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Autore: dreamer96    09/06/2012    0 recensioni
L'amore è sempre stato improvviso,è come un diario che viene sfogliato da ognuno di noi,ma non si torna mai indietro,si va sempre avanti.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è possibile,non riesco ancora a crederci : i miei sogni rinchiusi nel cassetto da una vita non possono diventare realtà.Sposarmi,fare una vita tutta mia sono sempre stati i miei sogni principali.Ora mi ritrovo all'età di trent'anni a sfogliare la mia felice giovinezza come le pagine di un vecchio diario. La disgregazione dei miei sogni iniziò nell'ottobre del 1999 quando avevo diciotto anni.Innanzi tutto mi chiamo Charlotte e a quel tempo frequentavo il college.Mi ero innamorata di un ragazzo che seguiva con me il corso di chimica.Era carino,simpatico e incredibilmente riusciva a sorprendermi,mi si presentava davanti ogni volta che non me l'aspettavo,me lo ritrovavo ad esempio fuori casa quando ero chiusa da giorni e non avevo voglia di vedere nessuno,e lui,solamente lui era in grado di rendermi felice con un suo semplice sorriso e per non parlare delle sue fossette a dir poco invitanti per un semplice bacio.Era una persona speciale,appassionato di motori anche se beh,non voleva assolutamente capire che non era molto bravo con le auto.Non dimenticherò mai la prima volta che l'ho visto: eravamo in corridoio quando si diresse verso di me,si fermò e mi chiese cosa ci facessi lì e se seguivo quel corso noioso di biologia:entrambi avevamo la voglia di fuggire,fuggire da questo noiosissimo mondo in cerca di un mondo fatto di amore. Da quel giorno diventammo inseparabili,era come se uno non potesse vivere senza l'altro.Come tutti sanno da 'migliori amici' si passò all'essere 'innamorati' dunque fidanzati. La felicità del nostri incontri restava chiusa in quattro mura perché ho da dirvi che la cosa più difficile fu presentarlo alla mia famiglia,che si dimostrò alquanto ostile al nostro rapporto. Mio padre,banchiere,uomo colto e appassionato di letteratura inglese avrebbe voluto il meglio per me e desiderava che io diventassi una scrittrice di romanzi gialli,i suoi preferiti.Generalmente non si opponeva alle mie scelte perché ci vedevamo raramente e voleva rendermi felice donandomi qualsiasi cosa gli chiedessi.Mia madre,rigida,severa,era un'insegnante di italiano,voleva che fossi la migliore del college,ma non aveva capito affatto di come io desideravo la mia vita. Mi costringeva a frequentare antipatiche ragazze figlie di sue colleghe di lavoro oppure giovani destinati alla carriera militare.Non volevo diventare vedova troppo presto,volevo una vita mia. Il mio amore con il mio Harry iniziò in un giorno di primavera quando il sole con i suoi scherzi sembrava sparire per un po' e poi comparire per rendermi felice con i suoi caldi raggi.Da quel giorno iniziarono gli anni più felici della mia vita,il tutto però durò cinque anni e finito il college addio amore mio.Dopo circa due settimane dal mio arrivo a Cambridge i miei genitori mi diedero una notizia che infranse i miei sogni che sembravano stessero per realizzarsi. Louis,un giovane appartenente ad una delle più importanti famiglie della mia città era stato scelto per diventare mio marito ed Harry?Saputo ciò,rimasi attonita e vidi la mia vita infrangersi,proprio come un vaso che non può essere più riparato. Mi chiusi in camera,non uscì per giorni. Mio padre avrebbe capito,mia madre no. ero insicura,confusa,non sapevo che fare. Se avessi cercato di oppormi mi avrebbero cacciata via.Comunicai tutto a Harry che non mi disse nulla,partì via,si trasferì in Spagna in cerca di un lavoro e non volle sapere più nulla di me. Il giorno atteso arrivò,il mio matrimonio.Quel sorriso così falso,io amavo Harry,avevo passato anni della mia dolce vita con lui,avrei rischiato la vita per lui e adesso mi ritrovavo a sposare Louis,questo ragazzo così dolce ma che non mi amava come Harry. Fui costretta a sposarmi con lui ed ebbi una bambina,Jane. Due anni dopo il nostro matrimonio arrivò una lettera,Louis era morto in guerra.Svenni,non potevo crederci,lui mio marito?Proprio lui,l'uomo che nonostante tutto mi aveva donato la sua vita e io la mia,le nostre vite si erano divise a causa della guerra che aveva affrontato. Circa dieci anni dopo,accompagnai Jane a Parigi per un corso di danza classica e in un pomeriggio decisi di andare in giro per la città.Entrai in una caffetteria,ordinai il mio caffè al latte e mi sedetti accanto ad un uomo.Aveva qualcosa di familiare,qualcosa di assolutamente straordinario che mi aveva attirato. Gli chiesi l'ora, -d-dodici e tre-trenta Rispose lui. Mi fissò,mi guardò attentamente,esclamo: Charlotte ,io : Harry . Ci bastò un attimo per innamorarci,quell'attimo fu fatale. Mi baciò intensamente davanti a tutti,le mie labbra toccavano le sue e nel profondo del mio cuore,mi sentì amata.Fu la prima volta che mi sentì amata davvero.Mi trasferì a Parigi e capì che non si smette mai di amare,nemmeno se passa del tempo,mai.
  
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