Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: SophieMihawk    08/06/2012    1 recensioni
Fuoco, Aria, Acqua, Terra, Luce e Buio. Sei regni, sei amuleti, sei ragazzi, sei vite. Potranno le loro vite intrecciarsi per salvare l'oscuro regno del Buio?
Luce e Buio, nemici da sempre, potranno trovare la pace e magari... l'amore?
Amicizia, Fiducia, Avventura, Amore, ma anche Odio, Vendetta e Rabbia...
Buona lettura
SophieMihawk
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In una notte priva di stelle, la luna risplendeva solitaria in un cielo nero.
Gli alberi erano secchi, gli uccellini non cinguettavano, non c’era anima viva in giro e l’atmosfera era più che tetra. C’era solo un uomo. Era coperto da un mantello nero malridotto che rendeva impossibile il riconoscimento dell’individuo. Camminava a passo pacato e le folate di vento spostavano il mantello, lasciando intravvedere i pugni chiusi e l’abbigliamento povero. Un lampo illuminò per brevi istanti il cupo regno, mentre il viandante si avvicinava sempre più al castello. Una goccia bagnò il viso dell’uomo e in un batter d’occhio cominciò a piovere copiosamente, così decise di aumentare il passo e raggiungere al più presto la sua meta. Ancora pochi passi e la foresta finì, lasciando posto a un grande villaggio fatto di case di legno. Erano molto vicine tra loro e davano l’impressione di villaggi medievali, invece erano il cuore del regno del Buio.
-    L’origine dei miei problemi… - bisbigliò l’individuo prima di addentrarsi nel villaggio.
Decise di passare la notte in una locanda, era troppo tardi bussare al portone del castello, rischiava di non ricevere risposta. Cercò così un’insegna che indicasse la presenza di una locanda e fu fortunato perché era proprio dietro l’angolo. Lesse l’insegna: “Antico cuore del regno”.
Aprì la porta scricchiolante e entrò senza dare nell’occhio, si sedette al bancone e ordinò un bicchiere d’acqua al titolare della locanda.
-    Sei il primo che ordina acqua. Straniero vero? – chiese il locandiere porgendogli il bicchiere.
-    Perspicace, signore. Ora cosa mi vuole fare, portarmi alla corte del Buio? –
-    Sei pieno di pregiudizi, ragazzo. Quanti anni hai? Mi sembri piuttosto giovane –
-    Diciassette. Posso farti una domanda?-
-    Dimmi ragazzo, non farti problemi – rispose appoggiando i gomiti sul bancone.
-    Cos’è successo qui, in questo regno? non voglio giri di parole, voglio la verità – chiese l’ospite lasciando intravvedere gli occhi color smeraldo.
Il locandiere divenne cupo e abbassò lo sguardo di colpo e, con la coda dell’occhio, controllo che nessuno lo stesse ascoltando.
-    Questo mondo è diviso in sei regni, Acqua, Fuoco, Terra, Aria, Luce e Buio, a seconda dell’elemento che gli abitanti sanno dominare, ma questo dovresti saperlo. Questo è un regno guerriero e competitivo ma il precedente re, Arthur del Buio, ha portato il livello bellico alle stelle e come sai, ha dichiarato guerra ai paesi vicini, ovvero Acqua e Fuoco. Le truppe della Luce furono costrette ad intervenire e, quando il re morì e lasciò il posto alla secondogenita, quest’ultima firmò il trattato di pace. Sophie e Philips sono i due eredi di Arthur e, dopo una lunga lotta tra i due, Sophie prese le redini del regno, riportando il senno e la ragione tra gli abitanti –
-    Se non sbaglio Sophie del Buio governa ancora oggi, giusto? – lo interruppe il giovane.
-    Certo, ma è cambiata da allora. Dopo due anni felici e prosperi, un giorno convocò l’intero regno davanti al balcone della sua camera e tenne un discorso inquietante. I suoi occhi erano spenti e opachi, la sua pelle ambrata era diventata pallida e il velo nero le scendeva lungo sul corpo tremante. Nessuno l’aveva mai vista così. –
L’uomo si fece scappare qualche lacrima e il giovane se ne accorse subito e gli chiese se se la sentiva di proseguire il racconto. Lui annuì lievemente e proseguì.
-    Disse che niente sarà più come prima, che il Buio diventerà la nuova legge e il mondo sarà nelle nostre mani. Aggiunse che non sarà più lei sola a governare ma verrà aiutata da suo fratello. Ma lui, non aveva il suo stesso sguardo: lui aveva occhi di fuoco, determinati e decisi a uccidere chiunque gli metta il bastone fra le ruote. Sono passati già due anni. Non ci credo ancora. Ancora al tempo della sfida tra i due fratelli per il trono, il regno si era già diviso in due: chi voleva continuare col governo di Arthur dalla parte di Philips e chi voleva la pace, con Sophie. Quando anche Sophie è caduta vittima della follia del padre e del fratello, i seguaci del primogenito hanno attaccato i regni vicini sotto il suo ordine e ormai la guerra di confine non ha intenzione di finire –
Il ragazzo ascoltava il racconto con orrore e stringeva i pugni sopra il bancone. Un uomo dai folti baffi e con un boccale di birra in mano, evidentemente ubriaco, sbattè un pugno sul bancone che fece sobbalzare il locandiere, mentre il ragazzo lo fulminò con lo sguardo. Il pugno del rozzo individuo cominciò a coprirsi con un alone nero e cominciò a ridere sadicamente.
-    Razza di locandiere traditore! – disse singhiozzando – sempre fedele alla regina Sophie, vero? Patetico! –
Il locandiere tremava e non aveva il coraggio di ribattere. Intervenne così lo straniero che mise la mano sopra il pugno e fece scomparire l’alone oscuro. Al locandiere venne un colpo: chi era quel giovane? Da dove veniva? L’uomo tolse subito il pugno e cercò di sferrarlo al ragazzo ma questo si scansò prontamente e ribattè lanciando lo sgabello con un piede sullo stomaco del baffuto.
-    L’educazione non te l’ha insegnata nessuno? –
-    Maledetto ragazzino! – urlò l’uomo piegato in due dal dolore – te la farò pagare! –
Il ragazzo era calmo e tranquillo, non era la prima sfida che affrontava. Peccato che l’avversario non era un semplice ubriaco.
-    Fermo ragazzo! Quello è una delle guardie scelte di Philips! –
-    Cosa? –
Ora la sua voce calda cominciò a traballare, rendendosi conto del pericolo. Se l’avessero preso lo avrebbero sbattuto alla corte del Buio, la più violenta e intollerante che esista. Era fregato. Ma era anche l’unico modo per completarla sua missione. Così si fece prendere e trasportare in manette in una carovana verso il castello. Lo picchiarono, lo malmenarono e lo buttarono pesantemente a terra e, una volta arrivati, lo fecero alzare e lo legarono con delle catene.
-    Savion, apri questo maledetto portone! – urlò a squarciagola la guardia scelta a uno dei due soldati di guardia
Lentamente l’enorme portone si aprì e la carovana continuò il suo viaggio, fino all’entrata principale. Qui i tre uomini lo fecero scendere trascinandolo per le scalinate. Il capo bussò all’enorme portone e in breve tempo una voce grossa rispose.
-    Chi va là! –
-    Sono Primius, la guardia numero 3 del grande Philips del Buio –
-    Cosa vuoi? –
-    Ho una persona che deve fare una brutta fine.. –
-    Entra, io chiamo il re –
Le due guardie che precedentemente avevano aperto il portone, fecero strada aprendo la porta principale. Davanti a loro c’era la sala del trono, decorata con arazzi e candelabri argentati. Un lungo tappeto nero spiccava sulle mattonelle grigie dell’enorme sala, mentre il trono argentato dominava la scena. Ma la sala era vuota. Il ragazzo si guardò attorno con lo sguardo deciso mentre il capo delle guardie, Primius, attendeva l’arrivo del suo re.
 Il rumore della campana della torre principale segnalava che ormai erano giunte le undici.
-    Incantevole questo rumore. Segnerà l’inizio della lunga agonia di un povero viandante giunto qui al mio palazzo dopo avermi insultato? –
Un ragazzo dai capelli come la pece, la pelle ambrata, gli occhi grigi come la cenere e il fisico muscoloso fece la sua comparsa. Indossava una camicia nera sbottonata davanti che lasciava il fisico scolpito in bella vista. I pantaloni scuri attillati evidenziavano le gambe allenate mentre dal colletto della camicia spuntava una collana con il ciondolo a forma di spada. Dal fisico avrà avuto pochi anni in più del prigioniero ma il suo sguardo era di fuoco. Le guardie si inchinarono davanti all’affascinante giovane mentre il prigioniero continuava a fissarlo negli occhi con disprezzo.
-    Chi è questo straccione? – chiese con voce calda il ragazzo in nero.
Primius senza alzare lo sguardo diede uno strattone alla catena che bloccava le mani del viandante e che gli provocava diversi lividi ai polsi.
-    Mi chiamo Alex, sono un viandante in cerca di fortuna – rispose il giovane esortato a parlare.
-    Alex? Da dove vieni? – continuò l’altro
-    Dalle foreste fischianti del regno dell’Aria –
-    Maledetta spia di Elizabeth! Portatelo nelle segrete! – urlò irato all’udire di quelle parole.
-    Si re Philips! – urlarono all’unisono i sudditi presenti.
Philips del Buio, maledetto! Penso il viandante.
Le guardie guidate da Primius trascinarono per le catene il giovane viandante mentre il re guardava vigile con lo sguardo fisso. Salì le scale per andare in camera da letto ma prima si girò verso il ragazzo e ne incrociò lo sguardo.
-    Alex, giusto? – lo chiamò Philips.
Il ragazzo continuò a fissarlo prima di annuire deciso.
-    Preferisci me o mia sorella? – chiese con un ghigno sinistro
L’altro abbassò lo sguardo e poi rispose secco: Sua sorella.
Philips cadde in una sonora risata maligna e poi aggiunse:
-    Bene, allora sarà lei a decidere quando avverrà la tua esecuzione! –
Continuò a ridere di gusto mentre si allontanava con le braccia conserte dalla sala.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SophieMihawk