prima che io gli saltassi addosso le mie amiche mi portarono in classe. In classe non facevo altro che pensare e ripensare a quelle parole. Mi faceva salire un nervoso quel ragazzo! All’intervallo mi sfogai con le mie amiche,e da loro venni a sapere il suo nome,Michael Diamon. Questo era il suo nome. Nei giorni successivi la mia antipatia verso Michael crebbe in modo incredibile,arrivò a limiti inauditi. Dalla gente era visto con mal occhio. Era considerato un ragazzo strano. A scuola non si era fatto tanti amici,perché gli altri ragazzi lo consideravano diverso da loro e cercavano di stare il più lontano possibile da lui. Quanto riguarda la nostra guerra fatta di sguardi,con il passare dei giorni divenne un vero e proprio scambio di battute. Vinceva chi offendeva il più possibile l’altro. Alla fine non c’era mai un vincitore. Parità.

Passò quasi un anno dal suo arrivo. Le nostre baruffe incominciarono a diminuire. Qualcosa stava cambiando. Un giorno stavo facendo una passeggiata da sola,andai al parco e lo trovai seduto su una panchina con le cuffie sulle orecchie. Io mi misi affianco a lui. Gli chiesi cosa stava ascoltando e mi disse gli System Of A Down. Io adoravo quel gruppo e mi diede una cuffia. Nonostante siano passati 50 anni mi ricordo ancora la canzone. Era Lonely Day. Penso che sia stato grazie a quella canzone che incomincia a guardarlo con occhi diversi. Non lo vidi più come il nuovo arrivato antipatico e associale, ma come un ragazzo triste,solo e dolce. In lui c’era tutto quello che negli altri ragazzi della nostra età non c’era. Finita la canzone incominciammo a parlare, e scoprimmo di avere molte cose in comune. A tutti e due piaceva il Rock&Metal, per tutti e due la vita era opprimente e la gente falsa. Sia in uno che nell’altro riuscimmo a trovare la compassione e la comprensione che abbiamo sempre cercato. Da quel giorno nel parco incominciammo a vederci sempre più spesso. Andammo avanti così per 2 mesi finche, durante una delle nostre camminate, lui mi portò in spiaggia. Non c’era nessuno. Solo noi e il mare. Era bellissimo. M’incantai a guardare il panorama mentre lui mi prese per mano ed incominciò a cantarmi Sweet Child O’Mine dei Guns N’Roses.

She’s got a smile that it seems to me

Reminds me of childhood memories

Where everything

Was as fresh as the bright blue sky

Now and then when I see her face

She takes me away to that special place

And if I stared too long

I’d probably break down and cry

Sweet child o’mine

Sweet love of mine

She’s got eyes of the bluest skies

As if they thought of rain

I hate to look into those eyes

And see an once of pain

Her hair reminds me of a warm safe place

Where as a child I’d hide

And pray for the thunder

And the rain

To quietly pass me by

Sweet child o’mine

Sweet love of mine

Where do we go

Where do we go now

Where do we go

Sweet child o’mine

Ogni parola era melodia. Ogni gesto era un sogno. Ogni sguardo era poesia. Si, quel giorno mi resi conto di essermi veramente innamorata di quello strano ragazzo che fece ingresso nella mia vita ben un anno prima. Finita la canzone lui mi guardò. Mi sorrise. Ma sto volta non con quel sorriso come per dire “che hai da guardare” ma un sorriso piano di affetto. Io lo guardai negli occhi. Guardai nel profondo di quelle due perle azzurre ancor più del cielo. Lo guardai con occhi pieni di affetto e non più di sfida. Mi accarezzò una guancia spostandomi un ciuffo biondo dietro l’orecchio. I nostri visi si avvicinarono e ci baciammo. Cademmo tutti e due vittima di quel bacio che rispecchiò tutto il nostro amore. Fu un bacio dolce e magico. Il nostro primo bacio. Quando finì mi prese per mano e mi portò a casa.

Quel giorno non potevo immaginare quello che sarebbe successo dopo. Se lo avessi saputo prima,sarei stata più prudente. Quattro mesi dopo me ne stavo tranquilla in camera ad ascoltare la musica. Prima d’incominciare a preparami dovevo finire il cd,e poi Michael,conoscendomi,di certo sarebbe venuto qualche minuto dopo l’ora prestabilita per l’uscita. E così fu. Come sempre andammo in spiaggia. verso il tramonto mi accompagnò a casa,ma in quel preciso momento uscì di casa mia madre. Appena ci vide ci buttò un occhiata cattiva e poi se ne andò. Incomincia a preoccuparmi seriamente,anche se Michael mi diceva di stare calma non ci riuscivo. Conoscevo troppo bene mia madre e sapevo benissimo cosa voleva dire quello sguardo. Troppe volte l’avevo visto. Alle 7.30 io e la mia famiglia ci mettemmo a cenare. L’aria quella sera a tavola era molto tesa. Di certo mia madre glielo aveva detto anche al papà. Finito di mangiare me ne andai in camera e poco dopo mi raggiunse mia madre. Mi guardo malissimo e poi mi disse “Da quanto esci con quel ragazzo.” “ Per tua informazione ci sto insieme da 4 mesi” “4 mesi!!!ma sei impazzita a stare insieme ad un ragazzo simile!!!non mi fido di lui,ti potrebbe fare qualsiasi cosa.” “Mamma!!ma che cavolo stai dicendo!!!lui è il ragazzo più dolce che abbia mai conosciuto!!e mi tratta come la persona più importante che ci sia a sto mondo!!!non mi farebbe mai del male!!!” “Cami!!ma se matta!!!si vede subito che è un tipo poco raccomandabile e tu ti sei fidanzata con lui!!!” “Mamma!!che ne vuoi sapere te!!non lo conosci neanche!!” “Non lo conoscerò abbastanza ma so quello che si dice in giro su di lui. Quindi ti proibisco di frequentarlo!!” “No,mamma!!tu non mi puoi dire questo!!” “ Si che posso!! E adesso basta. Argomento chiuso.” Quando uscì dalla porta scoppiai a piangere come una disperata. In giro si parlava molto male di lui. Dicevano che era un poco di buono e che non ci si doveva fidare. Quelle erano solo stupide voci,e tutta la stupida gente,tra cui mia madre,che abitava in città ci credeva. Due giorni dopo,riuscì ad uscire da casa e ad andare da lui. Gli dissi tutto e lui ci rimase molto male. Io piangevo come una disperata tra le sue braccia e lui cercava di consolarmi. Da quel momento ci toccò vederci di nascosto. Nessuno dei due voleva far finire la storia per una stupidaggine del genere. Ci amavamo troppo per poter stare l’uno lontano dall’altro.

I giorni passarono. E noi quando riuscivamo ci trovavamo.

I mesi passarono uno dietro l’altro. Ormai era quasi un anno che stavamo insieme. Un giorno riuscimmo a trovarci. Eravamo andati dietro il vecchio campo da basket,posto ormai abbandonato dai Dio, l’unico in cui potevamo stare tranquilli,almeno così pensavamo. Ad un certo punto,ci appirorono davanti Jake e Chad,due ragazzi che da almeno 2 anni cercavano di conquistarmi senza esserci mai riusciti. Loro due guardarono Michael e gli urlarono contro di lasciarmi stare,che se mi faceva qualcosa loro due lo avrebbero rovinato. Michael mi prese per mano e cercammo di allontanarci ma Jake e Chad si misero davanti e mentre Jake mi allontanava da Michael,Chad gli diede una spinta abbastanza forte da farlo cadere. Da lì nacque una lotta feroce. Io mi sentivo impotente. Non sapevo cosa fare. Il ragazzo che amavo stava venendo massacrato da due codardi senza palle che so sentivano degli eroi a picchiarlo per salvarmi. Michael,non si sa come,riuscì a cavarsela, e li sconfisse. Jake e Chad se ne andarono via mentre io lo aiutavo ad alzarsi. Era messo molto male. Piano,piano arrivammo a casa sua dove lo curai e rimasi lì tutta la notte. Insieme a lui. La mattina bussarono alla porta. Andammo ad aprire e ci trovammo davanti i miei genitori insieme a quelli di Jake a Chad ed un poliziotto. Mia madre mi spinse fuori dalla porta mentre il poliziotto stava per arrestare Michael per aver picchiato Jake e Chad. Io riuscì a staccarmi da mia madre e mi misi davanti al poliziotto raccontandogli com’era andata. Alla fine,non so come,riuscì a convincerlo. Il poliziotto non arrestò Michael però in cambio lui doveva andarsene dalla città.

Quello stesso giorno lui e la sua famiglia fecero le valige e il giorno dopo partirono. Non scorderò mai le parole che mi disse prima di partire “ Cami. Non considerare questa partenza come un addio. Ricordati che anche se sarò lontano da te,nel mio cuore tu ci sarai sempre. Mi ricorderò sempre di te,e spero che sia lo stesso per te. Due cuori che si amano saranno sempre vicini nonostante la lontananza. Ricordalo Cami. Io Ti Amo.” E tra le lacrime io gli dissi “Non ti scorderò mai. Ti Amo.” E dopo avermi baciato per l’ultima volta,entrò in macchina e partì. Io rimasi ferma lì finchè la macchina non spari in lontananza. Andai in camera mia e cominciai a pensare a tutti quei giorni meravigliosi che ho passato con lui. E pensai a quel giorno in spiaggia,dove capì di amarlo. Ed ogni volta che ascoltavo Sweet Child O’Mine dei Guns N’Roses, mi veniva in mente quel giorno. Anche adesso,quando ascolto quella canzone, ripenso a Michael e a tutti quei bei momenti che ho passato insieme a lui.” “Zia,sai dove si è trasferito?potresti andarlo a trovare.” “No,Samantha, non so dove è andato. E poi preferisco che mi ricordi come ero quando avevo 14anni. E comunque,anche se siamo lontani,i nostri cuori sono sempre vicini. Continuamente. Quando si ama veramente una persona non la si dimentica mai. Ricordatelo.”

-The End-

E ho finito pure questa storia. Spero che vi sia piaciuta. Ci credereste?mi viene da piangere çç l’ho fatta abbastanza triste,però come ogni storia d’amore che si rispetti,un po’ di tristezza ci deve essere. Se volete potete pure commentare, i commenti sono sempre ben accetti almeno so cosa ne pensate e così potrei scrive qualcos’altro.

Adesso vi lascio. Baci Glo=)

   
 
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