Si trovavano vicini, molto vicini. I loro corpi si muovevano ritmicamente, con armonia e sincronia.
<< dai Rick, ce la puoi fare! >>
Lei non sembrava affatto stanca.
<< oddio, no credo che riuscirò ad arrivare fino in fondo questa volta! >>
<< massì, ce l’ hai sempre fatta! >>
Lei aumentò il ritmo, così anche lui dovette accelerare. Avevano il fiatone.
<< più veloce! >>
<< di più? Kate, non ce la faccio! >>
<< so che puoi farcela, manca pochissimo! >>
Ansimavano entrambi, il sudore scorreva lungo i loro corpi caldi.
<< aumenta Rick! >>
<< sono al massimo, ti giuro che vorrei fare di più… >>
<< non puoi lasciare tutto proprio ora, ci siamo così vicini! >>
Accelerarono ancora. Lui gemeva forte, lei anche.
<< bravo, così, così, vedi che ci riesci? >>
<< sto per svenire! >>
<< ci siamo Rick, ci siamo ci siamo… siii!!!! >>
Lei lanciò un grido di gioia mentre superavano insieme la linea del traguardo e lui si buttava per terra sul prato, sfinito.
Anche lei si accasciò sull’ erba, visibilmente provata ma comunque soddisfatta ed orgogliosa.
<< Rick… te l’ avevo detto… che… avremmo vinto! >>
Gli diede una leggera pacca sul petto sudato, coperto dalla leggerissima maglietta sportiva.
<< mi hai quasi ucciso! >>
<< dai, non è stato poi così terribile! Non puoi dirmi di non essere soddisfatto! E poi è tutto allenamento per far scendere la tua pancetta… >>
Disse lei mentre si alzava e gli tendeva una mano per aiutarlo a rimettersi in piedi.
<< io no ho la pancetta! >>
<< già, perché ti ho messo a dieta! >>
<< e perché facciamo tanto allenamento… >>
Si scambiarono un sorriso malizioso.
<< beh, ma tu mi sembri talmente stanco che stasera dovremo rimandare… >>
<< Oh, non ci penso neanche, vieni qui… >>
La prese con un braccio per la vita e la avvicinò per un dolce e lento bacio, mentre lei si attaccava totalmente al suo corpo e gli metteva una mano dietro la nuca, mentre le mani libere si intrecciavano.
<< ehi, piccioncini, vi lasciamo dell’ acqua o vi “dissetate a vicenda? >>
Rick e Kate si staccarono, un po’ imbarazzati, mentre Ryan ed Esposito si avvicinavano con le loro  compagne tenendo in mano delle bottigliette d’ acqua.
<< grazie.. >>
<< beh direi, che avete vinto! Wow Caste, non pensavo che fossi così atletico! >>
<< Ryan, sta zitto. >>
<< ehi, non darti tante arie adesso, solo perché avete vinto… >>
<< si, perché voi quanto siete arrivati? >>
<< … >>
 
 
 
Allora, prima di tutto salve, come state? Finita la scuola per voi? XD
In secondo luogo, devo dire che questa ff non ha molto senso, sto cercando di immaginarvi le vostre facce ora… quante di voi avevano pensato ad una situazione LEGGERMENTE diversa? :P hehehe…
Spero che vi sia piaciuta e che non chiamiate subito il manicomio…
Allora, colgo l’ occasione per rispondere pubblicamente a duna domanda che mi hanno fatto più persone, ovvero: “perché se sei maggiorenne nel tuo nome c’è 97?”
La risposta è facile, come già ho detto ad alcune di voi, quel numero ,anzi, l’ intero nome, è una dedica alla mia cuginetta Greta (oddio, non è così piccola, ha compito i 15 anni a maggio :D ) che è appunto del ’97: lei mi ha fatto scoprire Castle, mi ha anche suggerito il nickname da mettere in questo sito, quindi mi sembrava d’ obbligo mettere qualcosa che la ricordasse. Tutto chiaro ora? J
Alla prossima ff!! anzi, al prossimo capitolo di “sono tua, e lo sarò per sempre” che posterò entro martedì (spero!)
Bacione! -V-