Harry, non piangere.
Non poteva esserci più niente.
Davanti ai miei occhi rividi la prima volta che si era presentato a me:
era magro, vestito di semplici stracci con uno sguardo di vendetta dipinto in faccia.
Quella volta mi fece rabbia trovarmelo davanti.
Aveva ucciso i miei genitori, lui era la causa del fatto che fossi orfano.
Del fatto che i miei genitori non avessero potuto raccontarmi storie prima di dormire, del fatto che non avessi mai ricevuto un loro abbraccio da potermi ricordare, del fatto che mia mamma avesse perso la vita per proteggere me..
Un semplice ragazzo con una cicatrice sulla fronte che lo distingue da tutti gli altri.
Ora invece lo guardo e provo vuoto.
Vuoto perché dietro quel velo non lo posso vedere.
Vuoto perché dietro quel velo non posso raggiungerlo.
Vuoto perché da dietro quel velo non potrà mai più tornare da me.
Non potrà più abbracciarmi, guardarmi come se fossi l’unica cosa che lo tiene ancorato a questa vita da lui troppo odiata.
Questa vita per lui non è abbastanza, non lo è mai stata da quando ha perso il suo migliore amico.
Il mio papà.
Voglio solo piangere, urlare, chiedere a chi ha più esperienza di me perché.
Perché me lo hai portato via?
Perché non mi hai permesso di vivere con lui?
Ma la risposta la so già..
Quel qualcuno ha semplicemente voluto ridargli la felicità, il sorriso che da tanto aveva perso.
Lì in quel posto dove lui ormai ha ritrovato suo fratello.
Ciao Sirius.