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Autore: cOstanza    09/06/2012    2 recensioni
In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura.
Albus Silente
Canzone: Hilary Duff_ Someone's watching over me.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Dedico questa short a SilverRiver97.
Grazie, perché nonostante tutto, hai continuato a leggere le mie storie e, con le tue recensioni, mi hai aiutato a ritrovare il sorriso. 
Grazie.
 







 
Questa è per te.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In fin dei conti, per una mente ben organizzata,
la morte non è che una nuova, grande avventura
Albus Silente
 
 
 
 
 
 
 
Someone's watching over me.
Hilary Duff.
 
 
 
 
L'ultima cosa che sentii fu l'urlo quasi disperato della mia amata cugina. Quanto la odiavo. 
Un urlo che lacerò le mie orecchie ed il mio cuore, facendomi pentire di averla lasciata in vita. 
-Avada Kedavra!-.
Quella maledizione mì colpì.
E fu buio.
 
 
 
(*)- Sir, sbrigati, che arriviamo tardi e la Megera ci mette in punizione.-
-Come se non lo facesse già tutti i giorni!- ribattei io.
Mi rividi giovane, quindicenne, al fianco del mio migliore amico, James Potter. 
Vidi me stesso seguirlo a passo lento, mentre lui procedeva spedito, fino a che alla fine non aveva deciso di fermarsi.
-Mi sa che è inutile combattere con te.-
-L'hai capito finalmente, Ramoso. Quanto ti ci è voluto, solo cinque anni?- domandai, anzi domandò scherzando il mio giovane alterego. 
-Più o meno lo stesso tempo che ti ci è voluto per capire da quale parte bisogna impugnare una bacchetta.-
Gli saltai al collo ridendo, buttandolo per terra, sul terreno umido. Fu subito sopra di me, e cominciammo a stuzzicarci. Lui si sedette sopra di me, e io gli morsi una gamba. Urlante, James si alzò e io ne approfittai per atterrarlo.
Alla fine giungemmo a una parità.
Stanchi, ci buttammo per terra, guardando il cielo luminoso.
-Sir?-.
-Mmmh?-.
-Credi che il nostro futuro sia già scritto?- domandò il mio amico, con lo sguardo fisso nel vuoto.
-Cosa?-.
-Si, che ne so. Credi di essere destinato a fare qualcosa di grande e di importante?-.
-Manie di protagonismo, Ramoso?- chiesi alzando un sopracciglio.
-Sono serio.- La sua voce mi fece capire che, sì incredibile!, era serio. -Mi sembra quasi che il mio destino sia già stato scritto, già prestabilito.-
-Okay, niente Burrobirra sabato sera. Sei già fuso di tuo.-
-Parlo sul serio- disse James alzando il busto. Poi guardò di fronte a sé. -Come fai a pensare che il tuo destino è scritto e non puoi cambiarlo?-
Allora, vidi il mio alterego alzarsi.
-James, credo che il Destino sia una cosa così difficile da interpretare, così misteriosa.- La mia voce diventò quasi un sussurro, ma io ricordavo ogni parola che avevo pronunciato. -La vita non è fatta per vivere nel terrore del Destino, quel maledetto destino che ogni volta ci mette lo zampino. Io scappo davanti a quello, non è neanche mio amico.-
Nonostante avessi fatto una battuta, James non rise. Anzi si fece più serio.
-Non capisci amico...- mi disse, con voce piatta.
Roteai gli occhi.
-Centra Lily Evans? So che ti piace, ma chiederti addirittura se è nel tuo prossimo futuro è da matti...-. Lo guardai meglio. -Non che tu non lo sia...-.
E neanche qui rise. Scosse la testa.
-Lei non centra.-
-Allora qual'è il problema? Mi sembri Remus!- affermai sconvolto.
James si passò una mano tra i capelli.
-Mi sembra che tutto sia così sfuggente, che ben presto dovrò fare i conti con la vita reale e dovrò dimenticarmi della cavolate che abbiamo sempre fatto e questo solo perché il Destino ci ha riservato qualcosa di importante...- Sospirò. -Non so, è solo una sensazione.-
Mi avvicinai a lui e posai una mano sulla sua spalla.
-James Potter. Tu sei destinato a fare grandi cose, perché sei una grande persona. Un ottimo amico e un ottimo mago. Non ci sarebbero i Malandrini se non ci fossi tu. Sappilo.- Presi un lungo respiro. Io e James non eravamo tipi sentimentali, per niente. Non ci piaceva mostrare i nostri sentimenti, per questo stavo facendo uno sforzo enorme. -Hogwarts, la mia intera vita, tutto non avrebbe senso se non ci fosse una persona come te. Se non ci fossi tu, probabilmente adesso sarei in mezzo ad una strada.-
James sorrise a queste mie parole. Colto da un lampo di tenerezza, mi abbracciò lievemente.
La nostra amicizia non aveva paragoni.  Nessuno poteva capire quanto veramente noi due insieme ci completassimo. Prima ancora dell'amore, l'amicizia tra noi due era indivisibile, qualcosa che non poteva essere distrutto. Qualcosa per cui valeva la pena lottare ogni giorno
Qualcosa che non ho mai dimenticato.


Dal buio tornai alla luce. 
Davanti a me, vidi Harry. I suoi occhi erano pieni di preoccupazione e stupore. Allo stesso tempo, leggevo che in lui si faceva strada la rabbia. Rabbia indirizzata alla mia amata cugina.
Harry si mosse piano verso di me, a rallentatore.
Sentii il mio respiro rallentare, il mio cuore cominciare a fermarsi e la mia bocca inaridirsi.
Avevo capito. 
Percepii quasi come un tocco dietro di me che mi costringeva a lasciarmi andare. Nonostante la paura stesse attanagliando la mia anima, avevo capito che non potevo fare altro, che il mio tempo era giunto.
Mi abbandonai a quel tocco delicato e sentii la mia schiena inarcarsi verso l'arco. Ma diedi un ultimo sguardo a Harry.
Rividi il ragazzo che mi aveva accompagnato per tutta la mia vita, rividi la bellissima donna che aveva sposato, rividi il frutto del loro amore. 
L'ultima cosa che vidi furono i miei due amici che mi sorridevano tramite Harry. In lui vivevano James Potter e Lily Evans. E non sarebbe mai stato solo.
Fu quella l'ultima cosa che vidi.
Due volti che mi sorridevano, incoraggiandomi a lasciare Harry, incoraggiandomi a proteggerlo per il resto della sua vita, che mi incoraggiavano ad andare oltre.
Lo feci, ma l'immagine di loro due mi accompagnò per quelli che per me furono secoli. 

Qualcuno d'alto mi stava guardando, ed io sapevo chi erano.







 


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Spazio autrice:

Ciao a tutti!
Come ho già scritto all'inizio dedico questa short a SilverRiver97. E' lei che mi ha fatto venire quest'idea. 
In realtà, non sono sicura di quello che ho scritto, non sono sicura di quello che volevo scrivere. Trattare un tema come la morte non è mai facile, per questo mi sono lanciata, senza pensare troppo. Ho lasciato che le mie dita si muovessero da sole sulla tastiera.

(*)= dialogo inventato da me.

Ringrazio chiunque leggerà questa storia.

Ringrazio chi la recensirà. 

Ringrazio tutti. :)


Ora mi rivolgo direttamente a te, a te che mi stai guardando dall'alto. A te che so che mi stai osservando. Mi rivolgo a te dicendoti che te ne sei andato troppo presto. Saresti dovuto rimanere qui, qui per me. Perché hai lasciato un vuoto dentro di me che non riesco a colmare, perché so che Lui è con te. Perché so che lo proteggerai. Perché so che vivrà per sempre con me.
So che tu non mi abbandonerai mai, so che sarai al mio fianco. 
So che vivrai in me per sempre.
So che ci sei.


Questa è anche per te.





Grazie.

C.





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