Quando il sole piange
Lisanna è sdraiata sul letto, nella stanza che condivide con la sua falsa sorella MiraJane.È passato un anno da quando è arrivata su Edoras, lì sta bene, ha tanti amici e poi ha i suoi fratelli. Però si sente un vuoto dentro, che le brucia l’anima, che le martella il petto, si sente un buco in fondo al cuore che riesce a percepire per lo più quando è sola. Spesso piange.
È passato un anno da quando è arrivata su Edoras,lì sta bene, ma le mancano i suoi veri amici, quelli autentici. Le manca suo fratello Elfman, quello forte e risoluto, le manca Gray, freddo ma buono, ,Happy, ingenuo e solare, Cana, determinata e resistente(soprattutto agli alcolici); poi da un po’ di tempo alla Gilda è arrivata una ragazza di nome Lucy, è scostante e prepotente, chissà allora com’è nel mondo reale… A Lisanna mancano tutti, ma c’è qualcuno, il cui ricordo la fa sentire male, qualcuno senza la quale non sarebbe riuscita a resistere ancora a lungo. Natsu le manca, più di ogni altra persona. Le manca il suo sorriso radioso, i suoi bizzarri capelli rosa. Ogni volta che Lisanna si rende conto che lui non c’è impazzisce. Ha passato intere notti a piangere in silenzio, senza fare nulla. Poi il giorno si alza dal letto e soffoca le ore insonni dietro l’ombra di un sorriso.
Seduta sul letto spesso ripensa ai loro giorni che il vento ha portato via, a quando insieme si sono presi cura dell’uovo da cui poi è nato Happy e lei lo ha fatto arrossire dicendo di volerlo prendere come sposo. A quando lei piangeva perché cadendo si era sbucciata il ginocchio e lui le aveva detto:
“Non piangere, se il sole piange poi piove, a me non piace la pioggia.” A quando sono andati in missione insieme e lui l’ha protetta facendole da scudo. A quando lei sul bancone del bar si lamentava perché avrebbe voluto dei capelli lunghi come quelli di Mira e lui le ha sorriso dicendo che era splendida solo così.
Tutti ricordi lontani, i più preziosi che Lisanna tiene.
Lisanna sarebbe voluta tornare a casa.
Una goccia scivola e le bagna la guancia. Un singhiozzo, poi un’altra lacrima. Piange ancora, ma si sente una stupida perché piangere non la riporterà indietro.
*Su Earthland*
Natsu scruta il cielo grigio e nuvoloso. Lucy lo guarda curiosa:
-Che c’è, Natsu?
-Nulla, mi è sembrato di sentire una goccia, credo stia iniziando a piovere; dai torniamo a casa!