CAPITOLO
5 – ORA È TUTTO CHIARO
“Ehm… dovremmo
entrare… credo…”, disse Alvin.
“Oh,
giusto…”, rispose Brittany in un tono molto dolce
seguito da una risatina nervosa.
Dave stava preparando una cena veloce
prima di mandare tutti
a letto. I chipmunk erano in soggiorno a guardare la TV. Ogni chipette
e
chipmunk era seduta accanto alla propria controparte.
Simon e Jeanette stavano leggendo un
libro su qualche
argomento che solo loro due avrebbero potuto trovare interessante,
mentre
Theodore ed Eleanor erano seduti insieme a guardare Meerkat Manor.
Tuttavia, Alvin
e Brittany
avevano gli occhi incollati alla TV, ma solo quelli. La loro mente era
da
tutt’altra parte.
Narratore:
Alvin
Fui invitato da Theodore a guardare
la TV mentre Dave finiva
di preparare la cena. Ero seduto accanto a Brittany a guardare la TV,
ma non
potevo capire una sola parola di quello che diceva il presentatore a
causa di
questa sensazione.
È ancora qui. Nonostante
tutto quello che faccio, essa
ritorna ogni volta che sono vicino a lei. I miei occhi erano puntati
verso la
televisione, ma la mia mente no. Era rivolta a qualcos’altro,
anzi a qualcuno.
Spostai lo sguardo alla mia sinistra
per vedere cosa stesse
facendo la mia controparte. Stava con il gomito appoggiato al bracciolo
del
divano e la sua faccia poggiata sul palmo della mano. Sembrava che si
stesse
annoiando.
Guardai profondamente dentro i suoi
occhi blu. Non potevo
farci niente, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Con questa
sensazione dentro di me riuscivo a malapena a muovermi. Ero mentalmente
paralizzato. La guardai e con ogni momento che passava sentivo la
scarica
elettrica muoversi dai miei nervi alle mie spalle e mani.
Sentivo del calore attorno al collo,
alle cosce, alle
caviglie, attorno ad ogni parte del mio corpo. Aprii lentamente la mia
bocca,
inalai una piccola quantità di aria e dissi
“E-ehi, Britt. S-sembri annoiata”.
Quelle parole uscirono da sole dalla mia bocca. Non potei trattenermi,
era come
se il mi corpo avesse una mente a parte che lo guidasse.
“Eh?
Cosa?”, disse lei. Sembrava
che l’avevo interrotta dal pensare.
Narratore:
Brittany
‘Cosa
è successo poco
fa? Cos’è questa sensazione? Perché la
sto avendo di continuo da quando ho
fatto quel sogno?’, pensai mentre ricordavo cosa
era successo mentre Dave
stava aprendo la porta. Non sapevo esattamente cosa fosse, sentivo solo
che
rischiavo seriamente di svenire. Mi girava la testa. Il mio respiro era
veloce,
il mio cuore stava battendo come un martello.
Alvin stava guardando Meerkat Manor,
il programma preferito
del suo fratello più piccolo. Sarei dovuta stare nel letto
ad aspettare che
Dave finisse di preparare la cena, ma c’è questa
parte di me che è guidata da
questa sensazione. Una parte di me che voleva che restassi di sotto con
Alvin.
Perché? Non lo so.
Mi appoggiai al bracciolo mentre
pensavo cosa potesse
essere, perché io volessi restare di sotto mentre potevo
benissimo stare
distesa sul letto, molto più confortevole del divano.
Ero parecchio immersa nei miei
pensieri, quando sentii Alvin
che diceva “E-ehi, Britt. S-sembri annoiata”.
Appena lo udii, la sensazione mi
colpì come un proiettile. Ancora una volta, il mio respiro
non era normale.
“Eh? Cosa?”. Non
ero spaventata, ma non sapevo perché avessi
reagito in tal modo.
“Non è nulla,
Alvin. Stavo solo pensando”, dissi io.
“A cosa?”, mi
chiese.
A quel punto non sapevo proprio cosa
rispondere. Non potevo
certamente dirgli che ultimamente stavo avendo delle strane sensazioni
su di
lui.
“Io, ehm… stavo
solo pensando a… uhm…”. Ero nei guai,
quindi
mi guardai intorno per trovare qualcosa che potesse tirarmi fuori da
quella
situazione. La mia vista finì nella cucina, e mi venne in
mente la risposta.
“… di come
sarebbe venuta la cena”, risposi io. Alvin si
girò e guardò in cucina, e mentre non stava
guardando tirai un sospiro di
sollievo. Poi tornò verso di me e disse “Hai molta
fame, non è vero?”
“Beh, sì, penso
di sì”, risposi, poi tornai alla TV e feci
finta di interessarmi, in modo che la finisse di farmi domande. Poi lui
fece la
mia stessa cosa: tornò a guardare la TV.
Dopo qualche minuto stavo ancora
pensando a lui ed a quella
sensazione, ed allo stesso tempo a fare finta di guardare il programma.
“Ragazzi,
la cena è pronta!”,
gridò Dave dalla cucina. Entrammo in cucina, e mangiammo per
rifarci le forze.
I Chipmunks e le Chipettes furono
chiamati in cucina per la
cena. Entrando, Theodore annusò uno strano odore.
“Ehi, Dave, che buon odore.
Cos’è?”, chiese lui.
“È una pizza che
ho fatto secondo la ricetta di zia Jackie,
provala”, rispose Dave.
Theodore si arrampicò sul
tavolo, si avvicinò alla piccola
pizza a taglia di chipmunk e prese un morso. “Hmmm, che
buona!”, esclamò
Theodore.
“Grazie, Theo. Ora, voi
altri, dateci sotto”, disse Dave.
Dopo la cena, i Chipmunks andarono a
letto mentre le
Chipettes a farsi una doccia. Mentre Brittany non era nei dintorni,
Alvin ne
approfittò per chiedere a Simon informazioni su questa
sensazione.
“Ehi, Simon”,
disse Alvin, per attirare l’attenzione del
fratello.
“Cosa
c’è, Alvin?”, chiese Simon.
“Io…
ehm… ho una cosa da chiederti”, disse Alvin
nervosamente, grattandosi la nuca.
“Cosa
c’è che non va?”, chiese Simon. Sembrava
leggermente
preoccupato, dal momento che non vedeva quasi mai suo fratello parlare
in
questo modo.
“È…
ehm…”. Alvin era trattenuto dal suo nervosismo.
Pensava
che Simon si sarebbe preso gioco di lui.
“Riguarda Brittany, non
è vero?”, provò ad indovinare Simon.
Alvin rimase a bocca aperta, chiedendo “E tu come lo
sai?”
“Solo una deduzione, mon
frere. Ad ogni modo, cosa c’è?”
“Beh, è solo
che… negli ultimi tempi ho una strana
sensazione quando sono vicino a lei. È iniziato tutto
sull’aereo, mi stavo
annoiando e stavo provando ad addormentarmi. In quel momento Brittany
si mosse
vicina a me ed appoggiò la mia testa sulla mia spalla, e il
suo braccio sul mio
petto. Poi ho avuto questa sensazione. Mi sentivo caldo attorno al
collo, alla
faccia, dalle mie spalle alle mie braccia. Sentivo come se il mio cuore
stesse
martellando per inserire un chiodo dentro di me, ed ho iniziato a
respirare
velocemente. Qualunque cosa sia questa sensazione, mi impediva di
muovermi. Ma
in qualche modo mi ha fatto sentire bene, e ciò mi ha
permesso di
addormentarmi”, disse Alvin, descrivendo ogni cosa. Simon e
Theodore
ascoltavano seduti sul suo letto.
“Ti è
piaciuto?”, chiese Theodore.
“Cosa?”
“Vuole dire se ti piace
questa sensazione, se ti piace avere
una ragazza sopra di te”, rispose Simon.
“Non lo so. Sono confuso,
non mi sono mai sentito in questo
modo fino ad ora. Sapete dire cosa sia?”, rispose Alvin alla
spiegazione più
dettagliata di Simon.
“Hehe… ne sei
sicuro, Alvin? Neanche tu sei così stupido da
non saper dire cosa sia”, disse Simon.
“Cosa?”, chiese
Alvin, con un sopracciglio inarcato e la
bocca aperta.
“È la sensazione
che ti fa sentire in paradiso, tipo
l’angelo che ti lancia la freccia dritta nel
cuore”, rispose Theodore.
“Eh?”, rispose
Alvin, confuso dalla risposta di Theodore.
“Dal punto di vista
scientifico, Alvin, è un valore che
rappresenta il vivere in prima persona la gentilezza,
l’affetto e la
compassione. È definita come la parte degli istinti animali
che ci induce a
portare avanti una specie”, rispose Simon, sperando che Alvin
potesse capire
per via scientifica.
“Simon, penso che la
spiegazione di Theodore sia abbastanza
incomprensibile, ma la tua è anche peggio!”. Alvin
stava iniziando ad
irritarsi. “Ascoltate, ragazzi… non ho tempo per
indovinelli pazzi o
scientifici, quindi vi prego di dirmi cosa mi succede”
“È amore,
Alvin!”, esclamarono entrambi all’unisono. Gli
occhi di Alvin si dilatarono e lui rimase a bocca aperta per la
risposta dei
suoi due fratelli. “N-non vorrete dire che…
sono… sono innamorato di Brittany?”
“Beh, dovrai scoprirlo tu,
fratello. Per ora, per quello che
ci hai detto, possiamo solo dire che sei innamorato”, disse
Simon ad Alvin.
“Adesso, se non ti dispiace, vado a dormire. Tu puoi o
aspettare le Chipettes e
parlare a Brittany oppure andartene a dormire”, aggiunse lui.
Alvin guardò in basso
mentre i suoi fratelli lasciarono il
suo letto per tornare a quello loro subito sotto al suo.
‘È
davvero questa la sensazione? Lo so che sono passate ore da quando
siamo stati su quell’aereo, ma adesso sento come se questa
sensazione sia stata
dentro di me per tutto il tempo. So che mi è piaciuta sin da
quando l’ho
incontrata per la prima volta alla West Eastman, ma non ho mai saputo
che mi
sarebbe potuta piacere in questo modo’,
pensò lui. Con questi pensieri
nella sua testa, decise di accasciarsi sul letto.
In
bagno…
Le Chipettes avevano finito di
lavarsi i capelli. Presero il
loro asciugamano con il loro rispettivo colore e coprirono il loro
corpo mentre
andavano verso i loro asciugacapelli, realizzati appositamente per loro.
“Ehi, ragazze”,
disse Brittany per attirare l’attenzione
delle sue sorelle.
“Sì?”,
risposero entrambe.
“Posso dirvi una
cosa?”, chiese Brittany.
“Britt, siamo le tue
sorelle, sai che puoi dirci tutto”,
rispose Eleanor.
“Beh, Ellie, ti ricordi di
quella cosa sull’aereo, giusto?”,
chiese Brittany ad Eleanor.
“Sì…”,
rispose Eleanor.
“Cosa è successo
sull’aereo?”, chiese Jeanette con
curiosità. “Ah, già , tu non ne sai
ancora niente. Brittany ha dormito accanto
ad Alvin sull’aereo”, rispose Eleanor.
“E allora? Io ho dormito
accanto a Simon e tu accanto a
Theodore”, disse Jeanette, pensando che non ci fosse nulla di
male. Ma c’era
qualcosa che non la faceva sentire come se fosse stata solo una normale
dormita
accanto a qualcuno.
“A meno che… non
avrai preso Alvin per un cuscino?”, capì
Jeanette.
“Beh, sì, ma non
è tutto. Mentre stavo dormendo ho avuto un
sogno, ero tornata sull’isola. Sono andata alla capanna di
Zoe per vedere se ci
fosse qualcun altro, ma non c’era nessuno. Mi sentivo sola,
ed ho iniziato a
piangere. Poi è apparso Alvin. Mi ha preso in un abbraccio
stretto, ed
improvvisamente la sensazione di solitudine fu rimpiazzata da una molto
strana”,
descrisse Brittany.
“E che
cos’è?”, chiese Eleanor. Aveva
già un’idea in mente
di cosa fosse, ma per essere sicura chiese maggiori dettagli.
“Beh, è come se
qualcosa si riscaldasse attorno a me. Quando
provo a muovermi questa sensazione mi lascia fare solo alcuni movimenti
come
battere le ciglia e respirare. Posso sentire delle scariche elettriche
sulle
mie guance e un po’ dappertutto. Vanno avanti e indietro
dalle mie spalle alla
mia mano. In qualche modo, ho questa sensazione solo quando sono vicino
a lui,
come quando Dave stava aprendo la porta di casa”,
continuò Brittany con la sua
spiegazione.
“Quindi è per
questo che ci avete messo così tanto ad
entrare e siete rimasti a fissarvi negli occhi?”, chiese
Eleanor.
“Ma dico, dovete essere
sempre nel posto giusto al momento
giusto voi due?”, scherzò Brittany.
“E allora,
Britt?”, chiese Jeanette. “La stessa sensazione
la ho io quando sono vicina a Simon”
“Conosci quella sensazione,
Jean?”, chiese Brittany.
“E chi non la
conosce?”, disse Jeanette.
“Ehm… Jeanette,
nel caso non l’avessi notato, a fare le
domande qui sono io”, disse Brittany a Jeanette.
“Brittany, questa
sensazione… ti piace?”, chiese Eleanor.
“Cosa?”. Brittany
era confusa da ciò che le aveva chiesto la
sua sorella più piccola.
“Ok, mettiamola in questo
modo… ti piace Alvin?”, chiese
Eleanor, cercando di esemplificare la sua domanda. Brittany non sapeva
cosa
rispondere a quella domanda. Era confusa, le piaceva Alvin? Le due
sorelle
rimasero a fissarsi, mentre Jeanette le guardava entrambe.
Dopo qualche secondo, Eleanor
sorrise. “Hehe… so qual è il
problema. A te non piace Alvin Seville. Tu AMI Alvin Seville”
“COSA? IO AMO
CHI?”, esclamò Brittany.
“È
l’unica spiegazione, Britt. Tu provi qualcosa per
Alvin”
“Cosa? E tu come lo
sapresti, scusa?”, chiese Brittany.
“Lo so
perché-“, iniziò Eleanor, ma si
interruppe subito. “Oh.
Ehi, Alvin!”, disse lei, puntando alla porta del bagno.
Brittany si spaventò e
guardò nella direzione verso la quale
puntava Eleanor, ma non vide nessuno. “Ecco il
motivo…”, sussurrò Eleanor alla
sua sorella maggiore mentre lei guardava verso la porta.
Brittany arrossì e
guardò la sorella. “Sei una
canaglia…”,
disse lei.
“Hehe, trollata come non
mai”, rise Eleanor. Jeanette non
poté fare a meno di unirsi a sua sorella nel ridere.
“Ah ah ah… molto
divertente”, disse Brittany con sarcasmo. “Se
avete così tanto da ridere, perché non ci
asciughiamo i capelli e torniamo in
camera?”
“E perché?
Così tu potrai vedere Alvin di nuovo?”, chiese
scherzosamente Eleanor ridendo forte di nuovo.
“Finitela,
ragazze”. Brittany
guardò con un’occhiata gelida le sue due sorelle.
“Penso che abbiate fatto
abbastanza”
Le ragazze finirono di asciugarsi i
capelli, poi indossarono
il loro pigiama e tornarono a letto. Uscirono dal bagno e tornarono
nella
stanza con i Chipmunks.
Brittany aprì la porta e
guardò dentro. Provò a fare il suo
meglio pur di non guardare Alvin sul letto più alto dei tre,
ma per quanto ci
provasse i suoi occhi rimanevano sempre fissi su Alvin. Andò
verso i letti suoi
e delle sue sorelle e si arrampicò sul più alto.
Dopo qualche minuto, Brittany non
poté dormire e stava
girata di lato, verso i letti dei Chipmunks. Non poté fare a
meno di guardare
Alvin. Si permise di guardare Alvin, ma non di andare oltre. Ma, per
quanto si
sforzasse, la sua mente continuava a ripetersi quanto Alvin fosse
carino mentre
dormiva. Alla fine sospirò.
‘Forse
le mie sorelle
hanno ragione. Forse me ne sono innamorata. È tutta questa
la sensazione? Lo è
sempre stato? Ma se lo amassi, forse sarebbe meglio mantenere questo
segreto. Se
glielo dicessi, probabilmente mi prenderebbe in giro. Sì, mi
deriderebbe. Non penso
che glielo dovrei dire, o almeno non ancora. Voglio veramente Alvin? E
se sì,
perché? È tutto a causa di un sogno?’