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Autore: illyfra    28/12/2006    7 recensioni
Eccoci ritornate con una nuova fanfic su Inuyasha. Si tratta di un’altra AU. Dunque…...questa volta Kagome e Inuyasha si conoscono di già, frequentano la stessa scuola e classe (LUI è stato bocciato). Kagome dapprima infatuata di Koga, si innamorerà ben presto di Inuyasha. Un'altra coppia che avrà molta rilevanza è la Miroku-Sango. Ma ora bando alla ciance!!!!! Buona lettura! Ps tutti i personaggi mantengono le loro sembianze…..nel senso che Inuyasha rimane un mezzo demone.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1: INNAMORARSI ANCORA UNA VOLTA….. Era una fredda giornata di fine febbraio, la neve caduta nei giorni precedenti stava ancora sui tetti delle case della città di Tokyo. Proprio da una di quelle case stava uscendo una ragazza piuttosto alta, capelli corvini e occhi color nocciola, si chiamava Kagome ed aveva quindici anni. Molto probabilmente stava aspettando una sua amica, si era infatti fermata sotto la sua portineria e si guardava attorno in cerca di qualcosa. Qualche minuto dopo, dalla palazzina di fianco alla sua uscì una ragazza. Anche lei era abbastanza alta, i capelli erano raccolti in un alta coda castana e gli occhi erano color marrone scuro. Aveva un anno in più di lei e frequentava la sua stessa scuola, la ragazza rappresentava per lei un punto di riferimento estremamente importante nella sua vita. Con lei poteva parlare di tutto e anche se non avevano gli stessi gusti in fatto di ragazzi, di musica e altre varie cose, erano sempre, o quasi, insieme e si raccontavano tutto; dalla notizia più scandalosa a quella meno importante. - Ciao Sango, come va? Non sai cosa è successo ieri sera…..- disse Kagome più eccitata che mai. - bhè, in effetti ieri sono uscita con Miroku.- Miroku, era il ragazzo di Sango da qualche mese, ma si può dire che lei fosse innamorata di lui già da un anno e mezzo. Lui non l’aveva mai guardata, solo che un giorno, vuoi il destino vuoi il caso, si erano scontrati, o meglio, lui era andato addosso a lei, e poi chiedendole scusa aveva iniziato a parlare dei loro interessi e delle loro passioni, ma questo contava poco perché avevano iniziato a frequentarsi e dopo poco si erano messi assieme. Anche lui frequentava la loro stessa scuola, ma non andava a scuola con i mezzi come loro, lui aveva un Honda e questo aveva fatto imbestialire Sango, che ne aveva una paura matta . - oh, e brava Sango, così adesso si esce con il ragazzo e non con la tua cara amica di pene- - ma dai, e poi i tuoi non ti fanno mica uscire alla sera….- - perché i tuoi sì???- - no, figurati, ma io posso scavalcare il balcone essendo al piano terra e uscire benissimo, tu come faresti essendo al terzo piano?- - sì, in effetti non hai tutti i torti, comunque…..è successo che mi ha chiamata Inuyasha, il mio compagno di classe che è stato bocciato e ha cambiato sezione, e mi ha chiesto se domani vado a casa sua, oggi gli devo dare la risposta- - ma è bellissimo….. ma Koga dove lo metti? Sei davvero sicura che non ti piace più, perché se non ne hai la certezza non correrei dietro ad un altro ragazzo.- - anche se mi interessasse ancora le cose non cambierebbero anche perché hai visto tu stessa che non mi saluta neppure.- - vabbè, ma che vuol dire magari è timido, anzi sicuramente è timido, e poi hai visto che a Natale e all’ultimo dell’anno ti ha fatto gli auguri.- - sai cosa me ne faccio….. credimi se non ti fossi messa assieme a Miroku, peserei che gli vai dietro, cavoli lo difendi sempre! comunque tu sai che con Inuyasha sono bloccata dal fatto che è una specie di teppista. So che non è importante però, ho paura di soffrire ancora come per quello stupido- - scusa ma di chi parli, di Koga? -. - certo, tu mi dicevi sempre che provava qualcosa per me, ma se mi avesse amata soltanto una piccola parte di quanto lo amavo io, non avrebbe mai mandato quel messaggio imbarazzante a Naraku- - bhè, ma lui credeva che ti piacesse - - ma si può sapere perché lo difendi sempre?, e poi a maggior ragione, se credeva che mi piaceva poteva anche evitare. Com’è stato imbarazzante - - dai adesso basta pensarci.- Il viaggio durò circa una quindicina di minuti - ciao Kaggy, bella giornata eh! – Inuyasha, la stava chiamando. - ti ho già detto che non sopporto quel nome ma lo fai apposta? Oh ciao Shippo- vicino a Inuyasha c’era un altro ragazzo, anch’esso compagno di classe della ragazza. - ciao, ma oggi il prof Hojo interroga? –. - non credo.- - Allora domani vieni? –. Inuyasha aveva interrotto la conversazione. - ehm, credo di sì ma mia mamma non mi ha dato ancora una risposta definitiva, comunque ti faccio sapere stasera. – - non è una scusa per scaricarmi vero? Anche perché non sono uno che molla facilmente. – - ehm, ma figurati, cercherò di convincere mia madre - - brava così mi piaci Kagome- a quella frase la ragazza arrossì, lei che piaceva ad un ragazzo. E poi come la chiamava lui…..non la chiamava nessuno. Aveva un tono di voce dolce e se non fosse stato per il freddo polare Kagome si sarebbe sciolta. Nel frattempo erano arrivati a scuola, e sfighe delle sfighe chi incontrarono????? - ciao ragazzi…..- disse Sango, mentre correva ad abbracciare il suo ragazzo. - Ciao – risposero all’unisono Miroku e Koga. Eh sì purtroppo c’è anche lui nella compagnia. Era incredibile che dopo come la aveva trattata, lei, si sentisse ancora in imbarazzo sotto il suo sguardo. Non alzò gli occhi per la paura di arrossire. - ciao Kaggy….. hai visto ieri il telefilm di cui ti avevo accennato?- a parlare era stata una ragazza molto carina, Kagura, aveva gli occhi di un’espressività incredibile e i capelli erano raccolti in uno chignon. Anche lei era una sua grande amica ed era strano visto che si conoscevano soltanto da pochi mesi. Con lei Kagome condivideva tantissime cose, insomma gli interessi degli adolescenti. - si certo che l’ho visto ti pare che me lo perdo?-. Arrivati nel corridoio delle loro classi Kagome disse un “ciao ragazzi” che stava a sottolineare sia Miroku che Koga. Entrando in classe, i ragazzi si accorsero di essere in pochi, probabilmente a causa della neve. Erano passate appena 3 ore e ne rimanevano altrettante, essendo mercoledì la giornata era piuttosto faticosa sei ore con sei materie diverse. Per fortuna a rallegrare i ragazzi ci fu il suono della campanella che determinava l’inizio dell’intervallo. Kagome, Kagura e Kanna, anche lei amica di Kagome, scesero a prendersi un panino al bar, e per la millesima volta in quella giornata incontrarono Koga con i suoi amici, tanto per cambiare non la salutò. Kagome si sentì pervadere dalla rabbia. Perché se la prendeva ancora per quel ragazzo? Forse perché fino a poco tempo prima lo aveva amato follemente. - ma che cafone, come faceva a piacerti una persona del genere?- domandò Kagura inorridita - e cosa ci vuoi fare, d'altronde capitano a tutti dei piccoli abbagli-. Nel frattempo Sango stava scendendo le scale con Miroku che le chiese se volevano andare fuori a giocare con la neve. Non se lo fecero ripetere due volte e salirono in classe a prendere i cappotti. - hey, dove andate Kaggy?- chissà chi è? - a giocare con la neve, e non chiamarmi così- gli tirò una pacca sulla spalla - stai calma, possiamo venire anche noi?- chiese Inuyasha indicando se stesso e Shippo. - come vuoi- e corse fuori dalla classe. Ci mancò poco a cadere per terra, non perse l’equilibrio solo grazie ad una persona che la sorresse: Koga. - tutto a posto, ti sei fatta male?- - no, g…grazie, scusa se ti sono venuta addosso- Kagome era viola dalla vergogna. - di niente, ma dove stai andando?- di nuovo! La prossima volta si sarebbe messa un cartello in fronte con scritto cosa avrebbe fatto di li a poco. In quel momento passò una sua compagna di classe che gli chiese una cosa di Italiano. Ne approfittò per uscire dal corridoio e raggiungere gli altri fuori. Era stato un bellissimo intervallo, si erano divertiti un sacco. Per fortuna che dovevano giocare anche Miroku e Sango….. avevano passato tutto il tempo a sbaciucchiarsi. Quando salirono in classe, la professoressa Kaede, quella di arte, era già entrata. Qualche minuto dopo la prof si era messa a raccontare una parte della sua vita, Kagome guardò l’orario sul cellulare e notò che c’erano due messaggi. Uno era stato mandato da Rin, anche lei amica di Kagome, mentre l’altro era un numero sconosciuto, ma allo stesso tempo conosciuto. Lesse il primo. - ciao spero ti starai divertendo con i prof! Salutami Kagura e Kanna-, la ragazza fece finta di non avere soldi e non rispose, tanto Rin se ne stava sotto le coperte al calduccio, che stronza. Lesse il secondo sms: - ciao, sono Koga, alla fine della scuola dovrei parlarti, a dopo- Kagome strabuzzò gli occhi e rilesse il messaggio. Non ci poteva credere, era da una vita che Koga non le mandava un messaggio. Il suo cuore perse un battito, la prof Kaede, glielo fece perdere. - Kagome, mi puoi dire cosa ha fatto Monge?- ed eccola la simpaticona. Si ritrovò a pensare un secondo dopo Kagome. Lei pensava di fregarla? Bhè aveva trovato pane per i suoi denti. Infatti il pomeriggio del giorno prima Kagome si era messa a studiare tutto quello che si può sapere su quel coglione che non aveva niente da fare, se non inventare le PROIEZIONI ORTOGONALI. Le raccontò tutto e lei tutta soddisfatta, ma anche un po’ delusa per non essere riuscita a fregarla, finì la lezione. La ragazza era sempre più agitata. Ma come poteva essere? Forse era perché era da circa tre mesi che non parlava più con lui. Kagura la vide preoccupata e le chiese cos’aveva, nel frattempo il professore di scienze stava interrogando Shippo e Manolo. - niente, sono un po’ pensierosa, dopo Koga mi deve parlare.- - chissà cosa ti dovrà dire poi fammi sapere, comunque io ci sono se hai bisogno- - ti ringrazio poi stasera ti chiamo- . Kagome si trovava fuori nel cortile della scuola e stava aspettando Koga. Sango era andata a casa con Miroku, Kagura con suo padre, mentre Inuyasha e Shippo erano ancora a scuola ad aspettare il padre di Shippo. Sota, il fratello di Kagome, la stava aspettando in macchina, lui era come un migliore amico per lei, era più grande di due anni. - ciao, tutto bene?-. Koga stava salutando Kagome. - ciao, senti non giriamo intorno alle parole per favore, cosa mi dovevi dire di così importante?- - sì hai ragione, io volevo chiederti se potevamo tornare ad essere amici- stranamente non si sentì delusa da questa cosa. - guarda che noi siamo stati sempre amici, sei stato tu ad esserti allontanato.- Disse la ragazza in un sorriso. Lui la abbracciò di impulso. - scusa è che avevo paura di aver fatto una cavolata dopo che avevo mandato quel messaggio l’anno scorso in estate a quel tuo amico, ora che è tutto risolto posso tornare a casa senza rimorsi. Ci vediamo domani- Quando si staccò le posò un veloce, ma allo stesso tempo, caldo, bacio sulla guancia. - Allora come è andata?- in quel momento arrivò Sota. - scusa ma non l’hai visto cosa ha fatto?, sono rimasta spiazzata- - lo immagino, comunque Inuyasha ha visto tutto- non seppe spiegarsi il motivo, ma il fatto che Inuyasha l’avesse vista con Koga, la preoccupava e la fece sentire in colpa. Forse si stava innamorando ancora una volta. Non sapeva che si apprestava a vivere la storia d’amore più bella fra tutte.
  
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