I sogni si possono realizzare, basta crederci.

Guardavo lo schermo del mio stupido computer con le lacrime agli occhi maledicendo coloro che mi hanno impedito ancora una volta di sorridere, i miei genitori. Coloro che si ritengono il mio tutto, il mio punto di riferimento. Ma non era affatto così.
Piangevo mentre le mie immagini di altre ragazze che li abbracciavano scorrevano davanti il mio pallido viso.
Piangevo guardando i loro sorrisi che non mi apparteranno mai.
Piangevo immaginandomi un futuro senza i loro volti.
Sorridevo al pensiero che domani avrei computo finalmente i miei 18 anni e che me ne sarei andata da quell’Italia che mi teneva prigioniera ormai da troppo tempo.
Ora però mi presento, sono Carol e ho 17 anni, anche se ancora per poco; mi ritengo una ragazza ribelle, per il semplice fatto che tutti dicono che lo sono; amo il trucco nero pesante e frequento, anzi frequentavo, delle brutte compagnie che mi stavano accompagnando verso la distruzione. Volevo cambiare, almeno un po’. Ho deciso che appena il tempo e il destino me lo permetteranno partirò per visitare le città dei miei idoli. Gli One Direction. Eh sì, anche una ribelle come me ha degli idoli nonostante tutti dicano che sono degli sfigati.
 
Ormai era trascorsa una settimana dal mio compleanno e il  tempo di partire si stava avvicinando. Salutai l’unica famiglia che avevo per poi ripartire verso mete che non avrei mai pensato di raggiungere, per di più in CAMPER. Proprio così, in camper. Nonostante come veicolo non sia il massimo per una neo patentata, questo era quello che mi potevo permettere. Quest’ultimo era diventato il mio piccolo mondo dove c’è tutto ciò di cui ho bisogno: cibo, cellulare, computer, poster dei 1D, radio, lettore CD e tutto quello che è fondamentale per una adolescente come me.
Poco prima di partire entrai un attimo su Twitter e lessi che ora i ragazzi avranno un mese di vacanza per poi riprendere per un nuovo tour e pare che andranno a trovare le loro famiglie. Chiusi il computer e misi in moto il camper, era tempo di partire. (?)
Mentre guidavo pensavo a chi mi avesse messo in testa che li avrei incontrati. E se non fosse vero? E se mille altre delusioni si cicatrizzassero nel mio cuore? Soffrirei, molto.
 
Durante il mio mese di vita sedentaria (?) viaggiai in lungo e in largo verso le 5 città, al momento però ne ero riuscita a visitare soltanto Wolverhampton (città di Liam), Doncaster (città di Luois), Bradford (città di Zayn), Mullingar (città di Niall) ed ora mancava la città del piccolo Hazza, Holmes Chapel. Tutte le città erano meravigliose ed accoglienti, degne dei loro famosi cittadini; fino ad ora però non ero riuscita ad incontrare nessuno dei miei idoli, che mi aspettavo? Era scontato.
L’unica cosa bella che mi successe fu quella di riuscire ad incontrare Lottie, la sorellina di Louis. Appena la vidi camminare per le strade di Doncaster mi si illuminarono gli occhi; avevo voglia di urlare il suo nome ma, come se mi avesse letto nel pensiero, si girò prima che io potessi aprire bocca. Forse si sentiva osservata, e come biasimarla? La stavo praticamente mangiando con gli occhi (?). Ora però mi aspettavo uno sguardo spaventato e impaurito ma che non arrivò, anzi mi sorrise; magari era abituata a vedere Directioners che la fissavano come se fosse la Dea della Bellezza (?), sta di fatto che io, non so come, ricambiai il sorriso e lei di rimando mi fece un cenno con la mano come fossimo amiche da sempre. Sconvolgente.
Credo di essere rimasta lì immobile con il sorriso da ebete stampato in faccia per più di mezz’ora, dopodiché sentendomi altamente stupida continuai il mio viaggio.
 
L’ultima tappa del mio viaggio stava arrivando, come la fine del mio viaggio.
Già mille pensieri avevano preso posto nella mia mente ancor prima di mettere piede nella tanto bramata Holmes Chapel (?), avrei incontrato almeno il ricciolino? Un'altra delusione avrebbe tagliato il mio cuore? Mah.  
Non era pronta ad affrontare un'altra delusione.
Non ero pronta per tornarmene a casa a mani vuote.
Rimasi tutto il giorno in camper cercando sul web le prossime date del loro tour, pare che dovessero partire prima, nonché il giorno dopo.
Perfetto, ora la mia felicità era alle stelle.
Ormai anche il mio unico e ultimo giorno ad Holmes Chapel stava per concludere.
Che bello.
La depressione stava raggiungendo il limite e in quel momento l’unica soluzione mi sembrava fosse l’alcool. O almeno credevo.
Entrai in un piccolo bar, a dir poco deserto, non troppo lontano dal camper, stanotte non vorrei ritrovarmi a dormire su una panchina vomitando l’anima.
Ormai la mezzanotte era scoccata da un po’ e la testa cominciava a girare come il cestello di una lavatrice (?), quando ad un certo punto sentii il suono dei stupidi campanelli della porta riecheggiare nella stanza vuota. Avevo ancora il bicchierino di vodka in mano quando sollevai la testa per vedere chi fosse il disumano essere umano (?) che aveva disturbato la mia quiete. Lo stavo fissando, fissavo quello che avevo chiamato disumano essere umano e che in quel momento sembrava una fotocopia spiaccicata di Harry Styles. Si avvicinò al bancone, si sedette accanto a me ed ordinò un boccale di birra a quel barista che m aveva detto più volte di andare a casa e che sembrava avere una certa confidenza con il ricciolino delle allucinazioni (?).
-Ehi Harry!! Da quanto tempo! Finalmente un po’ di pausa no? Povero ragazzo *HAHAHAHAH* la solita birretta?- altro che confidenza, qua c’era pura amicizia di vecchia data.
-Si grazie Jack-
Solo dopo 2 minuti collegai cosa avesse appena detto il barista, e fu così che scoppiai in una risata a dir poco rumorosa, un po’ per l’alcol in eccesso e un po’ per l’affermazione di essere Harry, quel Harry. Mi guardarono non male, peggio.
-*HAHAHAHAHAHHAHAH* Scusate, per un attimo credevo di aver accanto il mio idolo, Harry Styles *HAHAHHAHHAH*- loro mi guardarono tipo WTF??
-State scherzando vero??-…*silenzio*…-OH MIO DIO, HARRY STYLES????!!!!!-
-Si Harry Styles, sei una mia fan?-
-No peggio. Sono una Directioner ed è da più di un mese che viaggio per…- e così raccontai a quel HARRY STYLES il mio viaggio, la mia vita, le mie emozioni, e chi più ne più ne metta (?) finchè non crollai nel sonno mentre lui intanto continuava a parlae, parlare, parlare…quanto era bella la sua voce? E il suo sorriso?
Mi addormentai così, felice. 
 
Il mattino seguente mi risvegliai in uno dei divanetti del bar avvolta da una coperta accompagnata da un forte mal di testa e…una BUSTA!?!? Mi sollevai un po’ mettendomi seduta e prendendo la busta per aprirla; all’interno c’era un biglietto per un concerto dei miei idoli e un pass per andare dietro le quinte.
*il cuore perse qualche battito*
…e una lettera, profumava di Harry. (?)
“Buongiorno…sconosciuta? xD
Sono Harry, non so se ti ricorderai di me”   *allora non era stato un sogno*   “comunque spero che ti piaccia ciò che ti ho lasciato anche se credo che una Directioner le apprezzi queste cose no? Vorrei tanto tu venissi al concerto e poi vorrei conoscerti meglio, magari da lucida.” *quante cazzate avrò sparato?* “Mi dispiace di averti lasciato lì ieri sera ma non sapevo dove abitassi e poi mi fido del proprietario, spero tu abbia dormito bene…per perdonarmi ho chiesto di offrirti la colazione ed una aspirina ” *che carrino* “Allora ti aspetto al concerto, un bacio. Harry Styles.”
 
O cazzo, ma allora non era stato un sogno!
Presi l’aspirina, feci velocemente colazione e corsi in camper…dovevo subito partire, stavolta per una meta stabile e felice. (?) ♥

EHII bellezze ♥
Eccomi qua con una one-shot ;D dovevo distrarmi un pò :)
ora, con il termine della scuola, vedo che posso fare con l'altra FF :3 spero di non deludervi ;)
E spero che questa one-shot vi sia piaciuta :D
Quindi RECENSITEEEEEE, ho bisogno di incorraggiamento anche per andare avanti con l'altra storia :)
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Un bacione ragazze, vi amo  ♥

Perdonatemi per eventuali errori grammaticali :3

Non riesco più a mettere le foto senza Tynipic *lo so, sono impedita proprio come Zayn è impedito a fare le twitcam xD*... qualcuno mi da una mano???
GRAZIEEEE :3