Weeeeeee dopo tanto tanto tempo sono ancora qui! Avviso che l'ho scritta nella mezz'ora in cui il pullman mi portava a casa da scuola quindi probabilmente ci saranno errori ma non avevo assolutamente voglia di rileggerla sooo.. Here it is. Spero vi piaccia :3 Vediamo che ne pensate :3 A presto. 

Minnesota 1990

Non era il primo concerto a cui avevo partecipato, se teniamo conto delle numerose recite scolastiche e feste di paese.

Capii subito che quello era il posto adatto a una come me, era il posto adatto a me. Già mentre prendevamo posto per assistere a quel piccolo festival in Minnesota avevo intuito che sarebbe successo qualcosa di assolutamente straordinario. Ripresi in mano il foglietto stropicciato con la scaletta. I gruppi che si sarebbero esibiti quella sera suonavano tutti nuovi. Ma non me ne stupii, non ero una grande collezionista di dischi e i pochi e unici che avevo ascoltato appartenevano a Steve e Natalie, mio fratello e mia sorella. Trovai il nome di qualche canzone che conoscevo, probabilmente erano tutte cover band. Non ne rimasi stupita. Mi girai a guardare mia sorella dietro di me. Stava parlando col suo fidanzato "Nat, ci sarà ancora molto da aspettare?".

"Adie, è la quindicesima volta che me lo chiedi. Tra poco arriveranno i gruppi. Senti io e Charles ora andiamo a fare una passeggiata" E lanciò un'occhiata complice al ragazzo accanto a lei "Perché intanto tu non cerchi di andare più avanti che puoi? È il tuo primo concerto, dovresti godertelo dalla prima fila".

Sapevo cosa tutte quelle parole volessero dire, non era di certo interessata al mio primo concerto, voleva solo appartarsi con Charles e non mi voleva tra le palle. Cosa più importante, non voleva che dicessi niente a mamma.

Senza protestare mi girai verso il palco cercando di farmi spazio tra la folla. Mi aspettavo più gente a dire la verità. Nella mia mente questo evento doveva avere dimensioni sproporzionate invece credo che a stento raggiungessimo le 300 persone. Finalmente la prima band prese possesso del palco e dopo aver salutato con un caloroso "Benvenuti figli di puttana" si misero a suonare quello che si sarebbe potuto definire un misto di punk e metal. Il batterista meritava tutta la mia attenzione. Non vi staccai gli occhi di dosso per tutto il tempo. Inoltre il modo in cui suonava rifletteva molto il mio, nonostante io non avessi ancora raggiunto simili livelli.

Dopo una mezz'ora il gruppo aveva concluso con ben cinque canzoni. Ora era il turno dei Green Day, pochi li conoscevano con quel nome, molti li chiamavano ancora Sweet Children. Diedi una veloce occhiata al batterista, un ragazzo giovane e pieno d'energia, il bassista, con muscoli ben allenati e il basso tra le mani. Lo collegò all'amplificatore e constatò che funzionava suonando un paio di note. Il chitarrista aveva appoggiato la chitarra sul palco e se n'era andato. Sospirai, probabilmente ci sarebbero voluti altri dieci minuti.

Un altro ragazzetto bruno salì sul palco, l'uomo che aveva portato la chitarra sul palco doveva essere un tecnico allora. Il ragazzo era girato verso il batterista, si stavano accordando sulla prima canzone. Poi si girò, ebbi un brivido. Mi percorse la schiena silenzioso, sentivo come se qualcuno mi avesse infilato un cubetto di ghiaccio nella maglia, e ora quel cubetto stesse scendendo e lasciando dietro di se la fredda scia bagnata. La sua voce mi risvegliò.

"È un piacere essere qui! Noi siamo i Green Day! Cominceremo con una cover degli Operation Ivy. Knowledge."

Tutto sommato se la cavavano bene, meglio del gruppo precedente. Continuai ad osservare il cantante e cercai di avanzare per arrivare in prima fila. Volevo godermi quel gruppo. Quando riuscii ad arrivare vicino al palco stava per cominciare una nuova canzone. 

Only of you

Il cantante si spostava da una parte all'altra del palco. Si fermò sulla destra, accanto al bassista e davanti a me. 

Mi guardava. I suoi occhi erano di un chiaro verde, bellissimi, passati con un leggero segno di matita scura. Gli conferivano una certa intensità. 

I hope this feeling never ends

If I could only hold you

It's the only thing I want to do

Lui accennò un sorriso chinandosi col corpo e continuando a cantare. Mi sentii parte della canzone. Volevo essere parte della canzone e di colui che la cantava. Era la cosa più bella che avessi mai visto.

Poi il suo sguardo si spostò verso il bassista e dopo un salto sincronizzato con lui la canzone finì. 

Era stato tremendamente emozionante. Non avevo mai sentito nulla di simile. La canzone di per se non era il meglio che avessi sentito, ma la sua voce, i suoi occhi, tutto di lui l'avevano fatta andate in fibrillazione e un altro lungo brivido le era corso lungo la schiena. 

Lui.

Passai il resto del concerto a pensare a quel momento. 

E poi... Sentii una mano afferrare la mia a trascinarmi indietro. Al momento non capii che stava succedendo, solo quando fummo lontani dalla folla e mi girai verso di lui mi capacitai della situazione. 

"Piacere, Billie Joe."




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