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Autore: AlvinFan95    10/06/2012    4 recensioni
Quando Chipwrecked è finito, dopo il concerto all'International Music Awards, i Chipmunks e le Chipettes stanno tornando a casa. Ma cosa succede quando tutti e sei i chipmunk iniziano a scoprire che provano qualcosa in più per le loro controparti?
Principalmente Alvittany, ma presenti anche Simonette e Theonor.
Rating giallo dovuto a 'certi riferimenti' nella storia, se capite cosa intendo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5 – ORA È TUTTO CHIARO

“Ehm… dovremmo entrare… credo…”, disse Alvin.

“Oh, giusto…”, rispose Brittany in un tono molto dolce seguito da una risatina nervosa.

Dave stava preparando una cena veloce prima di mandare tutti a letto. I chipmunk erano in soggiorno a guardare la TV. Ogni chipette e chipmunk era seduta accanto alla propria controparte.

Simon e Jeanette stavano leggendo un libro su qualche argomento che solo loro due avrebbero potuto trovare interessante, mentre Theodore ed Eleanor erano seduti insieme a guardare Meerkat Manor.

Tuttavia, Alvin e Brittany avevano gli occhi incollati alla TV, ma solo quelli. La loro mente era da tutt’altra parte.

Narratore: Alvin

Fui invitato da Theodore a guardare la TV mentre Dave finiva di preparare la cena. Ero seduto accanto a Brittany a guardare la TV, ma non potevo capire una sola parola di quello che diceva il presentatore a causa di questa sensazione.

È ancora qui. Nonostante tutto quello che faccio, essa ritorna ogni volta che sono vicino a lei. I miei occhi erano puntati verso la televisione, ma la mia mente no. Era rivolta a qualcos’altro, anzi a qualcuno.

Spostai lo sguardo alla mia sinistra per vedere cosa stesse facendo la mia controparte. Stava con il gomito appoggiato al bracciolo del divano e la sua faccia poggiata sul palmo della mano. Sembrava che si stesse annoiando.

Guardai profondamente dentro i suoi occhi blu. Non potevo farci niente, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Con questa sensazione dentro di me riuscivo a malapena a muovermi. Ero mentalmente paralizzato. La guardai e con ogni momento che passava sentivo la scarica elettrica muoversi dai miei nervi alle mie spalle e mani.

Sentivo del calore attorno al collo, alle cosce, alle caviglie, attorno ad ogni parte del mio corpo. Aprii lentamente la mia bocca, inalai una piccola quantità di aria e dissi “E-ehi, Britt. S-sembri annoiata”. Quelle parole uscirono da sole dalla mia bocca. Non potei trattenermi, era come se il mi corpo avesse una mente a parte che lo guidasse.

“Eh? Cosa?”, disse lei. Sembrava che l’avevo interrotta dal pensare.

Narratore: Brittany

‘Cosa è successo poco fa? Cos’è questa sensazione? Perché la sto avendo di continuo da quando ho fatto quel sogno?’, pensai mentre ricordavo cosa era successo mentre Dave stava aprendo la porta. Non sapevo esattamente cosa fosse, sentivo solo che rischiavo seriamente di svenire. Mi girava la testa. Il mio respiro era veloce, il mio cuore stava battendo come un martello.

Alvin stava guardando Meerkat Manor, il programma preferito del suo fratello più piccolo. Sarei dovuta stare nel letto ad aspettare che Dave finisse di preparare la cena, ma c’è questa parte di me che è guidata da questa sensazione. Una parte di me che voleva che restassi di sotto con Alvin. Perché? Non lo so.

Mi appoggiai al bracciolo mentre pensavo cosa potesse essere, perché io volessi restare di sotto mentre potevo benissimo stare distesa sul letto, molto più confortevole del divano.

Ero parecchio immersa nei miei pensieri, quando sentii Alvin che diceva “E-ehi, Britt. S-sembri annoiata”. Appena lo udii, la sensazione mi colpì come un proiettile. Ancora una volta, il mio respiro non era normale.

“Eh? Cosa?”. Non ero spaventata, ma non sapevo perché avessi reagito in tal modo.

“Non è nulla, Alvin. Stavo solo pensando”, dissi io.

“A cosa?”, mi chiese.

A quel punto non sapevo proprio cosa rispondere. Non potevo certamente dirgli che ultimamente stavo avendo delle strane sensazioni su di lui.

“Io, ehm… stavo solo pensando a… uhm…”. Ero nei guai, quindi mi guardai intorno per trovare qualcosa che potesse tirarmi fuori da quella situazione. La mia vista finì nella cucina, e mi venne in mente la risposta.

“… di come sarebbe venuta la cena”, risposi io. Alvin si girò e guardò in cucina, e mentre non stava guardando tirai un sospiro di sollievo. Poi tornò verso di me e disse “Hai molta fame, non è vero?”

“Beh, sì, penso di sì”, risposi, poi tornai alla TV e feci finta di interessarmi, in modo che la finisse di farmi domande. Poi lui fece la mia stessa cosa: tornò a guardare la TV.

Dopo qualche minuto stavo ancora pensando a lui ed a quella sensazione, ed allo stesso tempo a fare finta di guardare il programma.

“Ragazzi, la cena è pronta!”, gridò Dave dalla cucina. Entrammo in cucina, e mangiammo per rifarci le forze.

I Chipmunks e le Chipettes furono chiamati in cucina per la cena. Entrando, Theodore annusò uno strano odore. “Ehi, Dave, che buon odore. Cos’è?”, chiese lui.

“È una pizza che ho fatto secondo la ricetta di zia Jackie, provala”, rispose Dave.

Theodore si arrampicò sul tavolo, si avvicinò alla piccola pizza a taglia di chipmunk e prese un morso. “Hmmm, che buona!”, esclamò Theodore.

“Grazie, Theo. Ora, voi altri, dateci sotto”, disse Dave.

Dopo la cena, i Chipmunks andarono a letto mentre le Chipettes a farsi una doccia. Mentre Brittany non era nei dintorni, Alvin ne approfittò per chiedere a Simon informazioni su questa sensazione.

“Ehi, Simon”, disse Alvin, per attirare l’attenzione del fratello.

“Cosa c’è, Alvin?”, chiese Simon.

“Io… ehm… ho una cosa da chiederti”, disse Alvin nervosamente, grattandosi la nuca.

“Cosa c’è che non va?”, chiese Simon. Sembrava leggermente preoccupato, dal momento che non vedeva quasi mai suo fratello parlare in questo modo.

“È… ehm…”. Alvin era trattenuto dal suo nervosismo. Pensava che Simon si sarebbe preso gioco di lui.

“Riguarda Brittany, non è vero?”, provò ad indovinare Simon. Alvin rimase a bocca aperta, chiedendo “E tu come lo sai?”

“Solo una deduzione, mon frere. Ad ogni modo, cosa c’è?”

“Beh, è solo che… negli ultimi tempi ho una strana sensazione quando sono vicino a lei. È iniziato tutto sull’aereo, mi stavo annoiando e stavo provando ad addormentarmi. In quel momento Brittany si mosse vicina a me ed appoggiò la mia testa sulla mia spalla, e il suo braccio sul mio petto. Poi ho avuto questa sensazione. Mi sentivo caldo attorno al collo, alla faccia, dalle mie spalle alle mie braccia. Sentivo come se il mio cuore stesse martellando per inserire un chiodo dentro di me, ed ho iniziato a respirare velocemente. Qualunque cosa sia questa sensazione, mi impediva di muovermi. Ma in qualche modo mi ha fatto sentire bene, e ciò mi ha permesso di addormentarmi”, disse Alvin, descrivendo ogni cosa. Simon e Theodore ascoltavano seduti sul suo letto.

“Ti è piaciuto?”, chiese Theodore.

“Cosa?”

“Vuole dire se ti piace questa sensazione, se ti piace avere una ragazza sopra di te”, rispose Simon.

“Non lo so. Sono confuso, non mi sono mai sentito in questo modo fino ad ora. Sapete dire cosa sia?”, rispose Alvin alla spiegazione più dettagliata di Simon.

“Hehe… ne sei sicuro, Alvin? Neanche tu sei così stupido da non saper dire cosa sia”, disse Simon.

“Cosa?”, chiese Alvin, con un sopracciglio inarcato e la bocca aperta.

“È la sensazione che ti fa sentire in paradiso, tipo l’angelo che ti lancia la freccia dritta nel cuore”, rispose Theodore.

“Eh?”, rispose Alvin, confuso dalla risposta di Theodore.

“Dal punto di vista scientifico, Alvin, è un valore che rappresenta il vivere in prima persona la gentilezza, l’affetto e la compassione. È definita come la parte degli istinti animali che ci induce a portare avanti una specie”, rispose Simon, sperando che Alvin potesse capire per via scientifica.

“Simon, penso che la spiegazione di Theodore sia abbastanza incomprensibile, ma la tua è anche peggio!”. Alvin stava iniziando ad irritarsi. “Ascoltate, ragazzi… non ho tempo per indovinelli pazzi o scientifici, quindi vi prego di dirmi cosa mi succede”

“È amore, Alvin!”, esclamarono entrambi all’unisono. Gli occhi di Alvin si dilatarono e lui rimase a bocca aperta per la risposta dei suoi due fratelli. “N-non vorrete dire che… sono… sono innamorato di Brittany?”

“Beh, dovrai scoprirlo tu, fratello. Per ora, per quello che ci hai detto, possiamo solo dire che sei innamorato”, disse Simon ad Alvin. “Adesso, se non ti dispiace, vado a dormire. Tu puoi o aspettare le Chipettes e parlare a Brittany oppure andartene a dormire”, aggiunse lui.

Alvin guardò in basso mentre i suoi fratelli lasciarono il suo letto per tornare a quello loro subito sotto al suo.

‘È davvero questa la sensazione? Lo so che sono passate ore da quando siamo stati su quell’aereo, ma adesso sento come se questa sensazione sia stata dentro di me per tutto il tempo. So che mi è piaciuta sin da quando l’ho incontrata per la prima volta alla West Eastman, ma non ho mai saputo che mi sarebbe potuta piacere in questo modo’, pensò lui. Con questi pensieri nella sua testa, decise di accasciarsi sul letto.

In bagno…

Le Chipettes avevano finito di lavarsi i capelli. Presero il loro asciugamano con il loro rispettivo colore e coprirono il loro corpo mentre andavano verso i loro asciugacapelli, realizzati appositamente per loro.

“Ehi, ragazze”, disse Brittany per attirare l’attenzione delle sue sorelle.

“Sì?”, risposero entrambe.

“Posso dirvi una cosa?”, chiese Brittany.

“Britt, siamo le tue sorelle, sai che puoi dirci tutto”, rispose Eleanor.

“Beh, Ellie, ti ricordi di quella cosa sull’aereo, giusto?”, chiese Brittany ad Eleanor.

“Sì…”, rispose Eleanor.

“Cosa è successo sull’aereo?”, chiese Jeanette con curiosità. “Ah, già , tu non ne sai ancora niente. Brittany ha dormito accanto ad Alvin sull’aereo”, rispose Eleanor.

“E allora? Io ho dormito accanto a Simon e tu accanto a Theodore”, disse Jeanette, pensando che non ci fosse nulla di male. Ma c’era qualcosa che non la faceva sentire come se fosse stata solo una normale dormita accanto a qualcuno.

“A meno che… non avrai preso Alvin per un cuscino?”, capì Jeanette.

“Beh, sì, ma non è tutto. Mentre stavo dormendo ho avuto un sogno, ero tornata sull’isola. Sono andata alla capanna di Zoe per vedere se ci fosse qualcun altro, ma non c’era nessuno. Mi sentivo sola, ed ho iniziato a piangere. Poi è apparso Alvin. Mi ha preso in un abbraccio stretto, ed improvvisamente la sensazione di solitudine fu rimpiazzata da una molto strana”, descrisse Brittany.

“E che cos’è?”, chiese Eleanor. Aveva già un’idea in mente di cosa fosse, ma per essere sicura chiese maggiori dettagli.

“Beh, è come se qualcosa si riscaldasse attorno a me. Quando provo a muovermi questa sensazione mi lascia fare solo alcuni movimenti come battere le ciglia e respirare. Posso sentire delle scariche elettriche sulle mie guance e un po’ dappertutto. Vanno avanti e indietro dalle mie spalle alla mia mano. In qualche modo, ho questa sensazione solo quando sono vicino a lui, come quando Dave stava aprendo la porta di casa”, continuò Brittany con la sua spiegazione.

“Quindi è per questo che ci avete messo così tanto ad entrare e siete rimasti a fissarvi negli occhi?”, chiese Eleanor.

“Ma dico, dovete essere sempre nel posto giusto al momento giusto voi due?”, scherzò Brittany.

“E allora, Britt?”, chiese Jeanette. “La stessa sensazione la ho io quando sono vicina a Simon”

“Conosci quella sensazione, Jean?”, chiese Brittany.

“E chi non la conosce?”, disse Jeanette.

“Ehm… Jeanette, nel caso non l’avessi notato, a fare le domande qui sono io”, disse Brittany a Jeanette.

“Brittany, questa sensazione… ti piace?”, chiese Eleanor.

“Cosa?”. Brittany era confusa da ciò che le aveva chiesto la sua sorella più piccola.

“Ok, mettiamola in questo modo… ti piace Alvin?”, chiese Eleanor, cercando di esemplificare la sua domanda. Brittany non sapeva cosa rispondere a quella domanda. Era confusa, le piaceva Alvin? Le due sorelle rimasero a fissarsi, mentre Jeanette le guardava entrambe.

Dopo qualche secondo, Eleanor sorrise. “Hehe… so qual è il problema. A te non piace Alvin Seville. Tu AMI Alvin Seville”

“COSA? IO AMO CHI?”, esclamò Brittany.

“È l’unica spiegazione, Britt. Tu provi qualcosa per Alvin”

“Cosa? E tu come lo sapresti, scusa?”, chiese Brittany.

“Lo so perché-“, iniziò Eleanor, ma si interruppe subito. “Oh. Ehi, Alvin!”, disse lei, puntando alla porta del bagno.

Brittany si spaventò e guardò nella direzione verso la quale puntava Eleanor, ma non vide nessuno. “Ecco il motivo…”, sussurrò Eleanor alla sua sorella maggiore mentre lei guardava verso la porta.

Brittany arrossì e guardò la sorella. “Sei una canaglia…”, disse lei.

“Hehe, trollata come non mai”, rise Eleanor. Jeanette non poté fare a meno di unirsi a sua sorella nel ridere.

“Ah ah ah… molto divertente”, disse Brittany con sarcasmo. “Se avete così tanto da ridere, perché non ci asciughiamo i capelli e torniamo in camera?”

“E perché? Così tu potrai vedere Alvin di nuovo?”, chiese scherzosamente Eleanor ridendo forte di nuovo.

“Finitela, ragazze”. Brittany guardò con un’occhiata gelida le sue due sorelle. “Penso che abbiate fatto abbastanza”

Le ragazze finirono di asciugarsi i capelli, poi indossarono il loro pigiama e tornarono a letto. Uscirono dal bagno e tornarono nella stanza con i Chipmunks.

Brittany aprì la porta e guardò dentro. Provò a fare il suo meglio pur di non guardare Alvin sul letto più alto dei tre, ma per quanto ci provasse i suoi occhi rimanevano sempre fissi su Alvin. Andò verso i letti suoi e delle sue sorelle e si arrampicò sul più alto.

Dopo qualche minuto, Brittany non poté dormire e stava girata di lato, verso i letti dei Chipmunks. Non poté fare a meno di guardare Alvin. Si permise di guardare Alvin, ma non di andare oltre. Ma, per quanto si sforzasse, la sua mente continuava a ripetersi quanto Alvin fosse carino mentre dormiva. Alla fine sospirò.

‘Forse le mie sorelle hanno ragione. Forse me ne sono innamorata. È tutta questa la sensazione? Lo è sempre stato? Ma se lo amassi, forse sarebbe meglio mantenere questo segreto. Se glielo dicessi, probabilmente mi prenderebbe in giro. Sì, mi deriderebbe. Non penso che glielo dovrei dire, o almeno non ancora. Voglio veramente Alvin? E se sì, perché? È tutto a causa di un sogno?’

  
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