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Autore: Caramell_    09/06/2012    1 recensioni
(Kim)
Le labbra si stiracchiano in un sorriso e, prima che si possa dire alcunché, sono già occupate a saggiarne altre. Sanno di stelle, di sogni e promesse mantenute, di erba calpestata a piedi nudi e di cielo senza nuvole. Un bacio in mezzo ad un corridoio, in una casa inglese, circondati dal verde.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-- Questa One-shot, così come tutte le altre che scriverò su questa categoria, la dedico a Seleliu che, come me, adora questi due. Le aveva fatto una promessa. Mi dispiace immensamente per il ritardo e spero che davvero possa piacerle.






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Come quei tempi lontani

Allora, mi sposerai?
Tu che dici?
Si?
Certo che si, stupido.

 
  Kim continua a camminare. Avanti e indietro, avanti e indietro. Quel corridoio non finisce mai. Aspetta di essere ricevuto. Sono giorni che lo richiede. Elsa è vicina a lui, seduta su una sedia in mogano proprio vicino allo specchio. Bella come sempre, i capelli biondi, ora un po’ più lunghi, le lambiscono delicati le spalle mentre accigliata e con la bocca arricciata, cerca inutilmente di non torturarsi le mani. Kim sorride, guardandola. I loro occhi s’incrociano e la tensione un po’ si allenta.
  Poi si ferma, sbuffando impercettibilmente, le sopracciglia arricciate. Non avrebbe mai creduto di fare una cosa del genere. Lui, ragazzino scapestrato, vandalo di strada con i piedi nudi, indiano e orfano tra quegli inglesi, ora, a vent’anni, ancora privo di scarpe e con i capelli lunghi, non riesce a star fermo – ricordo passato – fremente d’eccitazione.
  Il colonnello è oltre la porta a cui in quel momento dà le spalle, nello studio pieno di libri e tinto di rosso che da piccolo visitava spesso.
  Lo ricorda ancora, diritto, seduto composto, le braccia conserte e il sorriso sulle labbra. Non è cambiato, ora che ci pensa. Il solito, constata scrollando le spalle irrigidite. È solo più vecchio, ricurvo e stanco ma ha ancora quegli inconfondibili occhi azzurri, calco perfetto di quelli di sua figlia e quell’aspetto gioviale che l’aveva portato a fidarsi.
  Ma allora perché, si chiede avvicinandosi alla sua compagna, in quel momento il solo vederlo lo terrorizza?
Elsa alza lo sguardo, un sorriso timido sulle labbra e titubante allunga il braccio pallido e gli afferra la mano – scura e sudata – portandosela in grembo.
  Si morde il labbro, indecisa e schiude un po’ la bocca, fissandolo. Kim lo nota e, delicato come non è mai stato, la fa alzare e la stringe al petto, passandogli una mano tra i capelli e aspirandone il profumo. Morbida, calda e familiare, quella sensazione gli dona un po’ della pace perduta. Dolce porta una mano al suo viso e fa combaciare le loro fronti notando, orgoglioso e felice, che Elsa è arrossita e che quegli occhi blu che ama tanto hanno assunto una deliziosa sfumatura liquida. Bella, davvero bella, non smetterà mai di ripeterlo.
  Le labbra si stiracchiano in un sorriso e, prima che si possa dire alcunché, sono già occupate a saggiarne altre. Sanno di stelle, di sogni e promesse mantenute, di erba calpestata a piedi nudi e di cielo senza nuvole. Un bacio in mezzo ad un corridoio, in una casa inglese, circondati dal verde.
  Kim le accarezza i capelli – fili d’oro tra le dita – e le sfiora una guancia mentre continua a toccarla, a mangiarla con gli occhi.
Non dovrebbe farlo, non lì, esposto agli occhi di tutti. È disdicevole ed inappropriato, ma lei è così buona, così bella per non starle accanto.
  Quando si staccano, le labbra rosse e gli occhi lucidi, lei sorride continuando a guardarlo e, un po’ per mascherare l’imbarazzo e un po’ per pudore, gli sferra un buffetto sulla spalla, riportandolo con i piedi per terra. C’è ancora una cosa da fare, non l’ha dimenticato. Kim capisce e le afferra la mano, stringendola. E, proprio mentre si sporge per regalarle un altro umido bacio, la porta in mogano scricchiola e, lentamente, si apre.
 
  Kim è uno stupido, ecco cosa pensa Elsa seduta fuori dalla porta di mogano. Si ritroverà per marito uno stupido.
Baciarla in quella maniera…non avrebbe dovuto.
  Indispettita si passa una mano sulle labbra e ne carezza il contorno. Arrossisce ancora e si da della stupida.
È solo un bacio, si dice decisa ma sa, in cuor suo, che non è mai stato così.
 
  Quando esce da quella stanza Kim ha in volto il più bel sorriso che Elsa abbia mai visto. La guarda e, sollevandola in aria e afferrandola per la vita sottile, la bacia ancora, le morde il labbro inferiore, la fa girare continuando a stringerla. Quando la poggia a terra avvicina di nuovo il suo viso, l’abbraccia e, accostando le labbra all’orecchio, le da la più bella notizia che avrebbe mai potuto ricevere.
  
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