She
is gone.
Era stato così
doloroso tornare a casa
senza di lei.
Una missione
finita nel peggiore dei modi, come mai avrebbe immaginato... E mai
se lo sarebbe
perdonato.
Era
rincasato da poco, Chris, dopo essere tornato da quella maledetta
missione che gli aveva portato via per sempre
la sua partner.
Aveva
tirato fuori uno scatolone e lo aveva appoggiato sul tavolino di
fronte il divano. Lui si sedette sulla poltrona e lo aprì:
dentro
era pieno di foto, foto di momenti ormai passati e lontani. Non era
solito rivederle e – quando lo faceva – non era mai
così
malinconico e triste per i tempi andati: le guardava sempre con un
sorriso, per quei ricordi... Ma questa volta non sarebbe stato lo
stesso. Lei non c'era
più.
Tirò
fuori
un pacco di foto cominciando ad esaminarle una per una: andavano dai
tempi della S.T.A.R.S. fino a quelli più recenti, vedeva
volti e
ricordava nomi, ma faceva caso ed attenzione solo a lei,
a Jill.
Arrivò fino a quella dannata foto, la sua preferita.
Quante volte
si era ritrovato
buttato sul letto o sul divano a far nulla e ad osservarla: era una
foto abbastanza recente, ritraeva una Jill sorridente dai lunghi
capelli color cioccolato legati come sempre in una coda.
Gliel'avevano scattata durante una festa alla BSAA e.. Cavolo. Era
meravigliosa. Ogni volta gli toglieva il fiato.
Chris deglutì a
fatica, sentendo un nodo alla gola. Socchiuse gli occhi e si
portò
la foto contro il viso, a sfiorargli la fronte. Strinse l'altra mano,
appoggiata sulla gamba, con forza, serrandola completamente. Non era
stato in grado di difenderla, lo aveva fatto lei per lui: aveva
sacrificato la sua
vita
per salvare il
suo partner.
Non ci poteva credere. Wesker, ad ogni modo, la aveva
avuta vinta. Voleva ucciderlo prima che Jill lo fermasse... Ma ci era
riuscito lo stesso, portandogli via la cosa più importante
per lui.
Chissà, ora, dall'inferno o chissà dove come se
la stava ridendo
quel maledetto.
In un moto di rabbia buttò il tavolino all'aria,
alzandosi, mentre tutte le foto si sparpagliarono per il pavimento.
Si allontanò appena, voltandosi di schiena e portandosi una
mano al
viso. Sentì gli occhi bruciargli tremendamente e le lacrime
sopraggiungere solo pochi attimi dopo. Li chiuse, stringendoli e
coprendoli con una mano... Nemmeno così riusciva a darsi
pace:
vedeva solo lo stesso susseguirsi di eventi, ovvero la sua Jill che
si sacrificava per salvargli la vita.
Non la avrebbe mai
più
rivista. Mai più
avrebbe potuto
dirle la verità,
ciò che provava. Mai più
avrebbe potuto dirle che la amava e
che lo aveva sempre fatto.
Un
paio di lacrime calde gli solcarono le guance, mentre strinse i denti
cercando di farsene una ragione ma soltanto una domanda gli risuonava
assordante nella testa: perché lei?
Ormai
era andata e nulla
gliela avrebbe riportata indietro.
No one knows what its
like
To be mistreated, to be defeated.
No one knows how to
say
That they're sorry and don't worry,
I'm not telling lies.
Sììì, lo so! E' triste! Ma avevo voglia di scrivere di Chris e mi è venuta in mente ascoltando 'Behind Blue Eyes' dei Limp Bizkit..
Beh, poco c'è da dire, Chris si dispera per la perdita della sua amata Jill e quello che lo fa soffrire di più è che ha temporeggiato per tutto quel tempo ed ora si ritrova senza la possibilità di dirle che la ama.. E mai più ne avrà l'occasione!
Spero vi piaggia e ringrazio tutti in anticipo, lettori e recensori.. :)
Baci!