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Autore: Dada Baggins    26/12/2006    1 recensioni
La storia di un Colonizzatore e di un Colonizzato.
Di una Rivoluzione senza armi e senza forze.
Un gioco d'immedesimazione. Ciascun capitolo sara' incentrato sulla figura di uno dei personaggi, sulla sua emotivita' e sui suoi moti d'animo.
Se potete e volete, vi prego di recensire.
Genere: Science-fiction, Mistero, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota Introduttiva
(Adoro le Maiuscole! :P)

Ringrazio per l'ennesima volta coloro che hanno letto e/o commentato. Costoro permettono al mondo di Lusis di svilupparsi e donano la vita ai suoi abitanti.
GRAZIE ^___^
Yami: Ti ringrazio per i complimenti, fatti da te hanno un valore enorme! :D
So quanto apprezzi la bella forma e quanto meravigliosamente riesci a cesellare la materia prima delle tue idee ed a trasformarla in levigati scritti... quindi la tua opera censoria e re-censoria e' Sacra per me!
Spero di riuscire a sviluppare la narrazione nel migliore dei modi... questo capitolo e' stato particolarmente arduo da scrivere, per me. Quindi, se vuoi, ti prego di esprimerti in tutta la tua criticita'. :))
Jamal e Kadt: due personaggi destinati ad entrare in contrasto. Jamal partecipa di una sorta di "mente collettiva", rappresenta in tutto e per tutto il suo popolo di Telepati, che condividono pensieri ed emozioni.
Kadt invece e' chiuso, incapace di toccare alcuno, ombroso, come un equino senza paraocchi, che sia spaventato dalle ombre.
Vedremo se saro' all'altezza della situazione :S
Banzai! :D

LAU: Laura *___* se mi dici tu che l'introspezione e' buona, non posso che arrossire violentemente (il tuo scritto su Sirius e Kreacher e' Stupenderrimo :D).
Spero di non deluderti, andando avanti nella storia... questo chapter e' abbastanza criptico, un po' misterioso... ma tutto si chiarira'. Spero :P
Te sei una Maestra nell'introspezione. Se vorrai, spero che continuerai a seguire la mia long(?)-fic e ad avvertirmi degli errori che posso spesso fare.

Detto cio'... ecco il Capitolo di Selina e Roy Galne.
L'atmosfera si incupisce, su Lusis. Gli Attentati proseguono, incessanti e sempre piu' frequenti.
C'e' chi, testardo, vorrebbe vedere Lusis rasa al suolo.
Qualcun altro, invece, nutre verso la gelida Colonia un profondo amore.
Un condensato che puo' divenire melenso, nella reazione tra gli opposti.

Buona Lettura!

Due Meta' dell'Animo
La scrivania dell'ufficio appari' fredda al tatto, quando la donna si appoggio' al bordo, bloccandosi nell'atto di levarsi in piedi.
Squadro' con diffidenza la stanza, illuminata dai primi, assurdamente tenui, raggi dell'alba. Sospiro' senza provare quella familiare sensazione liberatoria che tale gesto usualmente le regalava: l'atmosfera di Lusis era povera di ossigeno.
Volse il capo inquadrando con le iridi azzurre l'unica persona presente oltre a lei. L'Assistente Medico Beri era rimasta in piedi, immobile, silente. La osservava con aria docile e pacata.

Selina Galne sorrise dolcemente, mentre l'affetto che provava per la giovane Bracciante affiorava al suo animo.
"Penso che tu possa andare, Beri." disse, il tono soffice, come attenuato anch'esso dalla semioscurita'. "Ma puo' darsi che avro' ancora bisogno di te, tra poche ore. Il Notiziario Medico ha annunciato un ennesimo attentato."

La Lusiana si acciglio', giungendo innanzi a se' le mani robuste e ferme d'un colore rosso acceso, in segno di muta preghiera.
"Un altro attentato, signora?" chiese, ripetendo le parole dell'altra in un rassegnato ed afflitto sussurro.

Selina annui' lievemente, stringendosi nelle spalle e tremando. Sembrava che fosse stata colta da un'improvvisa sensazione di gelo.
"Il Deposito degli Alimenti... L'edificio dei Terrestri e' stato distrutto dagli stessi suoi custodi. Pare inconcepibile..." mormoro'.
Ormai, la giovane donna era avvezza alle strane emergenze alle quali la Citta' Capitale era soggetta. Benche' si fosse stabilita li' solamente da pochi giorni, aveva seguito la vicenda sin dal Pianeta Terra, grazie ai potenti mezzi di'informazione che i Colonizzatori possedevano.

Perche', se i Lusiani veramente vogliono danneggiarci, distruggere i nostri stabilimenti ed il nostro popolo - come la Propaganda tuona-, si premurano di portare in salvo ogni Terrestre che possa venir danneggiato dall'attentato?
La dottoressa dispero' di poter dare una risposta. Ancora una volta, rilesse mentalmente l'articolo del Notiziario riguardante l'ultimo terroristico evento.

"Un'improvvisa esplosione ha portato turbamento tra le fila del Governo Colonizzante di Lusis... Il Presidio Militare e' stato minato e distrutto... Il corpo di guardia, Plotone Sei, e' stato ritrovato illeso nelle persone dei suoi quindici componenti... In stato confusionale, i militi dichiarano di aver essi stessi provocato danno alla struttura, costretti da irresistibili forze esterne.
Il Sovrintendente alla Giustizia Kadt dichiara che accurate indagini sono in corso..."


Non sa che pesci pigliare, si disse Selina, nessuno ci capisce qualcosa, concluse amaramente.
Il rispetto, puro e sincero, che i Lusiani naturalmente parevano nutrire per il Popolo della Terra, aveva convinto Selina ad unirsi al Convoglio Medico ed al gruppo di volontari in viaggio verso la Colonia.

Non le importava di cosa avrebbe pensato Roy della sua decisione.
Sollevo' le due mani a riunire i lunghi capelli corvini in una coda affrettata e scomposta. Beri, lentamente, si appresto' ad appoggiare con cura il camice bianco dell'Umana alla rigida poltroncina dell'Ufficio Medico.
Nell'incontrare lo sguardo bonario e sottomesso della Colonizzata, la Terrestre senti' un naturale tepore crescerle nel cuore.
Il ricordo del lontano Luogotenente le aveva strappato un sorriso.

In tutta la sua puerilita' da insulso ventenne, ammise la giovane donna, mio marito sa essere infinitamente adorabile.
Poi la sua mente vago', perdendosi nei ricordi di quattro intensi anni passati insieme. Quattro anni insieme a Shiya, la loro piccola gioia. Selina rimpianse di aver lasciato la propria casa...
... All'alba si sveglia. Puntuale, al contrario del padre...
Osservo' le luci fioche provenienti dalla finestra, annegando la propria nostalgia in un sospiro mutilato.
... Recuperato nell'ordine della sua piccola camera il Supporto Informatico Personale, lascia la casa al mio fianco.

Cerco' di fare chiarezza nei propri pensieri, confusi, tra immagini della figlia e della sua Scuola di Prima Alfabetizzazione.
Poi, improvvisamente, una sferzata di gelo la investi'.
Il ricordo che piu' aveva scacciato.
Quando Roy aveva ricevuto la notizia della promozione a Luogotenente, era stato impossibile nasconderle la verita'...

La dottoressa Beri si rivolse nuovamente a lei, scrutando il suo volto candido, mantenendo il capo semichino.
Il suo fare placido contrastava nettamente con la sua corporatura muscolosa, da Bracciante.

********

Inconsapevole dei tempestosi strali mentalmente inflittigli dalla consorte, il Luogotenente Galne stava osservando con onesta diffidenza una stanzetta quadrata di due metri per due.
Si trattava della Sala di Decontaminazione appartenente al Trasporto Bellico Cosmos II.

L'Uomo fece un passo in avanti, scrollando le spalle con fare divertito. Sapeva di non essere solo, nel suo timore. Altresi' era conscio del fatto di essere il meno giustificato, nel provarlo.
Rivolse un sorriso aperto e solare alla bambina di quattro anni che scrutava pensosa la stessa piccola saletta.
"E' ora che affrontiamo il pericolo." proferi', con aria spavalda.

Incapace di continuare la commedia, rise subito dopo, afferrando la piccola Shiya sotto le braccia e sollevandola di scatto. Lei emise un piccolo urlo acuto, gli occhi luminosi socchiusi e le guance paffute infossate, mentre cinguettava, allegra. In un attimo, la paura si era trasformata in gioia; il pericolo in divertimento.
Facendo volteggiare la figlia in cerchio, sopra la propria testa, Roy non si curo' dei possibili Militari presenti, o del fatto che indossava ancora l'Uniforme da Ufficiale.
Era innamorato pazzo di Shiya. Prima che nascesse, pensava che Selina sarebbe stata l'unica donna della sua vita...

... Selina.
Speravi di sfuggirmi, eh? Fuggiasca folle.
Invece ti ho ritrovato. Non ho nemmeno avuto bisogno di affrontare Maeda ancora una volta. La mia nuova assegnazione da Luogotenente prevedeva proprio questo: il trasferimento su Lusis. La Prima Colonia.


Galne depose con delicatezza la piccola Umana, tenendone solamente la minuta mano nella propria.
"Bof, non sara' poi cosi' terribile, no? Abbiamo superato il Viaggio Iperluce, passeremo incolumi anche questo." con tranquillita' si diresse alla Camera e vi entro', affiancato dall'impavida fanciulla.

"Incol..." la bambina inarco' le sopracciglia, gettando indietro la lunga chioma nel tentativo di guardare in volto l'uomo, "Ma cosa dici?" chiese perplessa, imbronciandosi.

"Uh?" l'Ufficiale le sorrise, "Vuol dire che ne usciremo vivi." le spiego', con un'ennesima scrollata di spalle.
Stupido! Questo non la rassicurera' di certo...

"Oh." lei annui' con fare ancora notevolmente insicuro. Ma si fermo' al centro della stanza al fianco dell'Uomo.

"Prendi un bel respiro, Shiya..." mentre gonfiava i polmoni, enfatizzo' il movimento, cosicche' la scimmietta lo potesse imitare. Quando fu certo che lei avesse eseguito con perizia, premette il pulsante rosso sulla parete destra, facendo si' che un pannello sigillasse la saletta.
Una nebbiolina fitta, immessa da getti di vapore ad alta pressione, riempi' la Camera per alcuni istanti, risucchiata quindi nuovamente nelle tubature.
Era usanza degli Esterni, che, sia all'imbarco, sia allo sbarco, i passeggeri dovessero mantenere, per quanto possibile, l'igiene. Nessun microrganismo doveva inquinare le Navi o le Stazioni Spaziali.
E nessun agente patogeno Umano doveva contaminare l'atmosfera fredda di Lusis.

Shiya tossi' bruscamente, mentre un secondo pannello metallico scorreva inghiottito dalle pareti. Questa volta, fu l'esterno a mostrarsi ai due.
Per prima cosa, Galne percepi' il pungente gelo della Prima Colonia. Indi annaspo' lievemente. Solo la presenza di una globina piu' resistente nel fluido vitale dei Lusiani permetteva loro un normale metabolismo, anche all'esterno, in presenza di una scarsa quantita' di ossigeno.
Permanere al di fuori di edifici era la maggiore fonte di disagio per i Terrestri.

"Coraggiosa, si'!" approvo' Roy Galne, annuendo alla figlia con cipiglio da vero Ammiraglio, e colmando il suo animo d'orgoglio. Sollevo' ancora una volta l'esile corpicino, sistemandoselo in braccio e discendendo la rampa scorrevole della Nave Astrale...

Ringrazio' che non vi fossero indigeni per le strade. Era solamente l'alba, il clima piu' inospitale che mai. Il Terrestre scosse lievemente il capo, nel tentativo di scostarsi la capigliatura ribelle dagli occhi.

"Luogotenente Galne, signore!" urlo' una voce proveniente da un punto imprecisato da destra, sovrastando a malapena l'ululato del vento.

L'Ufficiale si volse, scorgendo la sagoma di un Marinaio di Terza Classe. Stava sfoggiando una posizione di saluto da manuale.
"Marinaio!" a propria volta esclamo', irrigidendosi appena, ma tenendo saldamente la bambina con entrambe le braccia.

"Benvenuto su Lusis, signore!" la voce del Sottufficiale pareva assai roca, con tendenza ad affievolirsi. La situazione fu aggravata dall'accensione dei razzi di manovra della Cosmos.

"Grazie Marinaio! Smettiamola di sgolarci ed avviamoci al Presidio Militare Temporaneo!" scosto' lievemente il capo, facendo attenzione a non assordare la piccola Shiya, il cui visino era appoggiato alla sua spalla.

Le labbra del Militare sillabarono un 'Sissignore!', ma Galne non udi' nulla.

I due iniziarono ad avviarsi, a passo marziale e svelto, verso lo stabilimento temporaneo dell'Esercito d'Occupazione.
Hanno distrutto la nostra Caserma... ma non ci scacceranno. Non riusciranno a minare ogni nostra risorsa.
Il Luogotenente Galne si ripete' il proprio incarico, consegnatogli dal Maggiore in persona.

Non vedeva l'ora di mettersi all'opera.

  
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