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Autore: Red Nika    11/06/2012    5 recensioni
Bulma, seduta in veranda ormai vecchia, ripensa a quando Vegeta era ancora con lei, in particolare ad una notte.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: BulmaxVegeta

Genere: Erotico, Romantico, Introspettivo

Avvertimenti: Het, Lemon, One-shot

Introduzione: Bulma, seduta in veranda ormai vecchia, ripensa a quando Vegeta era ancora con lei, in particolare ad una notte.

Note dell'Autrice: Hehe, mi è venuto il colpo di genio, l'ispirazione, sinceramente non so. Semplicemente mi è balzata in mente la prima frase e da lì è uscito il tutto. (:

Questa storia partecipa, non essendo ancora giunti i giudizi, al contest Dragon Ball ad ogni coppia il suo rating. Nel contest ho deciso che questa coppia sarebbe stata a rating rosso, qui la posto però a rating arancione, perchè ci tengo che la leggano in molti, supponendo, magari arrogantemente, che mi sia venuta particolarmente bene ^^

Ho impresso sul cuore quell'unico Ti amo...

 

Ecco Vegeta, sporco di sangue come al solito, aveva di nuovo fatto a botte con Goku, non posso crederci, quando la smetterà? Certe volte penso che lui a me e a Trunks non ci pensi per niente, sembra quasi che sia venuto a letto con me, quella volta, solo per togliersi una voglia, anzi peggio, un capriccio! Invece, so che non è così, per fortuna, qualche volta me l’ha anche confessato di volermi bene, sapete? Lo so è assurdo da parte sua, ma anche lui ha un cuore e in fondo in fondo stravede anche per il figlio che gli ho dato. Credo di aver capito il caratteraccio di quel Sayan capriccioso ed egoista fin dalla prima volta che l’avevo visto, quando lui e Goku avevano smesso di combattere contro Freezer e tutti gli altri, ed erano tornati a casa da noi. Ricordo che Chichi era scoppiata in lacrime, gli era mancato molto il marito, e poi c’era Gohan, che tra gli allenamenti con il padre e quelli con Junior stava venendo su proprio bene. Io, a differenza sua, avevo semplicemente sorriso, ero felicissima che il mio irascibile Sayan fosse di nuovo a casa, quella era la cosa importante, e poi io, Bulma Brief, non sono mai stata una donna troppo sentimentale, ho pianto alla nascita di mio figlio e in qualche altra rara occasione, per il resto sono sempre stata forte, fiera e magari, in un angolino remoto, anche orgogliosa. Sono sempre stata indipendente e stranamente, lo so è follia pura, Vegeta è l’uomo adatto a me, lui non si preoccupa di come sto, se voglio parlare, mi ascolta sennò se ne frega, non è morbosamente attaccato a me e mi lascia i miei spazi, qualche volta però un tremito di gelosia penso di averglielo visto scorrere per il corpo. Già, quel corpo che diamine se era perfetto, era veramente muscoloso però non erano quei muscoli orribili tutti gonfi con le vene pulsanti, erano ben modellati, scattanti, potenti.

Il rumore della porta del bagno che si apre mi riporta al presente, lo vedo entrare e aprire l’acqua della doccia, lui è fatto così, non saluta, semplicemente si fionda in bagno a lavarsi per poi venire da me e continuare a non dire assolutamente nulla, mi osserva, mi studia e poi ghigna leggermente mandandomi fuori di testa. Sì, perché, per quanto io possa essere forte e, un poco orgogliosa, lo amo con tutto il mio cuore e quando mi regala quel suo sorriso del tutto personale, mi sciolgo, perdo le mie capacità intellettive e sono alla sua mercé. E’ di nuovo un rumore a riportare la mia mente nel mio corpo, sul letto in camera nostra. Ha finito di farsi la doccia, tremo impercettibilmente e sorrido, finalmente dopo tanto lo potrò avere di nuovo con me. Lo vedo, il vapore dell’acqua calda lo ammanta in un’aura più sensuale che mai, l’asciugamano in vita non fa che risaltare le sue perfette forme, oddio! Ora sembro una di quelle ragazzine assurde che non fanno altro che elogiare il fisicaccio del proprio amato. Sospiro un po’ delusa da me stessa, chissà, forse ancora più in profondità dell’orgoglio si nasconde un’adolescente tutta ormoni. Mi sistemo meglio sul letto incrociando le gambe ed aspettando eccitata quel sorrisetto malizioso che sa fare solo lui. Ormai è sul letto e sta, o mio dio, gattonando verso di me! Mi viene spontaneo ridere, non le hai mai fatte certe cose, perché oggi dovrebbe? Scuoto la testa e mi ritrovo le sue labbra impresse sulle mie, il profumo del bagnoschiuma agli agrumi mi solletica il naso e i suoi capelli umidi bagnano anche me. Oggi pare essere deciso a fare tutto con calma, bene, ne approfitterò. Lentamente mi stendo sulla schiena allacciandogli le braccia al collo, una mano ad arruffare quella chioma nera come al notte, la lingua che cercava e inseguiva la sua, i nostri respiri mescolati insieme. Ci staccammo solo per riprendere fiato, cavolo, quando voleva, sapeva metterci veramente tanta passione, un altro sorriso colse le mie labbra di sorpresa. Il ghigno che si dipinse sul volto di Vegeta mi mise un po’ in agitazione ad essere sinceri, ma che potevo fare, lo volevo, qualsiasi cosa avesse in testa!

Lo vidi abbassarsi sul mio collo, mordermi fino a far uscire il sangue per leccarmelo poi via, un brivido mi percorse, lo rifece, più giù, sulla clavicola, un altro brivido. Continuò a scendere così fino ai miei seni, lì si fermò a contemplarli, un altro morso sul capezzolo e mi uscì un gemito acuto, sentì la lingua accarezzare il mio dolore misto a piacere, era veramente perfido! Un altro morso sull’altro capezzolo e un altro gemito, più profondo e sensuale. Con le mani tra i suoi capelli lo assecondai e condussi fin tra le mie gambe, qualche bacio lasciato sulle cosce, misto a qualche altro morso e finalmente la sua lingua si posò sul mio sesso. Pensavate veramente che Vegeta dominasse a letto? Sì, qualche volta gliel’ho permesso, ma sono io a concedermi e quindi a fare le regole. Il movimento circolare intorno al mio clitoride mi fece inarcare la schiena mentre un altro gemito usciva, Vegeta si scostò dal mio sesso per baciarmi, lo vidi allontanarsi e sillabare un “Sei mia”. Con quell’affermazione entrò in me, prepotente, furioso, orgoglioso, come un vero Sayan farebbe con una donna del suo popolo. I nostri sessi a contatto pulsavano crudelmente, sembravano andare a fuoco o essere percorsi dalla lava dell’inferno, fare l’amore con un Sayan, per di più un principe che conosce solo l’orgoglio, è un’esperienza aldilà dell’immaginabile. La loro potenza si sprigiona anche in un atto che dovrebbe essere delicato, con loro esiste solo la parte irrazionale della coscienza, quella violenta. Mi sentii sollevare, mi ritrovai seduta su di lui con gli occhi offuscati dal piacere fusi nei suoi, di un nero brillante, il mio corpo si muoveva su e giù su quell’erezione così presente, mi faceva male tutta la parte bassa del corpo, ma il cervello, troppo annebbiato dal piacere, non riusciva a fermare i miei movimenti furiosi. Le mani di Vegeta stringevano i miei glutei fino a imprimerci la forma, mi apriva e spezzava ogni volta, era implacabile, voleva sempre di più. Lui che, solitamente, si faceva sempre trasportare dalle emozioni in queste situazioni, era passionale ma controllato, aveva un autocontrollo ferreo, non saprò mai dire se è una caratteristica del suo popolo o solo sua. Il mio amante mi fermò facendomi smontare, e mettere a quattro zampe dilaniandomi ulteriormente. Sentii il ventre andare a fuoco, bruciava da morire e lui non era stato per niente delicato, mi aveva penetrata senza dirmi niente o prepararmi, era arrivato fino in fondo, sentivo i muscoli rigidi per l’intrusione e il dolore era tale da non farmi rilassare. Mi morsi un labbro tentando di trattenere un urlo tra il piacere più assoluto e il dolore più cupo. Le mani forti vagarono per un po’ sulla mia schiena, mi stava lasciando il tempo di abituarmi e tentava di farmi rilassare prima possibile, non doveva essere piacevole sentire quella morsa ferrea su di se; alla fine andò a coccolarmi i seni, giocò con i capezzoli e mi diede lievi baci sulla nuca e sulla schiena, finalmente, dopo un’eternità mi rilassai, il bruciore non era passato ma almeno Vegeta era libero di muoversi. La sua presenza si era fatta ancora più pressante, il suo piacere si era conficcato nel mio corpo come una spina, sentivo i suoi ansiti e gemiti alle mie spalle e il piacere crescere spudoratamente in me. Quella volta Vegeta era stato violento, era stato il principe dei Sayan che con Goku non riusciva ad essere.

Poco prima di raggiungere il culmine, si sede sui talloni e accompagnò il mio bacino verso di lui, riuscì a stare dritta con la schiena in quella posizione e potei girarmi leggermente per baciarlo, in quel momento lui venne dentro di me e io venni con lui bagnando le lenzuola pulite. Mi appoggiai completamente a lui, le braccia forti mi sorreggevano in un abbraccio che di violento non aveva nulla, piuttosto, era uno degli abbracci più teneri e pieni d’amore che mi avesse mai riservato. Lentamente mi scostai da lui per stendermi sotto le lenzuola, mi seguì anche lui e sotto quelle candide coperte mi abbraccio nuovamente ed io mi addormentai così, stretta tra le braccia dell’uomo della mia vita. Ricordo, però, che mentre entravo nel dormiveglia lui sussurrò qualcosa al mio orecchio, non saprei dirvi cosa, ma il mio cuore ha impresso su di se l’unico Ti amo che abbia mai ricevuto da quell’uomo. 


Giudizio del Contest

TERZO POSTO: Ho impresso sul cuore quell'unico Ti amo di Veronika Readbird. 


GRADIMENTO PERSONALE: 5/10: 
Inizio con il dirti che l’avvertimento “Incompiuta” era tra quelli non accettati nel bando del contest. Questo non ti fa perdere punti, perché a mio parere la storia risulta finita, ed essendo una one-shot bisogna cercare di raccontare le vicende racchiudendole in un unico capitolo. Però te lo faccio presente anche per starci più attenta se dovesse capitarti di nuovo in qualche altro contest. 
Il punteggio non è molto alto sostanzialmente per questi motivi: 
il primo è che , proprio all’inizio, scrivi che Goku e Vegeta sono rientrati a casa subito dopo lo scontro con Freezer. Questo è un errore, infatti la storia non è andata proprio così. Goku, nel momento in cui Bulma e gli altri chiesero a Shenron di riportarlo in vita, comunica agli amici che lui non è morto, è riuscito a salvarsi, ma vuole restare nello spazio per apprendere nuove tecniche ed allenarsi. Quindi è un po’ improbabile che entrambi siano rientrati a casa insieme. Io avrei evitato di inserire il paragone con Goku, magari l’avrei fatto in altri punti, dove ci stava bene e soprattutto lasciando i fatti come realmente sono andati nella storia. 
Inoltre, Vegeta non era mai stato prima a casa di Bulma, ma anzi proprio in quell’occasione (dopo lo scontro con Freezer), Bulma lo invita a stare da lei insieme ai namecciani. 
Il secondo motivo riguarda il fatto che all’inizio la storia è scritta al presente, per poi andare al passato. Questo cambiamento di tempo mi ha fatto un po’ perdere il filo, infatti, non capisco se la scena di sesso che tu hai scritto sia un ricordo di Bulma oppure sia accaduta in quel preciso momento. 
Il terzo è ultimo motivo riguarda l’originalità. Nel fandom esistono tante storie su questa coppia, e io ne ho lette parecchie, quindi la trovo molto simile ad altre che ho letto. Vegeta che prende Bulma con la forza e lei che comunque ci sta perché le piace e perché innamorata di lui e dei suoi modi di fare. La tua storia non si distacca dalle altre per qualche particolare diverso, inventato da te. Il titolo è molto carino e io avrei cercato di utilizzarlo in un altro modo. Magari con una Bulma anziana che ripensa a quando Vegeta le disse quell’unico Ti amo, che si confronta con lui parlando proprio di quello, e poi avrei inserito la scena di sesso. Questo è solo un piccolo pensiero che mi è venuto sul momento, però ci sono davvero tanti modi per interpretare quel titolo cercando di essere un po’ originali. 

CORRETTEZZA GRAMMATICALE: 7/10 
Ho da annotarti alcuni errori che ti hanno fatto perdere qualche punto. 
Il primo è questo: […]Ricordo che Chichi era scoppiata in lacrime, gli (le) era mancato molto il marito […]. Si parla di Chichi, quindi è esatto usare le non gli. 
[…]non doveva essere piacevole sentire quella morsa ferrea su di se;[…]. Non essendo seguito da stessa, la particella se necessita dell’accento. 
Ci sono poi alcuni errori di battitura, o semplicemente di distrazione. 


CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 9/10 
In generale trovo che tu sia rimasta nelle caratteristiche originali dei personaggi. Vegeta è un personaggio secondario della tua storia, che comunque viene raccontata in prima persona da Bulma. Lui è più un personaggio di contorno, di cui tu scrivi solo i movimenti, nessuna parola o dialogo. Io l’ho trovato IC, rispecchia tutte le sue caratteristiche. Anche Bulma l’ho trovata ben caratterizzata, solo in una parte ho storto un po’ il naso. Ed è la parte in cui lei sembra sciogliersi come un’adolescente davanti al fisico del saiyan. Mi è sembrata troppo esagerata quella reazione, anche con il presupposto che lui e lei ormai siano insieme da tempo, o almeno così si evince dalla lettura. Quindi non credo che lei arrivi a sciogliersi come se fosse la prima volta che lo vede. Per questo motivo ti ho tolto un punto. 


STILE E LESSICO: 6.5/10 
Il problema principale di questa storia, ed è quello che ti ha fatto perdere più punteggio, è il fatto che la narrazione passi dal presente al passato. Non si capisce se questo sia un errore, oppure una parte raccontata tramite dei flashback. Se così fosse, ti consiglio la prossima volta di evidenziarlo maggiormente, magari scrivendo il testo al passato, quindi i ricordi, in corsivo, o con un carattere diverso rispetto al testo raccontato al presente. 
Un altro errore riguarda, in alcuni casi, la punteggiatura errata. Non sto qui a farti un elenco delle frasi che, secondo me, andrebbero ricontrollate, ma sappi che sono a disposizione per trasmettertele in privato. Anche perché potrebbero esserti d’aiuto in futuro. 
Ho notato anche alcune ripetizioni, ma è una cosa da poco, perché in sostanza utilizzi un buon lessico. 
Un altro suggerimento che mi sento di darti riguarda la e accentata in maiuscolo. Tu l’hai scritta, sbagliando, seguita dall’apostrofo. C’è un modo molto semplice per inserirla senza perdere tanto tempo, devi cliccare “Alt” e sul tastierino numerico, di seguito, i numeri 212. 
In questa frase […]ma sono io a concedermi e quindi a fare le regole […], è più corretto scrivere a “dare le regole”. 

TOTALE: 27.5/40 

   
 
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