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Autore: HilarisLuna    10/06/2012    2 recensioni
Quando il terrore di ciò che si è, s'insinua nella propria mente...
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera! Ho scritto questa storia di getto anche se in realtà trae spunto da un gioco tra me ed una mia cara amica :) Spero vi possa piacere! Baci
 

"A different point of view"


Era notte fonda, strani scricchiolii la svegliarono improvvisamente: dove si trovava? Era tutto buio, non vedeva nulla! Si alzò lentamente e cercò di abituarsi, strizzando nervosamente gli occhi. La finestra era spalancata, una lieve brezza faceva ondeggiare le tende e nonostante fosse una cosa banale, tremò. Fin da piccola temeva le tende bianche: per lei, erano come dei fantasmi: presenze ambigue che potevano farle del male. Strano, per questo motivo nella sua camera non c'erano tende bianche... Procedette a tentoni. Probabilmente era riuscita ad arrivare nel corridioio e solo in quel momento si rese conto di quanto fosse assetata. Le raschiava la gola... non riusciva...

Ad un tratto sentì parole sconnesse e passi rapidi. Subito si nascose dietro ad un mobile, al sicuro. Quando sentì assoluto silenzio si decise ad uscire e procedette, nuovamente a tentoni, verso la cucina. Perfetto, sopra il tavolo si trovava una grossa brocca piena d'acqua: con un balzo salì sul tavolo e si sedette; bevve freneticamente cercando di placare la sete. Quando ebbe finito, rimase lì, immobile: che situazione assurda. Cosa doveva fare? Calma, doveva tenere la testa a posto, ragionare razionalmente. Per prima cosa, avrebbe dovuto cercare di capire dove fosse, poi, avrebbe pensato al resto. Tornata nel corridoio, individuò una porta scorrevole che portava all'esterno, nel giardino alle spalle della casa. Era ancora buio, anche se dalla lieve luce che si stava diffondendo, probabilmente l'alba era vicina. Procedette lungo il lastricato d'ardesia che portava al vialetto d'ingresso: la strada era ampia, le case erano disposte ordinatamente l'una accanto all'altra, alberi, cespugli di rose profumate. Una qualunque strada di una qualunque cittadina provinciale. Delusa e frustrata tornò in casa, al riparo dal freddo vento primaverile. Fece attenzione, si sforzò di vedere al buio e di evitare chiunque abitasse in quella casa, per il momento. Forse, l'unica cosa che le restava da fare, era aspettare il nuovo giorno, poiché a volte, alla luce del giorno, le situazioni, gli oggetti, possono essere visti in modo differente.

Alla sua sinistra c'era un ampio salottino, non vedeva praticamente nulla se non un grosso video nell'angolo e grossi mobili lungo le pareti. Si sentiva stanca a vagare, così, senza meta nel “nulla” di una realtà che non le apparteneva. Nuovamente a tentoni cercò di raggiungere il divano più vicino, ma la sua mano non si appoggiò ad un morbido cuscino, urtò invece un grosso oggetto che cadde e si ruppe in mille pezzi: attese l'inevitabile arrivo dei padroni di casa. Silenzio. Il suo cuore le martellava freneticamente nel petto... tum-tum, tum-tum. Sul pavimento si era sparpagliato il suo contenuto... cos'era, sale?

 

Dopo aver trovato un astuccio nella cameretta, aggiustò il vaso approssimativamente, affinchè il danno non si vedesse a colpo d'occhio. Ad ogni tocco di orologio, la casa divenne sempre più luminosa, fin quando non dovette più sforzare la vista: non era così grande come le sembrava, tuttavia era confortevole. Ad un tratto, il mondo tremò.

La casa si stava muovendo, attraverso le finestre vide strani oggetti: non era possibile. Quasi a gattoni, sbattendo tra una parete e l'altra, corse in cucina: il rubinetto non funzionava, la caraffa non era bagnata. Attraversò il corridoio, trovò uno specchio e si voltò chiudendo gli occhi, stringendo con tutte le sue forze la cassettiera sottostante, li riaprì: un volto di ceramica, perfetto in tutte le sue linee, la stava osservando; non c'era un'espressione di terrore, era invece disteso, le guance colorate e due occhi azzurro ghiaccio, sereni e freddi eternamente: era una bambola. 



Se avete domande, critiche o quant'altro non esitate a farvi avanti :)
HilarisLuna

  
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